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Chi, appassionato o meno, non (ri)conosce il nome di “Ago”, al secolo Giacomo Agostini, classe 1942 – eppure solo oggi abbiamo un bel documentario di Giangiacomo De Stefano che ripercorre la vita del mitico pilota nato a Brescia ma cresciuto nel bergamasco, anche attraverso i “cavalli meccanici” che hanno segnato il suo incredibile curriculum e che gli hanno permesso di vincere la bellezza di 15 campionati mondiali. E così lungo gli ottanta minuti di durata del film, scopriamo, via via, le sue gesta e la sua carriera, dal primo Aquilotto Bianchi che il padre gli regala a nove anni, fino ai trionfi mondiali in sella all’Augusta e alla Yamaha.
Ago tratteggia, allora, non soltanto una figura emblematica dello sport ma anche una leggenda che ha cambiato, per sempre, l’immaginario del mondo dei motori. Giacomo Agostini inizia, infatti, a correre in circuiti dominati da piloti che erano più dei meccanici e non dei veri e propri sportivi, in gran parte dei coraggiosi ragazzotti inglesi con la sigaretta sempre in bocca, che passavano dalla pista al pub dove ubriacarsi. La sua ascesa, dunque, quella di un professionista serio e concentrato, segna allora il tramonto di quest’epoca romantica, proiettando il motociclismo nel mondo degli sport professionistici contemporanei.
“Ago” come era nominato, ha vissuto gli anni più pericolosi del suo sport, tessendo epiche rivalità con altri grandi come Hailwood, Pasolini o Phil Read e riuscendo ad entusiasmare milioni di fans in tutto il mondo – nessuno ha mai raggiunto sinora i record da lui conseguiti. Non solo è stato, però, un campione di motociclismo ma la sua figura ha rappresentato anche uno dei simboli dell’Italia degli anni Sessanta e Settanta, un’eccellenza tutta italiana in un’epoca, ormai lontana, in cui i motori venivano visti come icone di progresso.
Oggi grazie a questo documentario, atteso da anni dagli appassionati, Agostini ci racconta la propria carriera con la spavalderia e il carisma che lo hanno sempre contraddistinto, aiutato dal contributo e dalle testimonianze di chi lo ha conosciuto fuori e dentro i circuiti delle gare – tra di esse ricordiamo quella di Gianni Morandi, dei piloti Nico Cereghini e dello spagnolo Marc Márquez oppure del telecronista e giornalista Guido Meda.
Co-scritto e diretto da Giangiacomo De Stefano, il documentario ripercorre una carriera agonistica straordinaria, iniziata sotto i colori del Moto Club Costa Volpino nel 1961, grazie ad un uso sapiente di materiale d’archivio in gran parte inedito e alle numerose voci che si alternano per raccontare le vittorie – sono state 123 nel Motomondiale – collezionate dal centauro bergamasco. Con il risultato, in definitiva, di riuscire ad aprire una finestra su un’Italia capace di emozionarsi al fascino della velocità e delle imprese eroiche, attirando l’attenzione e l’entusiasmo anche di chi non è necessariamente un fan delle due ruote.
Molto consigliato a tutti.
In anteprima alla Festa di Roma 2024 (Special Screenings)
In sala dal 10 marzo 2025
Ago – Regia: Giangiacomo De Stefano; sceneggiatura: Giorgio Bungaro, Giangiacomo De Stefano; fotografia: Eleonora Castiello; montaggio: Corrado Iuvara; interpreti: Giacomo Agostini, Maria Ayuso, Carmelo Ezpeleta, Lino Dainese, Marc Márquez, Freddie Spencer, Carlos Lavado, Nico Cereghini, Guido Meda, Ferdinando Brachetti Peretti; produzione: Giangiacomo De Stefano, Nicola Fedrigoni per Sonne Film, K+; origine: Italia, 2024; durata: 80 minuti; Distribuzione: Adler Entertainment.
