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Voto
Diretto da Thierry de Peretti e presentato alla “Quinzaine des Cinéastes” del 2024, À Son image , ora anche nelle nostre sale, racconta una storia di amore e violenza, in cui i due elementi si confondono e si respingono in una spirale che inghiotte tutto. Tema centrale del film è il nazionalismo corso di fine Novecento, descritto attraverso le avventure di una giovane speciale, Antonia (una talentosa Clara-Maria Laredo) e della sua famiglia.
La ragazza a differenza del suo gruppo di amici non nutre nessun interesse verso l’attivismo politico a sfondo terroristico, ciò che invece la fa sentire viva è il suo amore folle per uno dei leader, il carismatico e bel tenebroso Pascal (Louis Starace), con cui inizia una relazione quando questi si arruola per la lotta nell’affare “Bastelica -Fesch” nel gennaio 1980 (un’operazione con ostaggi che mette sotto assedio Ajaccio).

Il film, liberamente dall’omonimo romanzo di Jérôme Ferrari, inizia dalla sua fine: la morte improvvisa e violenta della ragazza in un incidente e una struggente veglia funebre; forse si tratta di un suicidio e da questo momento tragico inizia una continua digressione della vita della protagonista.
La cosa che più ci colpisce è che il cineasta francese ama giocare sul confine narrativo tra schermo e fuori schermo, allo scopo di poter evocare i segreti e i dolori più profondi di una storia in cui si sovrappongono eventi personali e fenomeni storici.
À Son image fluisce e si muove con la stessa violenza e delicatezza dei personaggi che interpretano la storia, dando vita a un racconto doloroso, ma pieno di speranza per una convivenza tra popoli e culture diverse.
Non è un caso che più di uno dei giovani corsi si ritirino dalla lotta nazionalista e individuino nel dialogo l’unica soluzione possibile per un isola piuttosto piccola come la Corsica, in cui FLNC ha mietuto molte vittime e ha subito al contempo molte perdite tra gli anni 80′ e 90′.
Thierry de Peretti riesce a combinare una docufiction attraverso fotografie, archivi e intense sequenze, creando un mosaico vivace, ricco di eventi storici, seppur un po’ ridondanti e meno necessari come la guerra dei Balcani, che destabilizza il filo narrativo del film.
Nel complesso À son image, ci restituisce un film maturo e intelligente che mescola la grande e la piccola Storia, non perdendosi mai nell’evocazione di storie e sentimenti.
Presentato al Festival di Cannes 2024 (Quinzaine des Cinéastes)
In sala dal 28 agosto 2025
À son image – Regia: Thierry de Peretti; sceneggiatura: Jeanne Aptekman; fotografia: Josée Deshaies; montaggio: Marion Monnier, Lila Desiles; scenografia:Toma Baquéni; interpreti: Clara-Maria Laredo, Marc-Antonu Mozziconacci, Louis Starace, Barbara Sbraggia, Saveria Giorgi, Andrea Cossu, Pierre-Jean Straboni, Antonia Buresi, Paul Garatte, Thierry de Peretti, Harold Orsoni, Cédric Appietto, Alexis Manenti, Victoire Du Bois; produzione: Frédéric Jouve per Les Films Velvet, Arte France Cinéma; origine: Francia, 2024; durata: 110 minuti; distribuzione: Kitchen Film.
