Festival di Cannes (13 maggio – 24 maggio 2025): Un Poeta di Simón Mesa Soto (Un Certain Regard – Premio della giuria)

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Il regista colombiano Simón Mesa Soto ha realizzato con Un Poeta un film divertente, satirico ma nel complesso pure allarmante, che tratta di un poeta fallito ma affascinante, ottenendo un grande successo a Cannes. Presentato in competizione in Un Certain Regard, la sezione che, come a Venezia “Orizzonti”, si concentra su opere più di nicchia, Un Poeta ha vinto, e con ragione, il Premio della giuria. Il film segue lo sventurato poeta Oscar Restrepo (Ubeimar Rios) attraverso una serie di imbarazzanti avventure nella città colombiana di Medellín, offrendoci alla fine un commento tagliente su razza e classe, e sull’ipocrisia che attraversa tutti i livelli della società.

A considerare quasi tutti gli standard, Oscar è un fallimento. Non avendo pubblicato opere da anni, l’ex pluripremiato poeta è disoccupato, tollerato, volentieri stroncato dai suoi colleghi letterati; nient’altro che un ubriacone imbarazzante, un figlio di mezza età sfacciato che vive ancora con la madre ed infine un pessimo padre che scrocca soldi alla figlia adolescente. Nonostante i sui difetti evidenti, Soto ci presenta un personaggio sincero e benintenzionato – seppur assurdamente egocentrico – che conquista l’affetto degli spettattori. Ciò può essere dovuto alla nostra familiarità con una figura come quella di Oscar, dato che tutti noi abbiamo avuto i nostri momenti spiacevoli e possiamo vedere un po’ di noi stessi nella sua serie di disastri. Nel film, assistiamo a diverse scene imbarazzanti, anche se fortunatamente ci viene risparmiato dal vedere il peggio, come Oscar che si abbassa i pantaloni a una festa per sottolineare un punto su un “buco nero”. Ed attenzione, è proprio la bella interpretazione di Ubeimar Rios che potrebbe generare ansia e panico in quanti sono ancora tormentati dai propri passi falsi del passato.

La storia prende una svolta quando la sorella di Oscar gli procura un posto di insegnante di letteratura in un liceo. Il primo giorno, l’uomo tiene una lezione sconclusionata da ubriaco a degli adolescenti sghignazzanti. Mentre il suo incarico a scuola sembra destinato al fallimento, il comportamento di Oscar cambia dopo aver letto le poesie di una delle sue studentesse, Yurlady (Rebeca Andrade): crede che lei abbia un vero talento letterario e la sostiene nella vittoria di un premio per giovani poeti. Per un attimo, l’inatteso incarico suggerisce la possibilità ad Oscar di vivere un’esperienza risolutiva, dandogli finalmente uno scopo. Il film amplia anche la sua prospettiva per offrire una visione critica socio-classista della società di Medellín. Proveniente da una famiglia povera, l’ingresso di Yurlady sulla scena letteraria della città getta luce su prevedibili disuguaglianze sociali, ma smaschera anche il palese egocentrismo e il cinismo di quasi tutti coloro che vengono a contatto con la ragazza. I letterati vedono in Yurlady un’opportunità per assicurarsi finanziamenti europei, e la sua stessa famiglia si affanna per trarne vantaggio. Superando tutti, però, Oscar esercita il suo giudizio, per trasformare una situazione già tesa in una disfatta vera e propria. A fare da sfondo alla storia c’è il rapporto dell’uomo con la figlia, dalla quale desidera disperatamente riconquistare un briciolo di rispetto e un po’ di affetto, una motivazione che dà la speranza che finalmente possa assumersi una qualche responsabilità nella sua vita.

Un Poeta è innanzitutto una commedia dark. Il montaggio nervoso si adatta all’atmosfera del film ed è efficace nel descrivere il personaggio, come lo stacco su di lui  che dorme su un marciapiede dopo una sbornia. La fotografia è scarna e priva fronzoli, riflettendo l’esistenza quotidiana poco glamour e spesso banale del protagonista. L’interpretazione di Ubeimar Rios cattura deliziosamente la tragedia e la commedia della figura Oscar in ogni sua espressione, ma anche gli altri attori si sono dimostrati all’altezza. Pur non essendo un film superlativo, Simón Mesa Soto ci ha narrato la propria storia con arguzia, umorismo e, per quanto riguarda il rapporto padre-figlia, con un sorprendente tocco di leggiadra tenerezza.


Un Poeta – Regia: Simón Mesa Soto; sceneggiatura: Simón Mesa Soto; fotografia: Juan Sarmiento Grisales; montaggio: Ricardo Saraiva; musica: Matti Ciao; interpreti: Ubeimar Rios, Rebeca Andrade, Guillermo Cardona; produzione: Majade Fiction, ZDF, ARTE, Momento Film, Film i Väst; origine: Colombia/ Germania/ Svezia, 2025; durata: 120 minuti.

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