Festival di Locarno 2025: Premiazione di Lucy Liu e Rosemead di Eric Lin (Piazza Grande) – Premio del pubblico

Lucy Liu e Lawrence Shou

Prima della proiezione in Piazza Grande, Lucy Liu ha ricevuto il premio alla carriera Lifetime Achievement Award. Il Direttore Artistico del Festival di Locarno, Giona Nazzaro, ha introdotto con queste parole Lucy Liu: “un’attrice che abbiamo ritrovato in numerosi ruoli, dall’azione alla commedia, fino al dramma. Ha sempre sfidato sé stessa per migliorarsi, dimostrando una grande forza e capacità di evolvere e cambiare, sia come attrice che come produttrice. Nel film Rosemead, che ha anche prodotto, la vedremo nel ruolo di una madre coraggiosa, che ci resterà nel cuore.”

Fin dal suo ruolo nella serie televisiva Ally mcBeal (1997-2002), nominato agli Emmy e agli Screen Actors Guild Award, Lucy Liu ha come aperto un varco per una maggiore presenza di attori asiatico-americani nel cinema e in televisione di Hollywood.

Ricevuto il premio, Lucy Liu ha ringraziato dal Palco della Piazza Grande Emma Thompson e Jackie Chan: “Grazie perché questo è più di un premio, è una dimostrazione dell’amore delle persone, quelle con cui ho lavorato, perché siamo diventati una famiglia di amici che collaborano, e quello dei miei genitori. Questo premio nasce dall’amore di tutti e appartiene anche a voi del pubblico. Non abbiamo bisogno del permesso di nessuno per poter amare da tante diverse prospettive.”

Lucy Liu ha poi aggiunto riguardo al suo film: “Rosemead è stato molto importante per noi, è un progetto nato da una storia vera, e anche la famiglia di Eric ha vissuto delle situazioni simili; perciò, lo abbiamo portato avanti con passione. Le persone tendono sempre a voler mostrare la parte migliore della propria vita e non cosa stia succedendo davvero. La realtà è importante, dobbiamo essere qui gli uni per gli altri. C’è sempre un’ultima opportunità per combattere. È un film che parla agli asiatici, agli immigrati, agli americani, … è una storia difficile ma potente.”

Rosemead rappresenta l’esordio alla regia per Eric Lin, già direttore della fotografia in diversi altri lungometraggi. La storia ci narra non solo della famiglia protagonista, ma anche di un’intera comunità sino-americana, nella località di Rosemead, nella San Gabriel Valley in California. Nonostante gli immigranti cinesi si conoscano e si frequentino tutti tra loro, la protagonista, Irene Shao (appunto Lucy Liu), vedova da poco, malata di cancro e proprietaria di una copisteria, è una donna molto isolata che ha difficoltà a condividere i suoi momenti difficili con gli altri. Solo una amica è a conoscenza di cosa stia davvero passando, fra le terapie sperimentali e la situazione tragica del figlio Joe (Lawrence Shou), quasi maggiorenne, un adolescente problematico. Si tratta dunque di un film moralmente complesso, dove una madre, malata terminale, deve capire chi potrà occuparsi del ragazzo una volta che lei morirà. Pian piano tutte le situazioni le sfuggono di mano, ma nonostante diverse persone le offrano aiuto, come lo psichiatra di Joe o l’amica del cuore, lei decide di affrontare tutto da sola.

Lawrence Shou

Gli eventi in Rosemead si sviluppano molto velocemente mentre il tempo è scandito dall’avvicinarsi del diciottesimo compleanno del ragazzo. A quel punto Irene non avrà più la patria potestà sul figlio e teme un internamento coatto, anche perché la polizia, che aveva trovato l’adolescente in totale stato confusionale, aveva già proposto alla donna di internarlo in una casa di cura.

Irene inizia poi ad accorgersi dell’interesse sempre più ossessivo di Joe riguardo alle sparatorie nelle scuole. Ciò la porta a isolarsi ulteriormente dall’ambiente e dalla comunità, che già da prima tendeva a spettegolare sulla condizione della famiglia dopo la morte del marito. Irene allora nasconde gli attacchi di schizofrenia sempre più frequenti del figlio, la cui lucidità comincia a svanire del tutto. E quando il ragazzo sparisce per un’intera settimana, la madre non denuncerà la sua scomparsa alle autorità.

Lucy Liu e il giovane Lawrence Shou che interpreta la parte di Joe, hanno compiuto un lavoro esemplare con una recitazione intensa e profonda, di quelle che portano a vedere i fantasmi e le allucinazioni di questa storia tragica. Che si svolge in alcuni luoghi topici e ricorrenti: la loro casa di famiglia, la scuola, il negozio della madre, e l’”isola felice” del ragazzo, un Motel dove avevano passato una notte spensierata insieme, quando era ancora vivo il padre. Ed è proprio lì che Irene, alla fine del film lo porterà a festeggiare il suo diciottesimo compleanno, per prendere poi una decisione …


Rosemead  – Regia: Eric Lin; sceneggiatura: Marilyn Fu; fotografia: Lyle Vincent; montaggio: Joseph Krings; musica: Will Bates; interpreti: Con Lucy Liu, Lawrence Shou, Orion Lee, Jennifer Lim, Madison Hu, James Chen, Eleven Lee, Dana de Celis, Susan Pourfar, Zack Calderon; produzione: Mynette Louie, Andrew Corkin, Lucy Liu per The Population, Untapped; origine: Usa, 2025; durata: 97 minuti.

Foto della piazza: Stéphanie-Linda Maserin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *