After the Hunt – Dopo la caccia di Luca Guadagnino

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After the Hunt si intitola il thriller psicologico di Luca Guadagnino, che segue di un anno Queer che era stato presentato nel 2024 nel Concorso della Mostra di Venezia. Ancor più del precedente questo, passato Fuori Concorso alla scorsa Biennale Cinema,  è un film completamente americano – prodotto da Amazon MGM Studios (ma con il regista che ne è rimasto anche produttore) –, a partire dall’ambientazione, quella dentro la prestigiosa Università di Yale a New Haven, nel Connecticut. Si intitola Dopo la caccia (come è l’aggiunta /traduzione in italiano all’originale) ma in effetti, tranne che nell’epilogo finale “cinque anni dopo”, si tratta di un “durante la caccia”, quella alla promozione e a giungere a un importante risultato nella propria vita con i connessi, inevitabili  dubbi, casini e decisioni cruciali da prendere.

Abbiamo detto dove ci troviamo, a Yale, ma non di cosa si tratta. Alma Imhoff (Julia Roberts) è una stimata e apprezzata professoressa di filosofia – nata in Germania ma poi trasferitasi negli Stati Uniti – che si trova avviluppata, suo malgrado, in una vicenda non simpatica di accuse di abuso sessuale. La vicenda coinvolge sia “Maggie” Resnick (Ayo Edebiri), una giovane allieva sua protetta, nera e molto benestante, sia un collega della donna, “Hank” Gibson (Andrew Garfield), accusato di aggressione sessuale alla ragazza. L’affair è ovviamente molto delicato e scabroso, con la sceneggiatura scritta da Nora Garrett che pezzo dopo pezzo ci rivela sempre nuovi particolari sulle figure intorno a cui ruota la storia, i tre personaggi che abbiamo già nominati, a cui bisogna aggiungere anche Frederik Imhoff, il devoto ma “fuso” marito psichiatra di Alma, interpretato da Michael Stuhlbarg

Julia Roberts in cattedra

Verremo a sapere e a scoprire nel corso del film che nessuno è buono o simpatico, sono tutti, più o meno, dei “semi-cattivi”, intendiamoci non dei cattivissimi ma nessuno resta lindo e pinto da uscirne completamente pulito dalla vicenda. Che comunque è sostanzialmente imperniata sui problemi morali, sui sospetti, sulle esperienze negative di Alma che per di più è malata di ulcera (ma non lo vuole far sapere a nessuno, neanche al marito), a partire dal dilemma principale se credere o meno alla sua allieva prediletta oppure al collega più giovane che concorre anche lui ad una cattedra all’università e con cui ha dei rapporti a dir poco ambivalenti. Si vedono le aule universitarie, si seguono le cene tra colleghi, si parla di vari filosofi e pensatori, da Kierkegaard a Aristotele, da Hannah Arendt ad Agamben, di autori tedeschi, dato anche l’origine della protagonista come Adorno o Thomas Mann, di tesi copiate e del tran tran di un campus universitario.

               Julia Roberts e Andrew Garfield

Ci troviamo, dunque, all’interno di un genere cinematografico, soprattutto statunitense, che in analogia con quello letterario del “campus novel” potremmo definire del “campus movie”, pensiamo a Irrational Man (2015) di Woody Allen oppure a A Serious Man (2009) dei Fratelli Coen, ma se uno torna molto indietro nella memoria, potrebbe anche menzionare Nodo alla gola (1948) di  Alfred Hitchcock. Ovvio che da un po’ di tempo a questa parte il tema, il setting universitario non può che essere declinato in salsa woke.

A mio avviso, dato anche che sono stato un prof. universitario, il bello dell’ultimo lavoro di Luca Guadagnino è che mette, credibilmente, in campo dei problemi relazionali e generazionali con acuta intelligenza e serietà, anche se poi nell’epilogo, forse, spiega un po’ più del necessario (ma non come mai Alma, dopo le tante peripezie, sia potuta diventare la Rettrice di Yale); senza, però, rivelare da quale parte stia la  verità che quindi resta a questo punto filosoficamente (e filmicamente) inconoscibile.

Si tratta, in definitiva, riguardo a After the Hunt – Dopo la caccia, di un film colto ed elegantemente girato come di consueto, e con una Julia Roberts a suo agio nei panni di una docente universitaria ultracinquantenne algida ma scossa e sconvolta dai fantasmi del passato. E, infine, da non dimenticare, la consueta musica (sempre tanta, tanta) dell’amato duo di Trent Reznor & Atticus Ross. Ora per chi non lo ha visto la sale, arriva sul piccolo schermo di Amazon Prime .

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 “Fuori Concorso”.
In sala dal 16 ottobre 2025.

Su Amazon Prime Video dal 20 novembre 2025.


After the Hunt – Dopo la caccia – (After the Hunt):  – Regia: Luca Guadagnino; sceneggiatura: Nora Garrett; fotografia: Malik Hassan Sayeed; montaggio: Marco Costa; musica: Trent Reznor, Atticus Ross; scenografia: Stefano Baisi; costumi: Giulia Piersanti; effetti visivi: Fabio Cerrito; interpreti: Julia Roberts, Ayo Edebiri, Andrew Garfield, Michael Stuhlbarg, Chloë Sevigny; produzione: Metro-Goldwyn-Mayer, Imagine Entertainment, Frenesy Film; origine: Stati Uniti/ Italia, 2025; durata: 139 minuti; distribuzione: Eagle Pictures (cinema).

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