Il programma completo del Festival di Cannes 2025 (13-24 maggio 2025)

Il festival di Cannes, arrivato alla sua 78° edizione è ormai la Grande dame dei festival del cinema europeo, anche se di ben quattro anni più giovane della Mostra del cinema di Venezia. Quest’anno saranno ventidue i film in corsa per la Palma d’Oro. E come sempre è difficile fare prognostici e previsioni in anticipo vista la varietà delle opere presentate. Sicuramente come ogni anno non verranno a mancare le stars internazionali, tanto più che la presenza in concorso di un nuovo film di Wes Anderson (Asteroid City) allunga di molto la già lunga lista di stars amate dal pubblico. Per la sua commedia noir  The Phoenician Scheme  (La trama fenicia), che parla di tesi rapporti d’affari e non quelli fra un padre ed una figlia, sono infatti attesi fra gli altri Benicio del Toro, Tom Hanks, Bryan Cranston, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Mathieu Amalric, Bill Murray, Willem Dafoe e come nuova entrata nella squadra di Anderson, Charlotte Gainsbourg.

Jennifer Lawrence e Robert Pattinson saranno invece marito e moglie nello psico thriller Dye, my Love di Lynn Ramsay, dove a quanto pare la Lawrence recita la parte di una madre colpita da una depressione post-parto.

Grande attesa anche per il suo nuovo misterioso western del regista di genere horror Ari Aster (Midsommar) dal titolo Eddington che porta alla Croisette altre due pluripremiate star hollywoodiane, quali Emma Stone e Joaquin Phoenix.

Altro importante contributo dagli Stati Uniti sarà il lungometraggio di Richard Linklater (Prima dell’alba, Boyhood) che – dopo aver presentato alla Berlinale  Blue Moon – sarà ora in Concorso  a Cannes con un tema tutto francese. Il suo Nouvelle Vague è una ricostruzione della scena cinematografica francese degli anni Cinquanta, più precisamente viene narrata la produzione del mitico Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard.

Sempre in competizione aspettiamo con impazienza di vedere Sentimental Value del regista norvegese Joachim Trier (La persona peggiore del mondo): un dramma familiare dove pure il cinema acquista un ruolo principale, mentre la vincitrice della Palma d’Oro nel 2021 la regista francese Julia Ducournau (Titane) torna con il titolo Alpha a raccontarci le drammatiche vicende di una tredicenne di nome Alpha, appunto. Un altro Coming-of-age è Renoir, contributo della regista giapponese Chie Hayakawa (Plan 75). Forse non più di adolescenza, ma comunque di una storia di indipendenza dalla famiglia di origine racconta La Petite Dernière di Hafsia Herzi. E ancora una volta i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne (Rosetta, L’enfant) saranno presenti con il loro nuovo dramma su cinque ragazze madri in un centro di accoglienza e la loro battaglia per un futuro migliore per i propri figli in Jeunes Mères. Di segreti di famiglia nascosti da generazioni parlano invece due drammi: Romería della spagnola Carla Simón (Alcarràs) e Sound of Falling della tedesca Mascha Schilinski (Die Tochter).

Grande ritorno a Cannes per il regista iraniano Jafar Panahi (Taxi Teheran, Gli orsi non esistono) con il dramma Un Simple Accidentdove un, in apparenza innocuo incidente – da cui il titolo – innesca una serie di eventi dalle gravi conseguenze. Ma troviamo un altro iraniano in concorso: con Mother and Child è la seconda volta di Saeed Roustayi (Leila e i suoi fratelli) a Cannes.

Unico rappresentante italiano in concorso è Mario Martone (Nostalgia) con Fuori, film tratto dal romanzo autobiografico di Goliarda Sapienza L’Università di Rebibbia. La sceneggiatura è stata scritta dal regista a quattro mani con la moglie Ippolita Di Majo e, quasi ad omaggiare la serie L’arte della gioia, non poteva mancare la partecipazione di Valeria Golino nel ruolo di Goliarda Sapienza, qui insieme a Matilda De Angelis e alla cantante Elodie.

L’attore Josh O’Connor (La chimera, Challengers) sarà presente con due film in competizione: nel ruolo di un ladro d’arte in The Mastermind  di Kelly Reichardt (Meek’s Cutoff, First Cow) e nel dramma di una storia d’amore gay ambientata durante la Prima Guerra Mondiale in The History of Sound di Oliver Hermanus.

Pure nelle sezioni fuori concorso non mancano nomi già noti al vasto pubblico.

Fra gli ospiti usuali saranno presenti con le loro nuove opere nella sezione Cannes Premiere il regista russo Kirill Serebrennikov (La moglie di Tchaikovsky, Limonov) con The Disappearance of Josef Mengele; Raoul Peck (Il giovane Karl Marx, I’m Not Your Negro) che presenta il suo nuovo documentario sulla vita di George Orwell, Orwell: 2+2=5 ; Sebastián Lelio con La ola, e il filippino Lav Diaz con Magellan. Nella stessa sezione vedremo anche Amrun del regista tedesco Fatih Akın (Soul Kitchen) e che vede in un ruolo l’attrice Diane Kruger.

Nella sezione Un Certain Regard troviamo con Eleanor the Great, il debutto alla regia per Scarlett Johansson (che recita pure nel film di Anderson) e con The Chronology of Water quello dell’attrice Kristen Stewart. Nella stessa sezione verrà egualmente presentato  l’esordio registico dell’attore britannico Harris Dickinson (Triangle of Sadness, Babygirl) dal titolo Urchin, un film che tratta di salute mentale e dei modi in cui il sistema sociale fallisce. È in questa sezione che troviamo altri due film italiani: Testa o croce?, una fuga d’amore nell’Italia post unitaria, di Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi e l’ossessione dell’ultimo bicchiere da bere in Le Citta di Pianura di Francesco Sossai. Particolarmente attuale si preannuncia il thriller poliziesco Once Upon a Time in Gaza dei fratelli Arab and Tarzan Nasser girato in Giordania e riguardante un omicidio per vendetta, che secondo il distributore, “riprende i terribili e attuali eventi di questa regione”.

Fuori competizione sarà presentato il sequel di Mission: Impossible – The Final Reckoning, l’ottavo capitolo della serie con l’immancabile Tom Cruise. Altra curiosa sorpresa sarà rivedere l’attrice Jodie Foster che non recitava in un ruolo in lingua francese dal 2005 (Una lunga domenica di passioni di Jean-Pierre Jeunet) tornare a farlo in Vie Privée di Rebecca Zlotowski. Sempre fuori competizione troviamo con Spike Lee (Fa’ la cosa giusta, BlacKkKlansman) un grande rappresentante del cinema afroamericano con il nuovo lungometraggio Highest 2 Lowest. Mentre Ethan Coen (Fargo, Burn After Reading – A prova di spia, Non è un paese per vecchi) si potrà gustare nella sezione per nottambuli con il suo secondo film in solitario dopo Drive-Away Dolls (senza quindi il fratello Joel) con Honey, Don’t, una commedia nera nella quale l’investigatore privato Honey O’Donahue indaga su una serie di morti misteriose legate a una setta religiosa.

 Con una giuria presieduta da Juliette Binoche e che vede come giurati gli attori Jeremy Strong, Halle Berry, Alba Rohrwacher (La chimera) e registi quali Hong Sangsoo (Una viaggiatrice a Seoul), Payal Kapadia, (All We Imagine as Light – Amore a Mumbai) e Carlos Reygadas (Nuestro tiempo), il festival partirà il 13 maggio. Alla cerimonia d’apertura sarà consegnata la Palma d’Oro alla carriera all’attore Robert De Niro e poi si vedrà scorrere sul grande schermo del Grand Théâtre Lumière il primo film fuori concorso della rassegna: la tragicomica commedia francese Partir un jour di Amélie Bonnin.

Nella sezione indipendente Quinzaine des cinéastes vale sicuramente la pena ricordare la presenza di uno dei maggiori rappresentanti della Scuola di Berlino Christian Petzold con Mirrors No. 3 e l’israeliano Nadav Lapid con Yes.

Inoltre, ci sembra importante ricordare nella sezione indipendente ACID, aperta da L’Aventura di Sophie Letourneur,  il film do Put Your Soul on Your Hand and Walk di Sepideh Farsi (La sirène) che documenta il lavoro della fotografa e giornalista palestinese Fatma Hassona, uccisa lo scorso 16 aprile con dieci membri della sua famiglia da un raid aereo israeliano, e la vita dei civili durante la guerra a Gaza. Si ricorda che dall’inizio del conflitto sono ben 200 i giornalisti uccisi a Gaza (fonte Wikipedia).

Close-up sarà a Cannes per seguire da vicino il concorso e il più possibile le altre sezioni di questa edizione che si preannuncia piena di sorprese cinematografiche interessanti e soprattutto di qualità.

FILM D’APERTURA
Partir un jour, Amélie Bonnin (opera prima)

CONCORSO

Un Simple Accident, Jafar Panahi
Sentimental Value, Joachim Trier
Romería, Carla Simón
The Mastermind, Kelly Reichardt
Sound of Falling, Mascha Schilinski
The Eagles of the Republic, Tarik Saleh
Dossier 137, Dominik Moll
The Secret Agent, Kleber Mendonça Filho
Fuori, Mario Martone
Two Prosecutors, Sergei Loznitsa
Nouvelle Vague, Richard Linklater
Sirât, Óliver Laxe
La Petite Dernière, Hafsia Herzi
The History of Sound, Oliver Hermanus
Jeunes Mères (Young Mothers), Jean-Pierre e Luc Dardenne
Eddington, Ari Aster
The Phoenician Scheme, Wes Anderson
Renoir, Chie Hayakawa
Resurrection, Bi Gan
Alpha, Julia Ducournau
Die, My Love, Lynne Ramsay
Mother and Child, Saeed Roustayi

FUORI CONCORSO
13 Hours, 13 Days, Martin Bourboulon
Mission: Impossible – The Final Reckoning, Christopher McQuarrie
Vie Privée, Rebecca Zlotowski
The Richest Woman in the World, Thierry Klifa
Colours Of Time, Cédric Klapisch
Highest 2 Lowest, Spike Lee

UN CERTAIN REGARD
The Mysterious Gaze of the Flamingo, Diego Céspedes (opera prima)
My Father’s Shadow, Akinola Davies Jr. (opera prima)
Urchin, Harris Dickinson (opera prima)
Eleanor the Great, Scarlett Johansson (opera prima)
Once Upon A Time In Gaza, Tarzan Nasser and Arab Nasser
Aisha Can’t Fly Away, Morad Mostafa (opera prima)
Météors, Hubert Charuel
Testa o croce?, Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi
Pillion, Harry Lighton (opera prima)
L’inconnue de la Grande Arche, Stéphane Demoustier
A Pale View of the Hills, Kei Ishikawa
Le Citta di Pianura, Francesco Sossai
Homebound, Niraj Ghevan
Caravan, Zuzana Kirchnerová (opera prima)
The Plague, Charlie Polinger  (opera prima)
Marie & Jolie, Erige Sehiri
Love Me Tender, Anna Cazenave Cambet
Un Poeta, Simón Mesa Soto
I Only Rest In The Storm, Pedro Pinho
The Chronology of Water, Kristen Stewart (opera prima)

SPECIAL SCREENINGS
Bono: Stories of Surrender, Andrew Dominik – documentario
The Magnificent Life, Sylvain Chomet
Tell Her That I Love Her, Romane Bohringer
Little Amélie, Maïlys Vallade and Liane-Cho Han (opera prima)
Mama, Or Sinai (opera prima)
The Six Billion Dollar Man, Eugene Jarecki
Arco, Ugo Bienvenu (opera prima)
The Wonderers (Qui Brille Du Combat, Joséphine Japy (opera prima)
TRIBUTE TO PIERRE RICHARD: L’homme Qui A Vu L’Ours Qui A Vu l’homme, Pierre Richard

CANNES PREMIERES
Amrum, Fatih Akın
Splitsville, Michael Angelo Covino
The Disappearance of Josef Mengele, Kirill Serebrennikov
Orwell2+2=5, Raoul Peck – documentario
The Wave, Sebastián Lelio – documentario
Connemara, Alex Lutz
Renai Saiban, Kōji Fukada
The Love That Remains , Hlynur Pálmason
Ma frère, Lise Akoka e Romane Gueret
Magellan, Lav Diaz

MIDNIGHT SCREENINGS
Dalloway, Yann Gozlan
Exit 8, Genki Kawamura
Sons Of The Neon Night, Juno Mak
No One Will Know (Le Roi Soleil), Vincent Maël Cardona
Honey Don’t!, Ethan Coen

QUINZAINE DES CINÉASTES

Enzo, Robin Campillo (film d’apertura)
Amour Apocalypse, Anne Émond
Brand New Landscape, Yuiga Danzuka – (opera prima)
The Party’s Over!, Antony Cordier
Dangerous Animals, Sean Byrne
La dance des renards (Wild Foxes), Valéry Carnoy – (opera prima)
The Girl in the Snow,  Louise Hémon – (opera prima)
The Girls We Want, Prïncia Car – (opera prima)
Girl On Edge, Jinghao Zhou (opera prima)
Indomptables, Thomas Ngijol
Kokuho, Lee Sang-il
Lucky Lu, Lloyd Lee Choi – (opera prima)
Militantropos, Yelizaveta Smith, Alina Gorlova & Simon Mozgovyi
Mirrors No. 3, Christian Petzold
Death Does Not Exist, Félix Dufour-Laperrière
The President’s Cake, Hasan Hadi – (opera prima)
Her Will Be Done, Julia Kowalski
Sorry, Baby, Eva Victor – (opera prima) Film di chiusura
Yes, Nadav Lapid

SEMAINE DE LA CRITIQUE

Ciudad sin sueño, Guillermo Galoe
Imago, Déni Oumar Pitsaev
Kika, Alexe Poukine
Left-Handed Girl, Tsou Shih-ching
Nino, Pauline Loquès
Phichai kha, Ratphum Bunbanchachok
Rietland, Sven Bresser
Special Screening:
Baise-en-ville, Martin Jauvat
Des preuves d’amour, Alice Douard
L’Intérêt d’Adam, Laura Wandel, (film d’apertura)
Planètes,  Momoko Seto – (film di chiusura)

CANNES CLASSICS
The Gold Rush, Charlie Chaplin (1925)
Amores Perros (Love’s a Bitch), Alejandro G. Iñárritu (2000)
Moi Qui T’aimais (The One I Loved), Diane Kurys (2025)
The Arch, T’Ang Shushuen (1968)
Dogma: Resurrected, Kevin Smith (1999)
Sunshine, István Szabó (1999)
Slauson Rec, Leo Lewis O’Neil (2025)
I Love Peru, Raphaël Quenard and Hugo David (2025)
Yi Yi (Yi Yi: A One and a Two), Edward Yang (2000)
Hard Boiled, John Woo (1992)
Merlusse, Marcel Pagnol (1935)

CANNES CLASSICS / Documentari
David Lynch, une énigme à Hollywood (Welcome to Hollywood), Stéphane Ghez (2025)
Para Vigo Me Voy (To Vigo I Go), Lírio Ferreira and Karen Harley (2025)
Dis pas de bêtises! (Watch What You Say), Vincent Glenn (2025)
I Huvudet På (Bo Being Bo Widerberg), Jon Asp and Mattias Nohrborg (2025)
My Mom Jayne, Mariska Hargitay (2025)

CANNES CLASSICS / Restauri
Aranyer Din Ratri (Days and Nights in the Forest), Satyajit Ray (1970)
La Course en Tête, Joël Santoni (1974)
Floating Clouds, Mikio Naruse (1955)
Gehenu Lamai (The Girls), Sumitra Peries (1978)
La Paga, Ciro Durán (1962)
Magirama, Abel Gance and Nelly Kaplan (1956)
Más allá del olvido (Beyond Oblivion), (1955)
Said Effendi (Saeed Effendi), Kameran Hosni (1955)
Sterne (Stars), Konrad Wolf (1959)
Waqai Sinin Al-Djamr (Chronicle of the Years of Embers), Mohamed Lakhdar-Hamin (1975)
One Flew Over the Cuckoo’s Nest, Miloš Forman (1975)
Barry Lyndon, Stanley Kubrick (1974)
Red Canyon, George Sherman (1949)
Comanche Territory, George Sherman (1950)

CINÉMA DE LA PLAGE
A Hidden Life, Terrence Malick (2019)
Hard Boiled, John Woo (1992)
Les Mauvais Coups, François Leterrier (1961)
Duel in the Sun, King Vidor (1946)
Sunset Boulevard, Billy Wilder (1950)
Palombella rossa, Nanni Moretti (1989)
Bardot, Alain Berliner (2025)
Tenshi no tamago, Mamoru Oshii (1985)
Darling, John Schlesinger (1965)
Ange, Tony Gatlif (2025)
Film sorpresa…
Mélodie en sous-sol, Henri Verneuil (1963)

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