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Voto
Dopo aver diretto con successo Marcel – the Shell (2021), Dean Fleischer-Camp firma uno dei migliori live action della Disney: Lilo & Stitch non stravolge la storia originale come Cruella o Maleficent, né tantomeno risulta una sterile ripetizione del cartone animato del 2002, ma – analogamente all’operazione portata avanti con Oceania 2 – rinvigorisce e reinterpreta il messaggio della prima opera, dandogli spessore. Il nuovo film è chiaramente un lavoro pensato per affascinare i bambini e – in questo senso – sa restare semplice, tuttavia, sa anche porre in rilievo contenuti di spessore, propri dei buoni film di animazione e live action derivati.
La storia è semplice: Stitch è un esperimento alieno (626) – in teoria ferocissimo – che viene esiliato e mandato erroneamente sul pianeta Terra e poi inseguito dai due scagnozzi alieni Jumba (Zach Galifianakis) e Pleakley (Billy Magnussen) che cercheranno di confondersi tra i terrestri per acciuffarlo. Stitch (con la voce originale di Chris Sanders), che è una creatura intelligentissima, dopo esser entrato casualmente in un canile cercherà di farsi adottare dalla piccola hawaiana Lilo (interpretata da Maia Kealoha), che lo prenderà subito in simpatia.
Da quel momento le avventure del piccolo alieno si incroceranno a quelle di Lilo e della sorella maggiore Nani (Sydney Agudong), che tenta di capire con difficoltà come barcamenarsi dopo la morte di entrambi i genitori.
Tranne qualche piccola modifica, lo script rimane sostanzialmente fedele al film del 2002 ed il regista ha il merito di saper trasporre efficacemente in live action una storia che aveva già commosso il pubblico la prima volta.
Se il film funziona non è chiaramente frutto soltanto di una buona presa tecnica e grafica sul personaggio fantastico di Stitch, nonché sugli alieni, ma soprattutto dell’ottima scelta del cast, in particolare delle due protagoniste, ovvero la piccola Maia Kealoha e la giovane Sydney Agudong. Possiamo dire senz’altro che anche per quanto riguarda il piano dei contenuti di questo Lilo e Stitch, il rapporto tra le due sorelle sia una delle chiavi di lettura più importanti: l’originalità sta nel porre al centro una famiglia diversa – non tanto per questioni di gender o di famiglie allargate – ma per le difficoltà e le contingenze a cui la vita spesso ci sottopone.
Nani e Lilo hanno infatti avuto la sfortuna di perdere in modo prematuro entrambi i genitori; saper ritrarre con realismo ed ironia le difficoltà che i figli devono affrontare in tali evenienze – con l’intervento degli assistenti sociali e la difficoltà pressante e angosciante di arrivare a fine mese – è sicuramente uno dei motivi che sanno dare spessore a questo lavoro.
Non solo: in Lilo & Stitch (come anche nel cartoon originale) viene ricordata l’importanza della famiglia, non nel senso classico e tradizionale del termine, bensì come comunità di persone che si aiutano a vicenda poiché ‘ nessuno può essere lasciato indietro’.
Ed è proprio nell’evidenziare questo concetto, così semplice e importante, che Lilo e Stitch trova l’ancoraggio alla cultura tradizionale hawaiana, andando al di là del semplice gusto per l’esotico e le culture lontane. Ohana diviene il paradigma di una comunità solidale, in cui il concetto di famiglia non viene strumentalizzato, né politicizzato, ma torna alla sua origine primordiale. In un momento storico di facili polemiche sulla natura stessa della famiglia, l’ultimo lavoro Disney vuole ricordare a tutti come famiglia non voglia dire altro che comunità, al di là di qualsiasi etichetta o categoria politica.
In sala dal 21 maggio.
Lilo & Stitch – Regia: Dean Fleischer-Camp; sceneggiatura: Dean DeBlois, Chris Sanders, Chris Kekaniokalani Bright; fotografia: Nigel Bluck; montaggio: Phillip J. Bartell; scenografia: Katrin Chong, Todd Cherniawsky; musiche: Dan Romer; interpreti: Maia Kealoha, Sydney Elizabeth Agudong, Tia Carrere, Courtney B. Vance, Kaipo Dudoit, Amy Hill, Jason Scott Lee; produzione: Walt Disney Pictures, Rideback; origine: USA, 2025; durata: 108 minuti; distribuzione: The Walt Disney Company Italia.
