Los Zuluagas di Flavia Montini

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Ci sono alcune informazioni fondamentali contenute nei cartelli finali del film che ci aiutano a capire meglio il retroterra di questo bel documentario di Flavia Montini, Los Zuluagas, che un po’ cripticamente (almeno per me), null’altro significa che “La famiglia degli Zuluaga” e che, presentato in anteprima al Festival dei Popoli del 2021, ora approda nelle sale grazie all’Istituto Luce.

Intanto due righe di trama per capire di che si tratta: Camilo, 35 anni, figlio dei guerriglieri colombiani Bernardo Gutierrez Zuluaga e Amparo Del Carmen Tordecilla, decide ai giorni nostri di tornare nel proprio paese d’origine dopo 25 anni di esilio in Italia e altri paesi. Questo going home con la sua famiglia e a visitare il resto di quella lasciata in Sudamerica, si collega strettamente con il tentativo a dir poco traumatico di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori.

Il film che ne nasce, dunque, è un complesso intreccio tra il presente e il passato rivisto tramite un archivio di famiglia di una ricchezza straordinaria che contiene una gran mole di filmini amatoriali e scritti privati, da cui si rivelano conflitti mai sopiti e delle memorie molto dolorose.

Camillo da piccolo

Vi emerge innanzitutto la figura molto ingombrante del padre Bernardo, comandante rivoluzionario marxista-leninista, che ha sacrificato tutto, da giovane, in nome della lotta politica rivoluzionaria per poi, abbandonate le armi alla fine del secolo scorso, veder svanire piano piano i suoi sogni di giustizia. E quella, speculare, del figlio Camillo, cresciuto all’ombra di un uomo carismatico ma ingombrante, che invece, a cinque anni, ha visto la madre rapita e desaparecida nel 1989 – un ricordo fantasmatico che da sempre lo ha sconvolto. Sino al momento, in esilio forzato in Europa, quando, dopo aver vissuto con una nuova madre e una nuova famiglia, si è ritrovato davanti alla morte del padre-padrone-comandante nel 2008, senza essere riuscito a compiere, non più adolescente, quel dialogo impossibile e sempre desiderato ma che non era sino ad allora avvenuto.

O meglio: esso almeno avviene adesso, a livello di presa di coscienza personale, in questo Los Zuluagas di cui ha co-scritto la sceneggiatura e di cui costituisce la testimonianza narrante, il “Virgilio” del film stesso.

Le notizie (da cartelli) di cui si accennava all’inizio, ci informano che a) dal 1954 al 2016 le persone “scomparse forzatamente” in Colombia sono state all’incirca 120.000 e b) il materiale audiovisivo familiare, girato in trent’anni, tra il 1987 e il 2006, si compone di 66 nastri Video8 e Hi8.

Tali nastri costituiscono il supporto e il materiale con cui la debuttante Flavia Montini ha ricostruito, in questa sua opera-prima, una vita a dir poco difficile e gli intrecci di una famigli martoriata da sensi di colpa, illusioni e delusioni politiche.

Lo spettatore vive dunque con grande interesse questa affascinate, personale Vergangenheitsbewältigung, questo superamento del passato, dove si racconta una storia  esemplare di un drammatico cammino di lotte e sconfitte rivoluzionarie. Per altro in un paese come quello sudamericano che continua ad essere ricordato quasi esclusivamente per la questione della droga e di tutto quanto si porta dietro: repressione, morti, povertà e malaffare politico. Il che ci porta a pensare che magari di tutto ciò ne vorremmo sapere qualcosa di più – ma questo sarebbe forse il tema di altri dieci documentari.

In sala dal 6 giugno


Cast & Credits

Los Zuluagas  Regia: Flavia Montini; sceneggiatura: Flavia Montini, Anita Otto, Juan Camilo Zuluaga Tordecilla; fotografia: Marco Pasquini; montaggio: Enzo Pompeo; musica: Økapi, Filippo E. Paolini; interpreti: Juan Camilo Zuluaga Tordecilla, Ana Maria Zuluaga Tordecilla, Esteban Zuluaga; produzione: Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini, Paola Andrea, Perez Nieto per FilmAffair, AAMOD Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Rai Cinema, Luce Cinecittà, Intramovies, in coproduzione con Inercia Peliculas; origine: Italia / Colombia 2021 Italia; durata: 75′; distribuzione: Luce Cinecittà.

 

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