Pour un oui ou pour un non per la regia di Pier Luigi Pizzi

Due demiurghi della parola in scena, si esibiscono all’apice della loro carriera di attori: Umberto Orsini e Franco Branciaroli hanno incarnato perfettamente i personaggi della commedia Pour un oui ou…

Nottuari di Fabio Condemi

 Quanto è bello avere paura? Dopotutto Il bello è la parata per contenere l’orrore. Ma paura di cosa? Del reale. Non di ciò che è nascosto nell’oscurità, ma di…

Tavola tavola, chiodo chiodo di Lino Musella

“Tavola tavola, chiodo chiodo sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando, lapide che Eduardo erige a Peppino Mercurio, il suo macchinista per una vita, che…

Uomo e galantuomo per la regia di Armando Pugliese

Lallalarallì, lallalarallà! È un mondo di pazzi, o presunti tali. È un mondo di attori, o presunti tali. Perché alla fine sono tutti pazzi e tutti attori a questo mondo,…

Chi ha paura di Virginia Woolf? di Antonio Latella

Hai un talento per la cattiveria. Nei film dell’orrore capita che per sopravvivere il cattivo si voglia prendere il corpo del buono. Fallimento sicuro, per dovere di happy ending, l’idea…

Babylon: l’inesorabile danza della scomparsa – a proposito del film di Damien Chazelle

A quanto pare, la gente di cinema di quel periodo era sempre occupatissima a far follie a ripetizione, senza prender fiato. La leggenda trascura un fatto solo: la paura. L’eterna…

Interno Bernhard di Andrea Baracco

Tu gli dici che il mondo è marcio, e loro ti premiano. Astratti furori diceva Vittorini in Conversazione in Sicilia parlando di un senso di impotenza, appunto, furioso nei confronti…

Strade perdute di David Lynch: un flashfoward dal 1997

Nel 1997, alle soglie di quel crocevia di aspettative e presentimenti che è stato il passaggio tra il ventesimo e il ventunesimo secolo, fece la sua apparizione un (s)oggetto perturbante…

Ferito a morte di Roberto Andò

Il tentativo riuscito di raccontare la vita che succede prima ancora che diventi racconto, e la malinconia di raccontarla quando ormai lo è diventata Così dice Domenico Starnone su Ferito…

Uno, nessuno e centomila di Antonello Capodici

Alla fine Pirandello è cosa celebrale. Ma quotidiana, al contempo. Le due caratteristiche non si possono scindere, sono genialmente legate, e fissare la poetica pirandelliana porterebbe inevitabilmente al caos, alla…