Teatro: Erodiade ovvero la grande Francesca Benedetti.


È andata in scena al Teatro Vascello di Roma lo spettacolo Erodiade, scritto da una mente raffinata e geniale: Giovanni Testori.

Potremmo definirlo una celebrazione della grande artista, Francesca Benedetti, una delle  ultime “prime” attrici del teatro del 900′; infatti grazie alla sua longevità si può assegnarle  il ruolo di testimone di un mondo che in parte si è mutuato nel presente, ma che per il resto  sparirà per sempre.

Marco Carniti la dirige magistralmente e le dedica questo spettacolo in segno di grande rispetto e amore nei confronti di un’artista di cui conosce bene la cifra e il grande valore artistico.

La drammaturgia scelta Erodiade ha un grande potenziale drammatico, che può manifestarsi solo in presenza di attori del calibro di Francesca Benedetti.

La scena è quasi spoglia ma occupate nel fondale da proiezioni di opere disegnare dallo stesso Testori, che ricrea visivamente lui stesso la metamorfosi della testa di Giovanni Battista in numerose tavole che vengono associate all’azione scenica con la stessa violenza con la quale Testori le ha concepite.

Le parole del testo sono ricche di potenza evocativa del suono, si prestano ad un descrittivismo delle emozioni della protagonista, dando vita a un continuo conflitto tra erotismo e catarsi.

Non a caso Testori era figlio di un’Italia che a livello sociale generava negli intellettuali del tempo un conflitto tra l’imprinting catto-borghese e l’irrefrenabile desiderio di libertà individuale.

Erodiade è l’opera perfetta della maturità in cui la parola si invera attraverso il corpo di un’attrice che è  simbolo dell’esistenza artistica del teatro anche a livello concettuale.

Francesca Benedetti riesce a restituirci un personaggio complesso, che fa del proprio amante il proprio Dio, ed è poi dopo la caduta delle stesso, costretta a dissacrarlo pur amandolo alla follia: dentro vi troviamo la vita e il sangue, l’arcaica necessita del potere e il conflitto-binomio tra Eros e Thanatos.

Il regista Marco Carniti dedica alla famosa attrice delle parole molto significative che comunicano l’intenso lavoro e la profonda relazione umana tra i due artisti: 

Davanti al pubblico non ho voluto parlare, ma adesso sì. Poche parole per dirti quello che sento dal profondo del mio cuore . Questi anni di ricerca insieme sono stati i più belli della mia vita artistica … mi hai dato l’opportunità di toccare l’immensità dell’arte attraverso la tua instancabile tenacia e desiderio di oltrepassare ogni limite  spronandomi a esigere sempre di più da me esattamente come fai con te stessa. Mi hai aiutato a credere sempre di più nelle mie capacità spesso ignorate o messe in discussione anche da chi ha avuto da me tanta attenzione e amore. Mi hai  amato oltre quello che sono nella vita , piccolo e fragile uomo che ha sempre avuto bisogno di amore incondizionato . Insieme e con l’ aiuto dei grandi poeti abbiamo combattuto la mediocrità e il cinismo.  Dieci anni son passati e mi sembra un giorno. Dieci anni di momenti furiosamente creativi e incandescenti dove mi hai dato tutta te stessa senza risparmiarti mai esigendo da me sempre il massimo oltre l’umano. Ci hanno forse anche criticati giudicato e attaccati,  ma oggi quello che conta e’ la forza della nostra unione e quello che ci siamo donati l’un l’altro . Qualcosa di così prezioso che non si può calcolarne il valore. Non avrei mai immaginato di arrivare così lontano, così in alto , così in profondità. Ci siamo nutriti della nostra carne e del nostro sangue come cannibali mai sazi della loro preda .  Abbiamo bevuto dal nostro sudore e dalle nostre lacrime che oggi hanno fatto crescere questa pianta unica e irripetibile . Non finirò mai di esserti riconoscente per avermi scelto e appoggiato cercando di far capire a chi ci circonda quello che sono perché io stesso non ci ho mai creduto. Sono dieci anni meravigliosi indimenticabili che resteranno scolpiti nel mio cuore . Grazie Francesca per quello che sei e per quello che potrai ancora dare a tutti noi che ti ascoltiamo increduli ammirando la forza della vita che emani e che ci regali.  Tu per me sei ETERNA come il nostro futuro insieme.  Tuo Marco

La dedica di un regista raffinato e alternativo come Carniti ci sembra il modo migliore per omaggiare Francesca Benedetti e sperare che la sua presenza artistica e personale possa accompagnarci ancora a lungo. Comunque il teatro la ricorderà per sempre come una presenza che ci ha insegnato ad accostare l’arte all’amore per la vita.


ERODIADE di Giovanni Testori – Drammaturgia e regia di Marco Carniti – Video Artist Francesco Scandale – Musiche Originali David Barittoni – Aiuto regia Francesco Lonano – interpreti: Francesca Benedetti- Produzione La Fabbrica dell’Attore In collaborazione con l’Associazione Giovanni Testori – durata: 60 minuti.

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