The Matchmaker di Benedetta Argentieri

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In Fuori Concorso, Benedetta Argentieri ha presentato il suo affascinante documentario The Matchmaker. In esso si racconta la storia della sua ambigua protagonista Tooba Gondal, di come si ci si è avvicinata a lei e di come è stato vivere in un campo in Siria.

Tooba è uno delle più tristemente note jihadiste britanniche. Quando aveva solo 20 anni, ha lasciato Londra per unirsi allo Stato Islamico e ha guadagnato popolarità in tutto il mondo come sostenitrice dell’ISIS dopo aver presumibilmente reclutato una dozzina di donne occidentali per sposare combattenti dell’ISIS (e per tal motivo è ribattezzata “The Matchmaker”). Tra il 2014 e il 2017, si è impegnata attivamente nella propaganda sui social network, in particolare modo su Twitter sotto numerosi pseudonimi. Non appena l’Isis ha iniziato a perdere sul campo, è scomparsa da Internet.

Benedetta Argentieri la ritrova due anni dopo  nel 2019 in un campo di prigionia in Siria dopo che era stata fatta prigioniera dai curdi. Così è nato il progetto che la vede protagonista di una lunga intervista esclusiva dove ha raccontato la sua vicenda. Tooba si presenta come una donna che si era è innamorata dell’uomo sbagliato e che non aveva alcuna responsabilità per le sue azioni. La sua versione della storia gioca con la visione sessista delle donne nella jihad, viste e considerate come accessori e non come partecipanti attive agli eventi. È veramente lei la ragazza amichevole, intelligente e sottomessa che vediamo sullo schermo? O è, invece, un’ estremista violenta? L’intervista offre un’interessante riflessione sulla guerra santa islamica vista dal punto di vista delle donne che hanno fatto parte del califfato, combattenti e carnefici.

La giornalista e documentarista Benedetta Argentieri – che in Our War (2016) aveva già raccontato la guerra tramite tre ventenni occidentali che avevano scelto di arruolarsi come volontari con le milizie curde per combattere lo stato islamico in Siria, e la condizione femminile in I Am the Revolution (2018) attraverso le figure di leader femminili che combattono per la parità di genere in Afghanistan, Siria e Iraq – costruisce qui un ritratto sfaccettato e complesso della protagonista di The Matchmaker.

La donna viene inquadrata in primo piano come in un reportage, oppure è mostrata mentre sta cucinando o quando si occupa dei figli nel campo di prigionia. Sui social emergono le sue molteplici identità. Su una parte della sua vita c’è un processo di rimozione. Non nega, ma non ricorda. Solo ad un certo punto emerge un pentimento soprattutto quando twitta “avrei voluto vedere tutti quegli infedeli massacrati a Parigi” dopo gli attentati del 13 novembre 2015.

Tooba non vuole mai essere ripresa senza l’hijab, dimostra subito il suo intuito e intelligenza quando chiede alla regista come si intitola il documentario o cerca notizie su di lei. Si sente l’enorme lavoro preparatorio, giornalistico prima che di documentarista poi, dove molte domande restano sospese, senza risposta. C’è solo un momento, forte, in cui Tooba piange mostrando come la regista sia riuscita a trovare un accesso umano a una figura apparentemente glaciale.

A visione ultimata, però, resta l’impressione che manchi ancora qualcosa, per esempio un maggiore approfondimento del contesto, del passato di Tooba e di quello che ha fatto. Oppure altre testimonianze, che ci raccontino la vicenda più a tutto tondo.

The Matchmaker è un prodotto senza dubbio convincente e coinvolgente, girato e montato con cura e dedizione estrema da parte della sua autrice, ma che lascia lo spettatore con la voglia di saperne di più, come se la storia di Tooba venga rivelata solo in parte. Sarebbe difficile pensare  che maggiori informazioni sarebbero potute arrivare dalla stessa protagonista, la quale porta avanti la sua personale narrazione anche con lo scopo di uscire dalla situazione in cui si trova. Forse  sarebbe stato bello aggiungere altre voci, altre esperienze o delle testimonianze dirette capaci di raccontarla e di raccontarcela, dandoci così la possibilità di capire meglio sia lei sia le tante altre donne che si sono trovate nella sua stessa situazione. Ma probabilmente sarebbe troppo difficile anche se utile.


The Matchmaker – Regia: Benedetta Argentieri;  sceneggiatura: Benedetta Argentieri, Maria Edgarda Marucci ; montaggio: Matteo Mossi, Serena Pichi; musica: Gianluigi Carlone; interpreti: Tooba Gondal; produzione: Domenico Procacci, Laura Paolucci; origine: Italia, 2022; durata: 90’; distribuzione: Fandango

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