The Tender Bar di George Clooney

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Tra le ultime proposte di Prime Video, The Tender Bar –  in italiano Il bar delle grandi speranze – è uno di quei film piacevolmente sonnolenti da guardare comodamente spaparanzati  sul divano senza necessità di una grande attenzione per le minuzie e per i particolari.
Somiglia a un’opera  di cui si conoscono  trama e atmosfere e che  si lascia guardare in modo piacevole senza mai, però, stupire realmente.
Il nuovo film di George Clooney, forse il suo più sciatto come regista, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di J.R. Moehringer, non brilla quindi di creatività o di intuizioni particolarmente illuminanti, ma è godibile e gradevole, anche perché la trama è simile ad altre opere dello stesso genere. Simile o almeno costruito sulle stesse atmosfere ma ben più drammatico e riuscito, è per esempio Hillbilly Elegy/Elegia americana del 2020 (regia di Ron Howard, https://www.closeup-archivio.it/verso-gli-oscar-elegia-americana) tratto dal best seller di J.D. Vance.
Anche in questo caso, l’intreccio si focalizza sull’infanzia di un bambino cresciuto in un ambiente umile che riesce, alla fine,  a coronare il suo sogno, quello di studiare a Yale.
Certo, il clima e il tono del film di Ron Howard era molto più doloroso, la famiglia soffre di problemi beni più grandi, ma il senso di tutto è riuscire a farcela nonostante l’ambiente poco stimolante, magari con l’aiuto di un “mentore”.
In una parola, la trama  è sicuramente già vista,  rassicurante, tiepida, ma poco emozionante.
Scendiamo nei dettagli: The Tender Bar si addentra nel passato e nell’adolescenza di J.R. Moehringer e affronta il suo percorso dall’infanzia all’università approfondendo la  passione per la lettura   e per la scrittura che diventa, gradualmente, una vera e propria dote, grazie all’aiuto del suo mentore, lo zio Charlie (interpretato da Ben Affleck).
 J.R., nato in una famiglia disfunzionale ma non priva di affetto,  si trasferisce insieme alla madre (Lily Rabe) a casa del nonno (uno stropicciato e a suo modo simpatico Christopher Lloyd) a soli 8 anni a causa di problemi economici insostenibili e di un padre totalmente assente, e qui, riesce a trovare una certa dose di serenità grazie alla mamma – vero cardine della famiglia- e grazie ai consigli dello zio Charlie che gestisce, in maniera eccentrica The Dickens, un bar letterario popolato da bizzarri personaggi.
La mamma di J.R. fa di tutto per dare il meglio a suo figlio che alla fine riesce ad essere ammesso a Yale, dove farà la conoscenza  di Wesley e dell’accattivante  e carismatica Sydney (Briana Middleton).
L’atmosfera anni Ottanta della famiglia di J.R. è ben rispecchiata dai costumi e dal contesto, e sicuramente la prima parte del film  è quella che approfondisce maggiormente l’aspetto psicologico e l’origine della passione del futuro giornalista e scrittore (Premio Pulitzer nel 2000).
Negli sguardi e nei primi piani di Daniel Ranieri (che interpreta J. R. Moehringer bambino) troviamo sicuramente più intensità del  J. R.  adolescente (interpretato, invece, da Tye Sheridan) che ci sembra invece, piuttosto scialbo e  senza spina dorsale.
Non solo.
The Tender Bar  sembra subire un brusco rallentamento alla sua metà: la prima parte scorre fluida e sembra ben costruita, ma il filo si perde nel seguire le vicissitudini di J.R adolescente e studente di Yale, che sembra perdersi quasi imbambolato tra l’amore per la sua coetanea Sydney e il lavoro temporaneo di apprendista al prestigioso “New York Times”.
Non c’è quindi un filo emotivo capace di reggere la struttura dell’intero film e di sostenere il passaggio dall’infanzia all’età adulta del protagonista.
Salva la situazione, anche se non eccelle, Ben Affleck, nei panni dello zio Charlie: scanzonato e simpatico, dispensa consigli e massime di vita dal bancone del suo “The Dickens”  risultando credibile e efficace, anche se mai realmente carismatico e potente.
Un film dunque che si lascia guardare senza eccellere, con una regia prevedibile senza lasciare un solco profondo.
 
Su Prime Video dal 7 gennaio
 

The Tender Bar/Il bar delle grandi speranze – Regia: George Clooney ; sceneggiatura: William Monahan; montaggio: Tanya M. Swerling; fotografia: Martin Ruhe; musica:Dara Taylor; costumi: Jenny Eagan; interpreti: Ben Affleck, Tye Sheridan, Daniel Ranieri, Christopher Lloyd, Lily Rabe, Max Martini, Rhenzy Feliz, Briana Middleton; produzione: Big Indie Pictures, Smokehouse Pictures ; origine: USA, 2021; durata: 106’.

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