-
Voto
A differenza di altri colleghi che hanno un po’ borbottato durante la proiezione stampa, non mi sembra un debutto del tutto banale quello che Ishana Night Shyamalan ha compiuto con The Watchers – Loro ti guardano. Certamente si tratta di un’opera prima sotto il segno dello scorpione, del padre N. (che ha prodotto il film) e l’essere figli d’arte certo può aiutare ma anche portare molte remore e pesi sul proprio lavoro. Cosa che qui non mi sembra avvenuta, se non forse in un eccesso di complicazioni che la sceneggiatura contempla e che in genere gli horror evitano andando solo al sodo per spaventare lo spettatore.

Ma passiamo all’incipit del film: conosciamo all’inizio Mina, una giovane artista dal passato problematico e dallo sguardo un po’ perso in se stessa o nel vuoto circostante (reso con efficacia dalla protagonista Dakota Fanning) in auto nell’Irlanda occidentale per consegnare un gran bel pappagallo allo zoo di Dublino. Nel corso del viaggio – nel quale cominciamo ad apprendere di uno drammatico shock che la ha segnata già bambina – ci perdiamo sempre di più nella natura verde e nei meandri di un bosco enorme, una foresta imperscrutabile, degna dell’Amazzonia più che dell’Europa. A un certo punto la macchina si rompe, quanto utilizza l’energia elettrica smette di funzionare e la ragazza, ovviamente, lascia l’abitacolo della vettura con la gabbia e il pappagallo per cercare aiuto. Fatta una breve ricognizione, la situazione va subito peggiorando: l’automobile sembra essere svanita nel nulla e Mina, in preda al panico, accetta l’invito pressante di una donna anziana, Madeline (Olwen Fouéré), a rifugiarsi prima che la luce del giorno si spenga, dentro un misterioso luogo, un bunker di cemento. Lì dentro abitano ancora due giovani, sempre degli sconosciuti: Daniel (Oliver Finnegan), un ragazzo lievemente problematico e una sposa poco più grande, Ciara (Georgina Campbell), il cui marito era sparito una settimana prima per cercare aiuto (poi capiremo cosa gli è successo). Guidati da Madeline che detta le regole del gioco, il quartetto deve allinearsi e presentarsi ad uno specchio/quarta parete davanti a loro, come fossero un gruppo in scena a teatro, da dove vengono spiati, studiati e scrutati da delle misteriose creature. Sono appunto i “Watchers” del titolo che vivono nella foresta e che emergono nel buio da dei cunicoli sottoterra, per osservarli e perseguitarli. Ma cosa sono e soprattutto cosa vogliono – ci si chiede. Va da sé che la foresta impenetrabile non lascia uscire nessuno e i vari spazi nascondono altri spazi e misteri.

Alt. Giuriamo che abbiamo raccontato neanche un quarto del film; tutto il resto e quanto segue con parecchie complicazioni, incunaboli e un finale per niente prevedibile (almeno per me), lo lasciamo al piacere dello spettatore che vorrà andare a vedere questa insolita (abbastanza) opera di debutto. Chi cercasse un horror “horrifico” (scusate il banale gioco di parole), un film in cui spaventarsi o saltare dalla poltrona, ha sbagliato in questo caso indirizzo, e lascerà annoiato la sala. Seguendo un po’ le orme paterne, Ishana Night Shyamalan che ha adattato l’omonimo romanzo del giovane scrittore irlandese A. M. Shine, è interessata soprattutto all’approfondimento psicologico delle figure dei personaggi, all’aspetto etnografico della cultura dell’Irlanda, da una spuria trinità composta da leggende, Storia e superstizione, e in più da un punto di vista soprattutto al femminile (fate comprese…). Il che la porta anche nel montaggio che alterna ampi momenti descrittivi, flash-back sul passato della protagonista, a dei lampi più concitati d’azione, a un ritmo anomalo e non al consueto crescendo degli horror che basicamente creano le premesse per poi scatenare la paura nello spettatore.
A ragione o a torto (per noi a ragione), l’autrice ci ha, invece, consegnato un film che qua e là zoppica vistosamente, ma che resta segnato, oltre a esibire una bella fotografia, soprattutto dalla figura dolente e contorta della protagonista Dakota Fanning. A nostro avviso – e ci assumiamo i rischi del caso – da buttarci piacevolmente un occhio. E in più un complimento al pappagall* veramente fotogenico e in più salvifico in un momento topico del film.
In sala dal 6 giugno 2024
The Watchers – Loro ti guardano (The Watchers) – Regia e sceneggiatura: Ishana Night Shyamalan; fotografia: Eli Arenson; montaggio: Job ter Burg; musica: Abel Korzeniowski; interpreti: Dakota Fanning, Georgina Campbell, Olwen Fouéré, Siobhán Hewlett, Alistair Brammer, Adam Ashford, Anthony Morris, Oliver Finnegan, Hannah Howland, Charles Camrose, Kya Brame, Shane O’Regan; produzione: M. Night Shyamalan, Ashwin Rajan, Nimitt Mankad per Blinding Edge Pictures, Inimitable Pictures, New Line Cinema, Warner Bros.; origine: USA, 2024; durata: 108 minuti; distribuzione: Warner Bros Italia.
