Torino Film Festival (Concorso doc./italiana): Lievito di Cyop&kaf

  • Voto

Dopo il documentario Il Segreto, presentato alla 31esima edizione del TFF che aveva conquistato numerosi premi internazionali oltre ad aver ricevuto una candidatura ai David di Donatello del 2014, tornano a Torino gli artisti partenopei Cyop&kaf, già diventati famosi per i  “graffiti d’autore” che coloravano i vicoli della loro città,  prevalentemente nei Quartieri Spagnoli.

Il loro ultimo lavoro , Lievito, è la cristallizzazione delle vite dei ragazzi napoletani in quello spazio che s’incastra tra la scuola, la famiglia e la casa. Un’età di passaggio in dei luoghi di passaggio, in cui il tempo speso è poco, ma denso, carico di emozioni e di crescita personale. “Dopo aver mostrato le avventure di un gruppo di ragazzi di strada nel Il Segreto – per citare le loro parole –  ‘’abbiamo continuato a interagire con bambini e adolescenti della città, usando anche la telecamera per interrogarci sulle nostre pratiche e sulle loro condizioni di vita, sui modi e le opportunità di ogni alleanza possibile’’.

Quale risultato di una ricerca protratta nel tempo, Lievito indaga, dunque, il rapporto dei ragazzi con i loro maestri, coloro che rappresentano un guida in momento così complesso della vita. La narrazione sociale e politica che ha contraddistinto tutto il percorso artistico degli artisti napoletani dalla metà degli anni novanta sino ad oggi, questa volta trova espressione nell’educazione, nei sistemi legati ad essa, come sono cambiati negli anni e come vengono percepiti da chi ne fruisce. Entriamo in punta di piedi in ambienti dove viene insegnato il teatro, le arti marziali e soprattutto la convivenza. L’importanza della condivisione delle proprie esperienze e dei propri saperi per incitare la crescita reciproca attraverso i rapporti umani è l’elemento chiave intorno a cui ruota il documentario di Cyop&kaf, i quali mettono in luce contraddizioni, implicazioni e conseguenze di queste iniziative. In una realtà in cui la casa, la scuola e la strada sono pervase da regole ferree che non permettono margine di movimento e slancio creativo, i ragazzi riescono ad aprirsi in questi luoghi neutrali, stanze sicure in cui ci si può affidare senza timore alle figure guida e in cui non si ha paura di condividere timori, sbagliare o sentirsi diversi.

Intorno, poi, come una cornice, le storie di Bruno Leone, decano del teatro di burattini e di Peppe Carini, maestro d’infanzia, a mostrare le radici profonde, le implicazioni e le contraddizioni di ogni rapporto tra allievi e maestri, ma anche le suggestioni politiche di un passato solo apparentemente remoto, in una città come Napoli, dove la scuola non è mai stata l’unico luogo, e nemmeno il principale, in cui imparare a vivere.

Ciò che  qui colpisce è l’insegnamento che viene fatto ai giovani sull’insegnamento stesso, di quanto sia importante trasmettere e tramandare le conoscenze acquisite in modo corretto in base all’allievo\a che si ha davanti. È’ una lezione per chi ascolta e per chi impartisce la stessa, come monito della responsabilità sociale e politica a chi ricopre il ruolo di guida. Vediamo all’inizio del documentario come queste realtà siano sorte nella comunità in modo spontaneo, forte di un senso di aggregazione necessario al di fuori delle mura domestiche. Viene menzionato più volte dai ragazzi un caso di cronaca in cui un loro coetaneo ha perso la vita in un incidente sul lavoro. Le reazioni sono molteplici, la vicenda viene raccontata più volte arricchendola di dettagli alla ricerca di una spiegazione di fronte ad un evento così spiazzante. I giovani diventano contemporaneamente maestri e allievi condividendo i loro pensieri e i loro pareri guidandosi vicendevolmente, senza rendersene conto, attraverso un evento così traumatico.
Cyop&kaf non si avvalgono in questo Lievito di commenti off ed elementi decorativi. E’ un documentario nudo e crudo che non ha bisogno di niente se non quello che mostra e che si rivela onesto e diretto, lasciandoci qualche riflessione in più sulla fondamentale importanza di queste realtà.


Cast & Credits

Lievito Regia: Cyop&kaf; soggetto: Luca Rossomando ; montaggio: Alessandra Carchedi; musica: Antonio Raia e Renato Fiorito; produzione: Antonella di Nocera; origine: Italia, 2021; durata: 70′; distribuzione: Parallelo 41

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *