-
Voto
Per fortuna che non tutti i cattivi sono veramente cattivi, altrimenti chi salverebbe la terra da quelli ancora più cattivi? Già, perché anche i nostri eroi ‘Troppo cattivi’ hanno alle spalle, come sappiamo dal precedente film, già più di un tentativo di farsi una reputazione diversa, quella appunto, di sembrare, se non proprio di esserlo, dei buoni. E questo ormai è il loro dichiarato obiettivo.
Il primo sequel del divertente e spassoso film di animazione Troppo cattivi della DreamWorks continua sulla stessa linea del precedente e ci accompagna nelle turbolente avventure della simpatica gang criminale di animali antropomorfi. I Troppo cattivi sono, partendo dalla più piccola in dimensioni, Mrs. Tarantola, detta Webs, la miglior tarantola hacker dei sistemi di sicurezza, Mr. Shark lo squalo bianco che ama i travestimenti, Mr. Snake lo scassinatore di casseforti, e Mr. Piranha il più forte, ma che soffre di flatulenza se messo alle strette. Il gruppo è naturalmente guidato da Mr. Wolf, l’elegante lupo grigio, sicuro di sé e di carisma, nientemeno che la mente della banda.
Prendendo spunto dal fumetto per ragazzi Bad Guys dell’autore australiano Aaron Blabey, l’opera di animazione ha segnato l’esordio alla regia per Dreamworks di Pierre Perifel, che insieme agli sceneggiatori e all’autore stesso della serie cartacea, sono rimasti anche in questo secondo ‘episodio’ molto fedeli alle storie originali. Anzi, qui il carattere episodico si fa ancora più accentuato, visto che viene integrato nella costruzione del racconto e, se all’inizio ritroviamo un breve riassunto della ‘puntata’ precedente, verso la fine invece ci viene preannunciato l’inizio, l’input per la nuova, successiva storia e cosa, quindi, attenderà il futuro dei nostri non più cattivi eroi.

Ma intanto andiamo per ordine, perché alla partenza del secondo film, siamo in pratica ancora nel primo. Una mirabolante fuga automobilistica con la nuova auto rubata ad uno sceicco egiziano per le strade del Cairo ci ricorda il perché i nostri eroi siano cattivi, e perché tutti scappino solo alla loro vista. L’amore per il rischio e la truffa, l’adrenalina, nonché lo sfregio alle autorità e una miriade di poliziotti alle calcagna, sembrano essere i motivi propulsori della vitale criminalità di Wolf & Co. Ma sono immagini di un passato risalente a cinque anni prima, presto infatti, ci ritroviamo in uno scenario completamente diverso con Wolf che viaggia a ben altre, e per giunta molto rallentate, velocità, su una Mini per le strade di una Los Angeles dei giorni d’oggi. Wolf stesso rivolgendosi al pubblico, i suoi fans, ricorda di essere cambiato ed essere, appunto, diventato buono. O per lo meno sia lui che la sua banda ci stanno provando, fra colloqui di lavoro disastrosi e molti conti non pagati ad aspettarli nel loro rifugio-tana.
Solo Snake sembra passarsela bene. E gli amici incuriositi decidono di pedinarlo per scoprirne il segreto, convinti che lui, da sempre ambiguo e scaltro, sia rimasto fra i ‘cattivi’ e voglia compiere un colpo senza di loro. Tanto più che, in mancanza di un’occupazione seria, i quattro ‘volenterosi buoni’ offrono il loro aiuto alla poliziotta Misty Luggins per acciuffare il cattivo di turno, il Ladro Fantasma, che vorrebbe rubare il premio del vincitore ad un torneo di wrestling. Ma Snake, in verità innocente, se la spassa perché a quanto pare ha trovato l’amore: ha conosciuto Doom un corvo femmina, decisamente old style. Inutile dire che quest’ultima si rivelerà non essere la graziosa corvetta che a prima vista appare di essere, ma è membro di una banda di criminali donne, insieme a Kitty Cat e Pigtail. Caduti in trappola i Troppo cattivi sono costretti ad aiutare le ladre in un ultimo colpo, sotto la minaccia di Kitty Cat di rendere pubblico un video, che rivelerebbe la vera identità del Governatore Diane Foxington, la fidanzata di Wolf. Ovviamente Kitty Cat non mollerà così facilmente i nostri eroi nemmeno a furto riuscito, e infine saranno loro ad inseguire le ladre in un complicato tira e molla.

In Troppo cattivi 2 l’azione, il ritmo, le rincorse e le fughe, le sfide alla gravità, si susseguono in un crescendo che ci porta fino nello spazio. E qui, dove la gravità non esiste, si spingono ancora oltre, nella caotica successione di dinamiche esplosioni. Diciamo che Pierre Perifel non ci risparmia una buona dose di adrenalina fin dall’inizio, tanto che è costretto a rincarare la dose più volte per portarci alla fine del film. Alla lunga, questo continuo caricare stanca, e risulta oltretutto ripetitivo. Tanto più che i personaggi, ricchi di personalità e carisma, potrebbero benissimo sopravvivere ad una trama di eventi, sorprese ed action molto meno densa e complessa. E invece poco tempo viene lasciato allo spettatore per godersi appieno le esilaranti situazioni o le spassose espressioni dei protagonisti. Questi ultimi sono particolarmente curati sia nell’espressività delle facce, che nella resa dei movimenti corporei e meriterebbero maggior spazio e soprattutto tempo per risaltare a tutto tondo.
Insomma, un cartone animato che avrebbe potuto riuscire meglio con qualche action di meno e qualche pausa in più. Chissà che a DreamWorks non arrivi all’orecchio il proverbio italiano ‘Il troppo stroppia’. Ma per saperlo, dovremo attendere pazientemente il prossimo sequel.
Per gli amanti della serie probabilmente non servirà accennare che, oltre ai due film, sono già usciti degli speciali per le vacanze e per Halloween sulla piattaforma Netflix.
TROPPO CATTIVI 2 (The Bad Guys 2) – Regia: Pierre Perifel; sceneggiatura: Yoni Brenner, Etan Cohen; montaggio: Jesse Averna; musiche: Daniel Pemberton; produzione: DreamWorks Animation; origine: Stati Uniti, 2025; durata: 104 minuti; distribuzione: Universal Pictures.
