17° Festival del cinema spagnolo e latino americano (Roma, 15-19 maggio): Neisi: La fuerza de un sueño di Daniel Yépez Brito

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Neisi: La fuerza de un sueño di Daniel Yépez Brito (vedi la nostra intervista) in cui si racconta la storia di Neisi Dajomes, prima donna nella storia delle Olimpiadi a vincere una medaglia d’oro nel sollevamento pesi per l’Ecuador, è una storia che ci parla di coraggio, determinazione, resilienza. Il documentario è ben costruito e riesce a far luce sull’ evoluzione di Neisa come donna e come atleta, partendo dal suo esordio come sportiva e dal suo contesto familiare di riferimento.

Il regista, infatti,  intrecciando l’ evoluzione della sua personalità e la storia della sua carriera ha saputo dare il giusto peso alle vicende personali e a quelle sportive, non prive di ostacoli e di difficoltà lungo tutto il percorso.

Neisi Dajomes, infatti, ha alle spalle una storia particolare e degna di essere conosciuta: è figlia di profughi colombiani immigrati in Ecuador e nel corso dei suoi estenuanti allenamenti, che il regista ha avuto la lungimiranza di seguire sin dalle prime competizioni nazionali e internazionali, ha perso la madre e il fratello, le due persone a cui era più legata. Con una non comune forza di volontà, Neisa ha dovuto superare i due lutti familiari e continuare a lottare senza tregua pur di non rinunciare al suo sogno olimpico.

La “ guerriera amazzonica” ha resistito alle difficoltà di vita e non ha mai mollato la presa, superando anche le questioni relative alla sua federazione, che ha spesso supportato la sua carriera in una modalità opportunistica. Da un punto di vista atletico, infatti, la federazione del suo paese l’ ha sostenuta in modo altalenante, solo per celebrare le sue vittorie, lasciandola sola nei momenti più difficili.

In questo scenario già difficile, il Covid che ha costretto tutto il mondo a una pausa forzata, si è fatto sentire anche nelle competizioni atletiche.

È il caso di Tokyo 2020, rimandata di un anno e disputata poi nel 2021 ma con restrizioni molto rigide riguardanti la presenza del pubblico, nonché col rischio serio e concreto per gli atleti di veder annullata la propria competizione nel caso di positività al virus.

Eppure Neisi, grazie a un mix vincente di personalità ed estenuanti allenamenti riesce a realizzare il suo sogno in quella occasione e fa così Storia, diventando la prima donna ecuadoriana a vincere una medaglia olimpica.

Daniel Yépez Brito ci racconta il mondo della donna in modo appassionante e originale, riuscendo a coinvolgere lo sguardo del pubblico per tutta la durata del suo documentario. A tratti sembra quasi di sbirciare nella vita di Neisa; si intuisce il suo contesto, il suo mondo interiore, compresi i momenti più dolorosi. Il regista permette di far capolino in quel mondo, sempre con una certa discrezione e rispetto della  sfera più intima di Neisa.

Si percepisce che il lavoro di scrittura è stato un lungo percorso (durato ben otto anni), perché l’ evoluzione della donna arriva in modo molto chiaro grazie alla cura dei dettagli personali e all’ approfondimento della storia di questa atleta, che il pubblico non può fare a meno di tifare per il coraggio e per la rara determinazione che la caratterizza.

Una storia ai margini che merita di essere conosciuta.


Neisi: La fuerza de un sueño  – Regia e sceneggiatura:: Daniel Yépez Brito;  fotografia: Eduardo Proaño; interpreti: Neisi Dajomes; produzioneIrina López per Retrogusto Films; origine: Ecuador, 2023; durata: 90 minuti.

 

 

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