Abbiamo intervistato qualche tempo fa l’autore del film Power of Rome (2022), Giovanni Troilo, e gli attori Luca Chikovani e Giorgia Spinelli. Abbiamo parlato della Capitale eterna e dei loro progetti attuali
Eleonora Bove: Il viaggio del protagonista per Roma, interpretato da Edoardo Leo, è la metafora del viaggio alla scoperta di se stessi. Non a caso, alla fine del film è lui a guidare lo scooter. Da pugliese, qual è il tuo rapporto con la Città eterna?
Giovanni Troilo: Sono arrivato a Roma vent’anni fa e a partire da quel momento ne ho subito la più grande fascinazione. Molti anni dopo, Roma continua a sorprendermi, a stupirmi, ciascuno dei suoi mille strati collezionati nei secoli piano piano si rivela e la riscopro completamente nuova. Questa città, come Napoli, è un compendio infinito di umanità.
Puoi darci qualche anticipazione sul tuo prossimo progetto?
Giovanni Troilo: Il 13 giugno al Biografilm a Bologna presentiamo Stupor Mundi, un piccolo film di finzione realizzato con il MiC e la Direzione Generale Musei per la promozione di Castel del Monte. Protagonista nel film è Luca Chikovani che in Power of Rome interpreta Augusto; insieme a lui troviamo Gabriele Silli (Re Granchio) e Elisa Lasowski (Versailles, Monarch: Legacy of Monsters). Un altro progetto in uscita su Sky Arte a giugno è The Crown of Love, un instant movie realizzato con e su Jan Fabre a Napoli.
Com’è stato recitare al fianco di Edoardo Leo all’interno di Power of Rome e come ti sei preparata per costruire al meglio il tuo personaggio?
Giorgia Spinelli: Recitare al fianco di Edoardo è stata un’esperienza formativa sia dal punto di vista umano che attoriale. Per sintetizzare posso dire che il nostro rapporto lavorativo si basava sulla fiducia e lo scambio, rispettando le reciproche modalità di lavoro sul personaggio. Esattamente come per i personaggi il nostro rapporto si è sviluppato durante le settimane di riprese. Siamo entrambe persone che hanno a cuore lo spazio privato oltre che corale del lavoro; quindi, piano piano abbiamo costruito il rapporto tra Edoardo ed Anna, così come tra Edoardo e Giorgia. Per Edoardo si trattava di rispettare anche se stesso (interpretando Edoardo Leo alle prese con Giulio Cesare su un set internazionale) per me si trattava di affrontare un personaggio fittizio che però avevo avuto modo di conoscere tra i tanti aiuto registi conosciuti sui set. Ho aggiunto delle caratteristiche al personaggio lavorando con Giovanni e ponendo gli accenti sui contrasti rispetto al personaggio di Edoardo. Per porla in modo ironico: un Virgilio più solare nel suo essere guida risoluta.
A tal proposito non sono mancate le risate, come la scena dei supplì o le nostre passeggiate per Roma in motorino. Ho dei bei ricordi, non c’è che dire.
Progetti futuri?
Giorgia Spinelli: Ho appena finito di girare Supereroi (2024) diretto da Stefano Chiantini , un regista che svolge il suo lavoro con cura e amore. Per il resto non posso aggiungere nulla, ma si alterna cinema, teatro e seconde stagioni. Poi, se posso dirti ciò che mi auguro nel tempo, allora sarebbe un film di finzione con Giovanni Troilo, anima rara e che stimo.
Come hai lavorato per la costruzione del tuo personaggio all’interno di Power of Rome? Ci sono delle difficoltà che hai riscontrato dalla lettura della sceneggiatura alla messa in scena?
Luca Chikovani: Devo dire che quando ho letto che il ruolo sarebbe stato quello di Augusto mi sono un pochino emozionato, sin da piccolo leggevo libri su Alessandro Magno e Augusto e sul loro culto Solare che mi aveva sempre attratto. Io vengo dalla Georgia, un piccolo gioiello nel Caucaso con 3 milioni di abitanti, a 4-5 anni con mia madre siamo scappati negli anni 90 dalla guerra creata dalla Russia, e siamo venuti in Italia e da qui abbiamo ricominciato da zero; quindi, immaginate che emozione quando ho ricevuto il casting per questo ruolo, avere un onore e una responsabilità così grande per un attore straniero, di rappresentare una figura così importante per la storia di Roma, è stato veramente una grande soddisfazione. Per quanto riguarda il ruolo ho provato ad immaginare cosa sentisse Augusto in quei tempi, cosa potesse significare essere un uomo di così grande potere ma allo stesso tempo avere una grande consapevolezza e controllo di se stesso e delle proprie emozioni, ma soprattutto provare a immaginare e percepire la connessione che lui aveva con le divinità solari di cui lui seguiva così tanto il culto e che influenzavano il suo lavoro sul piano terreno.
Veramente una bellissima esperienza e non potrò mai smettere di ringraziare Giovanni Troilo per aver deciso di dare a me questa responsabilità e questo onore.
Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi progetti lavorativi attuali?
Luca Chikovani: Ho lavorato ad alcuni film e serie tv che dovranno uscire nei prossimi mesi, un film girato nella magica isola di Stromboli, un progetto particolarissimo assieme a Giovanni, una serie tv in cui vi riporto ai tempi di Sandy Marton e altri vari progetti.
Se può interessarvi, potete seguirmi su Instagram e li pubblico i miei vari lavori e iniziative; in realtà, in questi anni a causa della guerra in Ucraina e della situazione delicata in Georgia mi sono concentrato sul creare missioni umanitarie e progetti per bambini e adolescenti che stanno vivendo la guerra, tra qualche giorno partirò per la terza missione in Ucraina che mi porterà in varie città che sono state bombardate, per portare aiuti umanitari alle persone che sono rimaste senza casa e risorse.
Quindi, in realtà, in quest’anno mi si è aperta anche questa nuova realtà e mi sto trovando molto nel farlo e spero di poter organizzare missioni sempre più grandi e con sempre più persone e colleghi che possano contribuire e aiutare. Alla fine, tutto questo lavoro, il cinema ecc., devono avere un vero fine umano e non bisogna mai cadere nell’inganno del fine individualista ed egoistico; quindi questo lavoro è un ponte per poi creare occasioni e possibilità per chi ne ha bisogno lì fuori.