Un breve ricordo di Eleonora Giorgi (1953-2025)

Sapevamo tutti che stava molto male, a causa di un devastante tumore al pancreas, ma colpisce comunque la morte di Eleonora Giorgi. Aveva 71 anni e gli ultimi li ha passati a difendersi da quel male insidioso: parlando, raccontando, mostrandosi senza vergogna calva per la chemio, facendo di sé stessa una sorta di testimonial cristallina, anche saggia e sorridente (per quanto possibile). Giorgi è stata un’attrice duttile, certo interessante: partita come ninfetta sex-symbol, insieme all’amica Ornella Muti, riuscì via via a giocare con la propria bellezza svelta e naturale, mostrando di possedere anche una verve da commediante: basterebbe la sua prova in Borotalco di Carlo Verdone che le valse un David di Donatello.
Il suo matrimonio con l’editore/produttore Angelo Rizzoli la catapultò in un mondo di potenti, alcuni dei quali legati alla P2, nel quale, credo, rischiò alla fine di perdersi anche sul piano professionale. Ricordo un’intervista con lei, all’epoca lavoravo a “L’Unità”, fatta in un bar/ristorante molto noto a Roma, “Canova”, a piazza del Popolo: fu puntuale, spiritosa, disponibile, onesta nel rispondere anche alle domande più delicate sulla sua vita. Per un po’ restammo in contatto; e col passare degli anni molto apprezzai la sua scelta di non farsi “ritoccare” il viso dal chirurgo (poi cedette anche lei).
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Borotalco

Mentre scrivo queste poche righe di ricordo, mentre risuona nella mia mente la sua voce diretta e mai artefatta, mi arriva per email una dichiarazione di Carlo Verdone, che pubblico qui sotto per intero. Dice l’attore e regista:

«Grazie Eleonora per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie Eleonora per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato. Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio».
Alla famiglia e ai suoi cari il cordoglio personale di Giovanni Spagnoletti e di tutta la redazione di Close-Up. 

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