Intervista a Pier Glionna, regista della web-serie Overacting

Overacting è una nuova serie diretta da Pier Glionna a budget zero, un tentativo coraggioso, fresco e giovanile di raccontare il mondo magico del cinematografo tra sogni e difficoltà. In esso si narra di una aspirante attrice, Mia, interpretata da Diletta Begali che si trasferisce a Roma per sfondare nel cinema, ed invece finisce col trovare lavoro in un ufficio di casting che di magico non ha poco o nulla. Nonostante le umiliazioni del suo capo e la concorrenza di una collega raccomandata, la ragazza non si dà per vinta e lotta per farsi notare, disposta a tutto pur di ottenere la sua grande occasione. Realizzerà il suo sogno o passerà il resto dei suoi giorni a portare il caffè a chi il cinema lo fa veramente?
Il primo episodio è disponibile su YouTube a partire da martedì 16 settembre.  Abbiamo incontrato il giovane regista, Pier Glionna, in occasione della première della serie presso il Cinema Barberini per approfondire meglio le sue intenzioni.

Domanda: Qual è stata l’idea scatenante che ti ha portato a realizzare questa web serie e cosa avevi ben chiaro in fase di scrittura con Marco Pozzato? In quanto tempo sono avvenute invece le riprese e cosa ci puoi dire del tuo lavoro a stretto contatto con un numero così elevato di attori?
Pier Glionna: Tutto è nato durante una serata in cui io e Diletta ci siamo chiusi all’interno del cinema Barberini di Roma in seguito ad una giornata di delusioni lavorative, dato che entrambi eravamo molto giù di morale. Quella sera stessa, abbiamo pertanto deciso che era arrivato il momento di fare qualcosa di nostro, eravamo troppo stanchi di star fermi senza lavorare. Quello è stato il primo passo. Poi, abbiamo contattato Marco Pozzato con cui avevo già avuto modo di lavorare precedentemente con altri cortometraggi. Mi fido molto di lui: da una mia idea riesce a mettere insieme i pezzi del puzzle in una maniera straordinaria. Questa è stata la prima volta in cui ho lavorato con una troupe così grande. Avevo 15 talent e 4 attori di un cast, oltre a coreografi e ballerini. L’approccio è stato molto umano, sorretto da un grande dialogo. Ho sviscerato ogni talent, volta per volta. Ognuno di essi rappresenta un personaggio del mondo del cinema ben preciso. Un po’ come accade con il viaggio che percorre Pinocchio, o Dante. Nel nostro caso è compiuto da Mia interpretata da Diletta. Tutti i personaggi le insegnano qualcosa. Le riprese son durate 3 settimane e mezzo, la preparazione un mese e mezzo. La Post-produzione è stata la parte più lunga.

Cosa ti affascina del genere musical e come pensavi di mescolarlo ad una serialità indirizzata ad una piattaforma quale YouTube?
Pier Glionna: La mia idea iniziale era quella di ispirarmi a due serie come Glee e Boris, o anche Call My Agent e La La Land. Ho cercato di unire questi quattro prodotti cinematografici che rappresentano il mondo del cinema ma anche la realizzazione di sogni e passioni. Secondo me l’Italia, nonostante abbia un’ampia tradizione musicale, non è molto abituata al musical; quindi, mi son guardato bene di dosarlo nella giusta misura. Ho deciso di lavorare in punta di piedi, facendo durare ogni puntata pochi minuti per invogliare lo spettatore a proseguire con la visione. Poi, è tutto molto visionario.

Diletta Begali

Anche tu, proprio come Mia, sei giunto nella Capitale per studiare cinema. Com’è cambiata la tua visione del cinema nel corso degli anni, dal momento che è dall’età di otto anni che ti dedichi ad esso. Cosa ti affascinava inizialmente di questo mondo, da bambino?
Pier Glionna: Sognavo di fare quello che mi è successo ieri sera e cioè presentare a qualcuno in una sala cinematografica un lavoro realizzato per mesi e su cui mi sono concentrato tanto. Quando ho lasciato la Puglia ero pronto a realizzare i miei sogni. Ben presto però mi sono scontrato con una dura realtà, ho preso molte porte in faccia. Inoltre, c’è stata anche la difficoltà di vivere in una città molto complessa. Si tratta di una resilienza continua. Se ci credi, da qualche parte ci arrivi.

Ci sono stati dei momenti in cui hai pensato di mollare e quali idee ti hanno invece aiutato a resistere?
Pier Glionna: Ci sono stati dei momenti in cui mi sono chiesto chi me l’aveva fatta fare di intraprendere un lavoro così complicato, dove è importante aver voglia di fare, leggere, informarsi.  Però poi ti rendi conto che non puoi fermarti, che è una “droga”, nel senso buono del termine logicamente. I miei genitori sono stati un punto di riferimento importante: mi hanno insegnato l’importanza di fare un lavoro che ti rende felice. È bello poter andare a dormire stanchi, ma soddisfatti per quello che si realizzato nel corso della giornata per raggiungere i propri obiettivi. Le cose bisogna conquistarsele.

Overacting è un po’ la rivalsa di chi a modo suo combatte per le sue passioni. È quindi un prodotto fresco in cui oggigiorno molti giovani possono facilmente rivedersi, in special modo per quanto riguarda il mondo del Cinema tra frustrazioni, raccomandazioni, self tape, provini non superati. Come pensi che il mondo dei social stia influenzando l’industria cinematografica?
Pier Glionna: Più andremo avanti, più il cinema cambierà. Sono fermamente convinto che le sale non devono chiudere: l’emozione che ho provato ieri durante la presentazione non l’ho assolutamente vissuta riguardando Overacting in TV o sul mio computer. La sala è un luogo di emozioni, condivisione, ma anche di silenzio. Al tempo stesso, mi rendo conto che è un evolversi continuo e che i social svolgono una funzione fondamentale per la promozione di un film, ma anche per scoprire talenti, come accade nella nostra serie d’altronde. Credo che ci siano in giro dei content creator molto abili.

Dopo il tuo corto drammatico Hoppípolla del 2022 e questa serie, sicuramente più ironica e leggera, a cosa vorresti dedicarti ora?
Pier Glionna: Mi lascio sorprendere da quello che arriverà. Mi piacerebbe realizzare una seconda stagione. Ho già delle idee: mi venivano in mente mentre giravo questa serie e ogni tanto me le appuntavo sul cellulare. Sicuramente vorrei girarla non a budget zero, trovando dei produttori interessati al progetto, magari coinvolgendo anche attori più affermati, o realizzando dei camei veri e propri.

Come procederà la distribuzione degli episodi?
Pier Glionna: Saranno caricati ogni martedì e giovedì alle ore 12:30. In totale sono 5. Spero che chi guarderà questa serie possa trovare degli spunti per il proprio futuro e la propria carriera, anche a rischio di trovare dei piani B, come nel caso della protagonista Mia.

Su You Tube a partire dal 16 settembre 2025: https://www.youtube.com/@callmedidi_official/videos


OveractingRegia: Pier Glionna; sceneggiatura: Marco Pozzato; fotografia: Vincenzo Petroli; montaggio: Claudia Di Fonzo; musiche: Emanuele Damiani; scenografia: Lucrezia Galle, Riccardo Risoldi, Silvia Grieco; interpreti: Diletta Begali, Martina Attili, Gianluca D’Ercole, Cosimo Longo; produzione: Pier Glionna, Diletta Begali; coproduzione: Roma Film Academy, Stray Dogs; origine: Italia, 2025; durata: 5 episodi di circa 15 minuti; distribuzione: You Tube (Callmedidi).

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