Torino Film Festival (Concorso):
La traversée
di Florence Miailhe

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Vedere La traversée in una grande sala buia cinematografica è come andare a visitare un museo dopo molto tempo per scoprire un autore fantastico di cui non si conosceva un solo quadro. L’immagine è pittura in ogni inquadratura, colore e soggetto avviluppano l’occhio nella meraviglia del movimento animato, la storia coinvolge i sensi con la potenza di un progetto riuscito.

Ambientato in un oggi distopico di violenza razziale senza confini, di homo homini lupus, di rappresaglie e razzie senza possibilità di fuga. La famiglia composta da padre, madre, un neonato, due gemelli piccoli, Adriel quattordicenne e Kyona, giovane ragazza dai capelli scalmanati, è in pericolo: squadre di polizia entrano con veemenza nelle case e con scempio e senza ritegno derubano, deportano. Come durante il nazismo le famiglie vengono divise, i viaggi in treno portano in luoghi oscuri che potrebbero somigliare a lager, chi fugge non sa a cosa va incontro. Ci sono i collaborazionisti (il cattivissimo Jo), mezzi ladruncoli abituati a salvare sempre solo sé stessi (il tatuato in viso Iskender), streghe abitanti nel bosco maledetto sotto la neve con unica compagnia un cane lupo atto a protezione, coppie agiate solite a comprarsi figli non propri e a farli diventare a immagine e somiglianza ai gusti del momento. I due fratelli, rimasti orfani lungo la strada, vogliono attraversare il confine, nella speranza di trovare dall’altro lato un mondo migliore. Il percorso è arduo e periglioso, nel tragitto la giovane non perde mai il quaderno dove ritrae ogni persona che incontra, le prove da superare sono tante: la prigionia; imparare a diventare persone di spettacolo in un circo capitanato da una donna grande dal cuore gigante; uccelli salvifici, magie, sacrifici, separazioni e riconciliazioni. I colori si mescolano ai sentimenti in un paesaggio mutevole e molteplice, invitante e spaventoso: il pericolo è sempre in agguato ma la grazia con cui viene affrontato declina la trama in direzioni impreviste. Kyona è un’artista senza saperlo, Adriel ha il coraggio di chinare il capo e adattarsi ovunque, i due sono affratellati dalla fiducia di farcela e verranno ripagati dalla Storia.

Dedicato alla madre che ha fatto della pittura una professione e alla nonna sopravvissuta ai pogrom, la regista disegnatrice Florence Miailhe racconta un esilio senza nome attraverso una fiaba pittorica di grandissimo impatto: duro come tutti gli esodi razziali, drammatico in maniera assoluta, comunicato in maniera limpida e coraggiosa. Un viaggio dell’eroe – in questo caso due eroi, un ragazzo e una ragazza – che diventa passaggio dall’infanzia all’adolescenza, un salto di consapevolezza, una ricerca di rifugio dalla guerra e dalla persecuzione senza senso e senza fine. Passando la frontiera i due piccoli eroi sono salvi, giungono in un nuovo mondo liberi, nuovi, sempre puri seppur con gli occhi ancora pieni di paura: tutte le immagini viste e vissute si trasformano in trama, storia e drammaturgia visiva con la forza ineffabile dell’arte e dei sentimenti.


Cast & Credits

La traversée – (Animazione). Regia: Florence Miailhe; sceneggiatura: Marie Desplechin Florence Miailhe; montaggio: Julie Dupré, Nassim Gordji Tehrani; voci: Emilie Lan Dürr, Florence Miailhe, Maxime Gemin, Arthur Perreira, Serge Avedikian; produzione: Dora Benousilio, Luc Camilli per Balance Film, Les Films de l’Arlequin, MAUR Film, Xbo Films, Arte France Cinéma, MDR / Arte, Ceská Televize ; origine: Francia, Repubblica Ceca, Germania 2021; durata: 84’.

 

 

 

 

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