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Voto
Che cosa sarebbe il cinema americano senza i veterani? Il veterano classico è ovviamente reduce da una guerra – e gli USA, si sa, di guerre non se ne fanno mancare. Ma poi c’è un’altra tipologia di veterani che di tanto in tanto s’incontrano nei film statunitensi, che sono i veterani più o meno dietro le quinte, i veterani dei servizi segreti che proprio non ci stanno all’idea di condurre una vita normale: “And you may find yourself in a beautiful house with a beautiful wife/ and you may ask yourself: ‘Well…how did I get here?”, come cantavano i Talking Heads.
Ecco, proprio questo è il segreto problema in cui si dibatte il signor Nobody, di cui al titolo originale, una vita noiosa, sempre uguale, raccontata con montaggio sincopato nelle primissime sequenze, con moglie e figli in una villetta unifamiliare con giardino, la cosa più avvincente è quando il padre di famiglia decide di cucinare le lasagne, del resto papà e mamma si sono conosciuti a Roma. Ma Hutch Mansell (interpretato dall’ottimo Bob Odenkirk, a tutti noto come l’avvocato di Breaking Bad e soprattutto di Better Call Saul), ha un importante passato alle spalle nell’FBI, nella enigmatica ma non proprio morbida funzione di “auditor”, un vulcano apparentemente tranquillo ma che al fondo ribolle e che è solo in attesa di un pretesto per tornare a eruttare, rinverdendo così i fasti di un passato che con tutta evidenza resta l’acme di una vita che adesso, inutile negarlo, è divenuta grigia – basti pensare che la massima aspirazione consiste nel rilevare la fabbrichetta del suocero. Se poi all’occorrenza interviene anche il fratellastro e per giunta anche il padre (interpretato da Christopher Lloyd, uno dei tanti omaggi agli anni ‘80 contenuti in questo film), che in teoria dovrebbe godersi (godersi?) il meritato riposo in una casa per anziani, che facevano (e fanno) parte della medesima ditta, ecco le migliori premesse per una rentrée in grande stile dell’ ”impresa” a conduzione familiare.
Il pretesto è l’infrazione della sfera privata di un tentativo di furto nottetempo che appunto scatena, con una certa lentezza e con diversi effetti di ritardando, la vendetta del protagonista e poi dei suoi parenti, anche perché per successive espansioni da quei malviventi in fondo innocui e anzi miserandi per passaggi un po’ tirati per i capelli si arriva a un pezzo grosso della mafia russa, Yulian Kuznetsov, ricchissimo collezionista d’arte e appassionato crooner, interpretato con ironia da Alexsej Serebrjakov. Sì, la parola giusta è proprio pretesto, Hutch non aspettava altro che tornare in pista, per tornare a mostrare quel che sapeva fare, scatenando la propria violenza repressa, come dimostra al meglio la sequenza in cui prende a cazzotti un muro di mattoni ferendosi le nocche. E qui il film, ricordando da vicino, i film di azione degli anni ’80-90, in stile Die Hard per intenderci, assistiamo a un significativo numero di lunghe, lunghissime sequenze in cui Hutch, uno contro molti, uno contro tutti, sbaraglia gli avversari – tutte sequenze punteggiate da una superba colonna sonora di evergreen di musica melodica, pop, sinfonica, con una tracklist spesso in chiara funzione satirica.
Non è un caso che la musica rivesta un ruolo così importante nel film perché il regista Il’ja Viktorovič Najšuller, trentottenne moscovita, è il frontman di una band russa di indie rock che canta in inglese, chiamata Biting Elbows, famosa per aver prodotto un paio di originali videoclip tutti girati in soggettiva, costruiti come dei piccoli gangster movie. Il regista di questo film piuttosto divertente e come detto un pochino vintage mostra di conoscere a menadito i cliché del genere ed è particolarmente divertente vedere come venga preso in giro soprattutto il cattivo, che guarda caso è proprio un suo connazionale.
(Uscito in sala il 1 luglio 2021)
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Cast & Credits
Io sono nessuno (Nobody)– Regia: Il’ja Viktorovič Najšuller; sceneggiatura: Derek Kolstad; fotografia: Pawel Pogorszelski; montaggio: William Yeh; interpreti: Bob Odenkirk (Hutch), Connie Nielsen (Becca), RZA (Harry), Alexsej Serebrjakov (Kuznetsov), Christopher Lloyd (David); produzione: Perfect World; origine: USA 2020; durata: 92’; distribuzione: Universal Pictures.
