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È un vero peccato che Gianluca Maria Tavarelli lavori così poco per il cinema in sala, privilegiando invece la televisione sia pure essa di qualità. Infatti, con Indagine su una storia d’amore presentato in anteprima (Fuori Concorso) allo scorso Torino Film Festival e ora finalmente in programmazione dal 18 luglio, erano quasi dieci anni da Una storia sbagliata (2014) che il regista torinese (classe 1964) non tornava a cimentarsi per il grande schermo.
Parlavamo di un peccato perché i film di Tavarelli (solo sei nell’arco di 30 anni) anche quando non del tutto riusciti hanno sempre un pizzico in più di originalità e sempre una eccellente qualità per quanto riguarda l’uso, la resa attoriale dei suoi protagonisti. E poi si tratta sempre di un cinema che vuole restare caparbiamente autoriale, anche quando guarda ad un pubblico non solo fatto di cinefili, dato che nella stragrande maggioranza delle volte si raccontano le ragioni esistenziali della crisi della coppia oggi, spesso esplorandola su e giù nel tempo per tentare di comprendere (ma ci si riesce?) le ragioni se non le soluzioni dei problemi.
Come già accadeva nel bellissimo Un amore (1999) o nel suo penultimo film, Tavarelli ci conduce sulla scena di un thriller introspettivo, di un complesso, doloroso viaggio all’interno di se stessi, di un amaro specchiarsi nell’anima da cui, al termine di un tragitto accidentato, si esce forse diversi, comunque turbati e scossi nelle proprie certezze e/o speranze.
Paolo e Lucia (Alessio Vassallo e Barbara Giordano) sono giovani due siciliani, due attori non proprio di successo e al tempo stesso una coppia che sta insieme da sempre, sin da quando erano ragazzini e che frequenta le stesse (rade) amicizie. Il luogo dove il loro conflitto defraga, è quello topico della attuale tv generalista, un reality show di successo, “Scheletri nell’armadio”, un programma subito dopo il quale – come afferma il conduttore (comparsata di Andrea Sartoretti) “non riuscire a vedere il vostro partner nello stesso modo”. Ad esso i nostri due protagonisti si trovano a partecipare più per volontà e impegno della ragazza che di lui molto reticente ad accettare un esperimento del genere. E che comunque offre loro la possibilità di uscire dall’anonimato di una carriera per entrambi sino a quel momento poco soddisfacente, tanto che Lucia fa dei lavori occasionali (come d’altronde nella migliore tradizione di tali storie) per far sbarcare il lunario della coppia. Quanto segue si può facilmente immaginare in un serrato Kammerspiel dove le rivelazioni – tra il vero, il quasi vero o il falso – per fare audience, conducono ad una grave crisi di un legame che magari vacillava già da prima ma che malgrado qualche tradimento e irrequietezza soprattutto dell’immaturo, un po’ fedifrago Paolo, sarebbe forse proseguito nel tempo. Chissà…

Indagine su una storia d’amore – un titolo che si presenta sin troppo programmatico – è dunque un film forse un po’ esile ma di certo amaro, anche a tratti divertente, sempre comunque godibile, che accompagna lo spettatore in un vortice di dubbi, incertezze o riflessioni che sono quelle, realisticamente, di una giovane coppia alle prese con le difficoltà della vita e del lavoro. Ma anche dalla volontà di reagire da parte di Lucia che ne esce da vera leonessa in questo duello siculo tra sessi e tra caratteri opposti.
Ben attorniato da un nutrito gruppo di comprimari, comprendente le famiglie, gli amici (pochi), qualche riuscito cameo – da Silvia Gallerano (la fioraia) a Claudia Potenza – o un personaggio secondario tipo Milly l’ex porno star (Elisabetta Rocchetti), il film di Tavarelli ruota nella sostanzia sul riuscito duetto tra i due protagonisti Alessio Vassallo e Barbara Giordano. Con la voce di Simone Liberati, le stelle e i loro incontri parlano scandendo filosoficamente il destino inevitabile della coppia, in un’opera a cui non si può che augurare – anche in questo momento difficile per il box office dei film aitaliani – il miglior risultato possibile. Provare per credere.
In sala dal 18 luglio 2024.
Indagine su una storia d’amore – Regia e sceneggiatura: Gianluca Maria Tavarelli; fotografia: Federico Annicchiarico; montaggio: Alessandro Heffler; musica: Ralf Hildenbeutel; scenografia: Simona Garotta; interpreti: Alessio Vassallo, Barbara Giordano, Antonio Pandolfo, Silvia Gallerano, Costanza Tortoli, Claudia Potenza, Lorenzo Gioielli, Andrea Sartoretti, Simone Liberati, Elisabetta Rocchetti, Paola Michelini; produzione: Matteo Rovere, Andrea Paris, Margherita Murolo per Ascent Film, Halong, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura; origine: Italia, 2023; durata: 100 minuti; distribuzione: Adler Entertainment.
