Festa del Cinema di Roma: Era ora di Alessandro Aronadio

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Lo scorrere del tempo, la vita che passa inesorabilmente e le scelte, quelle guidate dall’istinto e quelle trascinate a fatica  dagli eventi  più che dalla nostra consapevolezza  sono al centro di questa gradevole commedia di Alessandro Aronadio, alla sua quarta regia dopo Due vite per caso, Orecchie e Io c’è

Ispirato alla commedia – ben più frivola –  Come se non ci fosse un domani di Josh Lawson, in cui il protagonista Teddy era  un  uomo indeciso che si ritrovava  a viaggiare nel tempo scoprendo – suo malgrado il futuro – , Era ora  è un’opera agrodolce, contrassegnata dal ticchettio del tempo che passa. Un tempo sprecato a rincorrere inutilmente gratifiche professionali magari, frivolezze, lasciando scorrere affetti e priorità reali e ben più importanti. Sembra ovvio, scontato, palese.  Eppure sembriamo non accorgerci dell’istante che scorre, sprecato dietro a inutilità e idiozie. 

E Dante (Edoardo Leo) rischia di perdere proprio tutto, persino la sua amata Alice, una dolcissima, ingenua e lievemente svampita  artista (Barbara Ronchi) di cui è innamorato follemente. 

Barbara Ronchi – foto di Fabio Lovino

Dopo essere arrivato in ritardo il giorno del suo compleanno, il nostro “inconsapevole” eroe  si risveglia il giorno dopo a un anno esatto di distanza, e così via,  un giorno dopo l’altro, per diverso tempo, ritrovandosi suo malgrado invecchiato e in una sorta di inferno labirintico dal quale è difficile uscire. 

La vita sembra mostrargli il conto della sua poca capacità di gestirla, e lui poco può fare di fronte all’inevitabile scorrere del tempo.

I pezzi del suo puzzle sembrano frantumarsi: Dante  si allontana da Alice, perde la nascita della figlia – che ha il delizioso e bizzarro nome di Galadriel -, si distacca dal padre, vede in una parola la vita scorrergli davanti senza poterla arrestare. 

 “Se lavoro abbastanza tra qualche anno me lo comprerò il tempo” dice Dante al suo amico Valerio, probabilmente l’unico punto fermo della sua vita.

Ma non il tra qualche anno futuro, è l’oggi che Dante dovrebbe vivere senza rimpianti. E’ una lezione dura che imparerà a sua spese. 

L’insegnamento di vita, come fosse “karmico”, sembra destinato a ripetersi ininterrottamente nell’attesa che qualcosa cambi, che qualcosa interrompa il meccanismo e la ripetitività. Un’illuminazione, l’acquisita consapevolezza umana, la paura , magari tardiva, di perdere ogni cosa.  

La tematica indubbiamente è stata già battuta ed esplorata ampiamente nel panorama cinematografico.

Dante sarà costretto a apprendere la stessa lezione che ad esempio Phil Connors (Bill Murray)  è condannato a digerire – a causa del suo innato egoismo-  in Ricomincio da capo (1993, Harold Ramis). Phil, meteorologo scorbutico e dal carattere egoista deve scontare la sua mancanza di altruismo e  la chiusura verso gli altri, Dante, il  cattivo utilizzo del tempo e l’incapacità totale e cronica di sapersi gestire. 

C’è qualcosa di  più in Era ora. Una punta di leggera malinconia e di  tristezza legata allo scorrere del tempo che si ritrova e lo avvicina anche a The Family man (2000), per quanto il film  diretto da Brett Ratner sia decisamente più drammatico, profondo e impegnativo. 

Eppure, la malinconia latente, l’inquietudine e l’incapacità di gestire le proprie scelte, che a un certo punto finiscono per diventare quasi automatiche sono presenti in entrambi i protagonisti di questi due film, per quanto di differente intensità. Uno (Nicolas Cage) ha la possibilità di vivere per poco la vita che avrebbe potuto avere, se avesse preso una decisione diversa tanti  anni prima. E scopre, finalmente le sue reali priorità ritrovando gli affetti. L’altro (appunto Edoardo Leo) non ha questa possibilità ma vede lentamente i giorni scorrere senza poter fare nulla. E allora si rende conto. La consapevolezza acquisita li accomuna in un certo senso ed è una sorta di “illuminazione” dettata dalla tristezza di aver sprecato, quasi inutilmente momenti importanti.

In definitiva dunque di Era Ora  possiamo dire che si tratta di una commedia piacevole, a tratti divertente con interessanti spunti di riflessione oltre ad essere impreziosita da un cast efficace e ben affiatato. 


Era Ora  – regia: Alessandro Aronadio; sceneggiatura: Alessandro Aronadio, Renato Sannio; fotografia: Roberto Forza; montaggio: Roberto Di Tanna; ; interpreti: Edoardo Leo, Barbara Ronchi; produzione: BIM Produzione, Palomar e Vision Distribution; origine: Italia, 2022; durata: 109′; distribuzione: Vision Distribution.

 

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