Anche quest’anno assistiamo ad una varietà incedibile di spettacoli concernenti tutte le arti performative e selezionati con grande zelo e attenzione da uno dei festival più importanti e consolidati in Italia: il Romaeuropa Festival.
Uno degli spettacoli che ha colpito di più in assoluto l’attenzione sia del pubblico che della critica è stato: quello di Princess Isatu Hassan Bangura, (con la drammaturgia di Giacomo Bisordj), la protagonista di una storia internazionale che comincia dal suo incontro con Milo Rau, regista, giornalista e saggista svizzero, che ha vinto lo Swiss Theater Award nel 2014.
Grazie alla collaborazione con Rau, Princess è riuscita a condividere la sua storia personale di profuga dalla Sierra Leone ai Paesi Bassi, con l’obiettivo di contribuire ad un pensiero collettivo, in merito alla delicata tematica dell’emigrazione verso i paesi europei o più ricchi.
Great Apes of the West Coast, rappresenta una perfetta sintesi tra il suo grande amore per la terra natia africana e la riscoperta delle radici con un mondo europeo distante ma ricco di nuove connotazioni linguistiche e concettuali.
Dichiara infatti Princess: «Come artista e performer, mi piace cercare di sfidare i confini. Mi piace toccare ciò che non c’è ancora e che non può essere compreso. Per me il teatro è un’esperienza onesta, uno scambio unico tra me e il pubblico. Il teatro sfida i miei pensieri, la mia mente e la mia percezione del mondo. Mi costringe a guardare oltre la narrazione in bianco e nero e a trovare le zone d’ombra della vita stessa».
È’ emozionante la resa scenica dell’attrice che in un turbinio di espressioni e azioni ben calibrate, crea un sincretismo perfetto tra idee differenti ma non incompatibili, dimostrando che una fusione e sovrapposizione tra la cultura occidentale è quella africana non è impossibile.
Princess riesce a ricostruire oltre a un viaggio meraviglioso all’interno della sua origine e del suo popolo di appartenenza, anche una storia di lotta e di coraggio, tipica di chi nonostante la giovane età non si sia ritirata da un percorso di vita tutto in salita.
Una delle caratteristiche peculiari di questa performance è che si sovrappongono più livelli sia artistici che ontologici, formando uno spettacolo per lo più frutto di più’ intuizioni e modalità espressive dalla danza alla recitazione, passando per il canto, che uniti danno vita a una storia emblematica del percorso fatto dalla protagonista in grado di gestire la scena in maniera spontanea e fluida e comunicando molto con un pubblico assorto e commosso.
Great Apes of the West Coast – Ideazione, testo, scenografia, regia e performance: Princess Isatu Hassan Bangura; Drammaturgia: Giacomo Bisordi; Musica: Edis Pajazetovic; Costumi: Tricia Mokosi; Luci: Sander Michiels; Performance: coach: Peter Seynaeve, Reintje Callebaut; Assistente alla direzione: Elli De Meyer; Responsabile di produzione: Greet Prové; Direttore tecnico: Oliver Houttekiet; Tecnica: Predrag ‘Momo’ Momcilovic, Lars Hollemeersch.