Si mantiene alta la proposta culturale del Teatro Vascello che per tre serate (16-18 giugno 2021, ore 21) ospita questo recital a tre voci con testi di Achille Campanile.
Sessanta minuti irresistibili con brani estratti da Manuale di conversazione, Vita di uomini illustri, Tragedie in due battute che rappresentano l’ultima fase della produzione dell’autore romano, un concentrato di motti di spirito, aforismi, freddure, fraintendimenti lessicali, dove la lingua parlata diventa l’occasione per un surrealismo esuberante enfatizzato dalle performance degli attori.
Cristina Borgogni, Massimo Fedele e Paolo Lorimer che hanno pensato questo spettacolo e lo interpretano, sperimentano al limite delle possibilità fonetiche tutte le sfumature dei cortocircuiti verbali di Campanile. I tre attori in scena, eleganti e raffinati coi loro tre leggii davanti a un fondale approssimativo ci invitano a tuffarci nel passato con un gusto da teatro di rivista. Ed è così che una messinscena così dichiaratamente lontana da ogni moda si rivela efficace, in quella capacità di restituire allo spettatore di oggi l’importanza dell’umorismo, un genere che è sempre stato sospetto nelle storie della letteratura italiana ma che ha permesso ad alcuni autori attivi durante il ventennio, come Achille Campanile, di trovare un antidoto alla retorica di regime.
E tutto questo oggi è sorprendentemente attuale.
(A cura di Daniele Scarabotti)
Serata Campanile. da una idea di Salvo Bitonti di e con Cristina Borgogni, Massimo Fedele, Paolo Lorimer; una produzione TSI La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Roma;
Foto di copertina: Fabio Gatto