Piero Umiliani è un autore che ancora a distanza di anni fa brillare gli occhi dei collezionisti di vinile di mezzo mondo, e viene considerato un artista inesauribile, fonte d’ispirazione ancora oggi per gli artisti odierni grazie all’incessante curiosità con cui ha nutrito il suo talento artistico per qualunque forma di musica, riuscendo poi a riportare tutto alla sua gentilezza di tocco, a una cifra stilistica che resta inconfondibile pur avendo attraversato e contaminato generi tra i più disparati. Umiliani ha saputo essere sofisticato e popolare al tempo stesso, capace di tradurre in musica l’Italia di quegli anni.
Il documentario di Massimo Martella narra la storia di uno dei più importanti compositori italiani di colonne sonore del ‘900. Il tocco di Piero – Le mille vite di Piero Umiliani, racconta la sua parabola creativa, dagli inizi nel dopoguerra nelle orchestrine jazz degli Alleati, alla prima colonna sonora italiana jazz per‘I soliti ignoti’ di Mario Monicelli; e poi autore di uno dei motivetti più noti al mondo come Viva la sauna svedese ( più noto come Man’ha Man’ha…), autore di decine di colonne sonore di film di genere degli anni ’60-’70, e tra i primi a sperimentare la musica elettronica in Italia, fino alla brusca interruzione della sua attività per colpa di una emorragia cerebrale a metà degli anni ’80. Per lui hanno suonato tutti i grandi musicisti del jazz italiano, ma anche Chet Baker, Helen Merrill, Gato Barbieri; e negli anni ’90, dopo il faticoso recupero dalla malattia, la sua musica è stata riscoperta nelle discoteche da un pubblico di giovanissimi, e i suoni creati da Piero hanno iniziato a essere campionati e declinati nella italo disco fino al rap d’oltreoceano.
Martella riesce a trasmettere il talento ineguagliabile di Umiliani attraverso le testimonianze di chi ha vissuto con lui il suo percorso artistico e spezzoni di live che permettono di toccare con mano una storia di eccellenza italiana. Segue un ordine cronologico, non tanto per semplicità, quanto per permettere allo spettatore di confluire nel processo creativo del maestro. Dai primi anni nelle orchestre, alla sperimentazione con il cinema, l’incontro e la collaborazione con personalità come Pasolini e Moravia, sino alla malattia e alla rinascita a Giannutri; luogo di riscoperta e di rinascita.
Le immagini d’archivio e le interviste si alternano senza forzature. Ci troviamo davanti un documentario in cui il regista fa un passo indietro evitando ogni slancio autoreferenziale lasciando spazio unicamente al protagonista e alla sua musica.
È un documentario che potrebbe essere definito puro, in cui non si percepiscono cifre stilistiche ridondanti, solo il racconto semplice e scorrevole della storia di un genio creativo che, siamo molto sicuri, emozionerà sia i fan più accaniti sia i curiosi che ancora non conoscono il suo lavoro.
Quello di Martella è un progetto discreto ed elegante che nella sua semplicità che tiene incollati allo schermo anche i meno amanti del genere.
Il tocco di Piero – Regia: Massimo Martella; fotografia: Massimo Martella; montaggio: Massimo Martella; musica: Piero Umiliani, Calibro 35, Vincenzo Vaso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Luca Bulgarelli, Giacomo Serino, Marco Valeri, Serena Altavilla, Carlotta Proietti, Simona Severini produzione: Istituto Luce; origine: Italia, 2022; durata: 112’; distribuzione: Istituto Luce.