Non voglio entrare nella polemica sul mondiale a novembre, non voglio entrare nella polemica sul mondiale in un paese dove i diritti civili non sono garantiti, non voglio entrare sulla polemica degli iraniani che non cantano l’inno, dei tedeschi con la bocca chiusa etc, voglio invece polemizzare pesantemente sul regolamento dei mondiali che sarebbe l’ora di cambiare (è dal 1986 che è così).
Mentre scrivo questo manca ancora l’ottavo girone di otto, quello del Brasile, ma in almeno 3 gironi sono successe cose a dir poco scandalose, tutte uguali, in due casi anche l’esito è stato scandaloso, in un caso non è accaduto, seppur per poco. Francia e Portogallo già qualificate e Spagna praticamente qualificata la terza partita non l’hanno giocata, falsando in modo insopportabile l’esito del girone. Il caso più scandaloso è stata la Spagna che perdendo col Giappone in un colpo solo: 1) elimina la Germania; 2) evita la Croazia negli ottavi, giocherà col Marocco (forza Marocco!!!), e se supera il Marocco evita il Brasile.
Tutti ammirati dal Giappone, ma con tutto il rispetto una squadra che perde con il Costarica non può vincere con la Germania e con la Spagna, la Germania ha avuto una sfortuna nera nella prima partita, al termine del primo tempo poteva essere in vantaggio per 3-0, la Spagna non ha praticamente giocato. Stessa cosa per il Portogallo che non gioca con la Corea che si qualifica a discapito dell’Uruguay: ha preso tre pali, gli hanno assegnato contro (nella partita col Portogallo ) un rigore ridicolo, vince con il Ghana ma non basta per passare agli ottavi perché appunto il Portogallo non gioca. La Francia contro la Tunisia ha fatto la stessa cosa, non ha condizionato la qualificazione, ma comunque non ha giocato. Se si va poi al girone C, l’Argentina sul 2-0 ha smesso di giocare, si sapeva che si sarebbe qualificata la Polonia (a parità di differenza reti e di numero di goal) per il minor numero di cartellini gialli, e i sudamericani anziché tentare il terzo goal passavano all’indietro, in tal caso il Messico non si sarebbe qualificato, poi ci ha pensato al quinto minuto di recupero l’Arabia Saudita a segnare un goal e a quel punto la differenza reti è cambiata. Quindi in 4 gironi su 7, la squadra prima in classifica (l’Argentina vincendo con la Polonia lo è diventata solo alla terza giornata) ha deciso chi si qualificava e chi non si qualificava per gli ottavi. Solo tre gironi si sono svolti regolarmente: il girone B anglofono (Galles, Inghilterra, Usa – e Iran), il girone F vinto dal Marocco (forza Marocco!!!) e il girone A, quello dell’Olanda (Girone A) perché in ogni caso anche se avesse perso l’Olanda non avrebbe potuto condizionare la qualificazione, visto che il Qatar aveva zero punti.
Ogni due anni (negli anni dell’Europeo, negli anni del Mondiale) torna fuori la parola “biscotto”. L’avranno fatto? Non l’avranno fatto? A nessuno però, malgrado la ricorrenza di queste fattispecie, è mai venuto in mente di cambiare le regole del mondiale.
Nessuno mi considera, ma avanzo ugualmente la proposta che il mondiale si svolga in modo totalmente diverso. Già fra quattro anni le squadre saranno 48. Per arrivare a 32, si fa saltare alle prime 8 squadre del ranking il primo turno e in scontri diretti si ricavano le ulteriori 20 squadre, recuperando le 4 squadre che hanno perso con minor distacco. Si arriva quindi a 32 e si va subito agli scontri diretti. Niente tatticismi, tipo la prima è meglio comunque pareggiarla, guardiamo la differenza reti, guardiamo il numero delle reti, guardiamo lo sconto diretto, guardiamo i cartellini gialli. Si gioca e basta. Quest’anno le partite sono 64, con la mia proposta sarebbero 52, ma sarebbero tutte, proprio tutte, partite più interessanti.