7 donne e un mistero di Alessandro Genovesi

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Essere in un giallo non deve essere poi così terribile. La vittima è già stata uccisa, al massimo si può figurare in qualità di seconda vittima. Un poco di paura è certo accettabile, troppa già desta sospetto. Essere invece consapevoli di essere in un giallo permette che fin da subito la paura sia accantonata e che si faccia spazio per altro, per esempio la comicità, e battute al seguito: «Minchia, che giornata» commenta Rachele, alias Ornella Vanoni. 7 donne e un mistero, per la regia di Alessandro Genovesi, mescola giallo e commedia riunendo un cast al femminile nel quale ognuna è contro l’altra e tutte insieme risultano essere contro uno, il morto.

Susanna (Diana del Bufalo), la figlia devota, torna da Milano e trova una nuova domestica, Maria (Luisa Ranieri), ad aprirle il portone. Non è la prima sorpresa di Natale della casa perché quella più eclatante arriva poco dopo: il padre di famiglia Marcello è riverso sul letto e un coltello gli spunta dalla schiena. Il resto della famiglia fa capolino: Margherita (Margherita Buy), la neo vedova tutt’altra che entusiasta del marito, Caterina (Benedetta Porcaroli), secondogenita ribelle, la zia Agostina (Sabrina Impacciatore), zitella nolente e platonicamente innamorata del cognato, la suocera Rachele (Ornella Vanoni), ubriacona e spilorcia («no, spilorcia no») che preferisce tenere i titoli sotto il letto che darli al genero per salvarlo dal fallimento.

Riunite nel cordoglio (poco) e nel sospetto (tanto), incominciano un gioco di accuse nelle quali le bugie si sprecano sino al ritorno dell’assassino. Ma no, non è l’assassino, è Caterina (Micaela Ramazzotti), l’amante di una vita di Marcello, e ora il quadretto è finalmente completo. Chi ha ucciso l’amante/marito /genero /padre/cognato, insomma, l’uomo della casa? Prima che lo si possa sapere tutte le verità devono essere rivelate, tutte devono aver avuto un motivo valido per aver affondato quel coltello.

7 donne e un mistero si configura come remake di Otto donne e un mistero di François Ozon (2001), tuttavia il testo francese è sfruttato perlopiù come canovaccio da cui una donna viene tolta e la comicità viene aggiunta. Il risultato è completamente differente. Mai infatti si percepisce tensione o attacchi di suspense, ogni colpo di scena è infatti diluito nel buffo e la ricerca dell’assassino spesso cade in secondo piano rispetto a un battibeccare tra personaggi che prende il sopravvento e tiene comunque viva la trama. Insomma, non è tanto ciò che i personaggi hanno o non hanno fatto che intrattiene lo spettatore, quanto ciò che loro sono e come si comportano: ne risulta che il peso della storia trasla sulle loro spalle e non è detto che il compito sia semplice da assolvere, almeno non per tutte.

Margherita Buy e Luisa Ranieri sono brave a dare solidità ai rispettivi personaggi, Diana del Bufalo invece non sembra completamente a suo agio nel ruolo e Sabrina Impacciatore ricade nella trappola dell’esagerazione che una parte come quella a lei affidata rischia di tendere all’attore. Ornella Vanoni non se la cava male, certo viene presto il dubbio che tra personaggio e persona reale non ci sia poi tanta differenza e questo deve essere alla fine il punto forte della scelta registica. Lei è anche la testa di ariete della componente comica della pellicola, e se è efficace sul corto periodo, lo è molto meno sul lungo, quando lo spettatore si abitua alla sua presenza e la trama potrebbe sopravvivere da sé senza il suo (insistente) aiuto.

7 donne e un mistero è un bel film da vacanze natalizie. Non chiede allo spettatore un’attenzione particolare per la vicenda e lascia spizzichi e bocconi di comicità che gustati anche separati esprimono al massimo la loro efficacia. Rimanendo in tema di spizzichi e bocconi, la scena più interessante rimane quella del pranzo: le sei donne (sette contando Maria che serve il cibo, e non a caso è estranea alla tavolata) mangiano di buon gusto, il cadavere ancora caldo nella camera accanto, e sulle loro labbra rimangono voglie di cibo. Sono nere, a significare che forse la colpa è da ripartire tra tutte loro. O magari di nessuna.

Dal 25 dicembre al cinema


7 donne e un mistero – Regia: Alessandro Genovesi; sceneggiatura: Alessandro Genovesi, Lisa Nur Sultan; fotografia: Federico Masiero; montaggio: Claudio Di Mauro; costumi: Francesca Sartori; interpreti: Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri, Ornella Vanoni; produzione: Wildside, Warner Bros Entertainment Italia; origine: Italia, 2021; durata: 82’; distribuzione: Warner Bros Italy.

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