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Voto
In Odile e Odette, suo ultimo romanzo di successo, lo scrittore Kloster, uno dei tre personaggi-chiave nel thriller argentino La Ira de Dios, parla a un pubblico in visibilio e con altera sicurezza dell’ Ira divina, una punizione necessaria per pareggiare i “conti”. Una sorta di giustizia universale capace di ricadere sul colpevole infliggendogli una sorta di ” vendetta perfetta”.
Il sangue si paga con altrettanto sangue, ma versato in una quantità molto più elevata.
Intricato e inquietante, l’opera quarta di Sebastián Schindel, adattamento del romanzo La lenta morte di Luciana B. di Guillermo Martinez , gioca sottilmente sul limite tra caso fortuito/ coincidenza e piano strategicamente architettato da una mente perversa.
Qual è il confine tra un evento desiderato e pianificato con minuzia di particolari e una ( o più) disgrazie dovute a una serie di sfortunati accadimenti?
Sono tre i protagonisti di questa storia insanguinata che chiede vendetta e la cui sete sembra non placarsi: Luciana, con un equilibrio psichico precario che nel corso di dieci anni ha perso, proprio come fosse imprigionata in un brutto incantesimo, tutti i suoi familiari eccetto la sorella, e due scrittori agli antipodi, Kloster ed Esteban.
La vita di Luciana è ormai in frantumi, perché dopo una denuncia per molestie sessuali ai danni del noto romanziere Kloster per il quale ha lavorato, i suoi cari cominciano a morire come pedine di un gioco al massacro, uno dopo l’altro: prima scompare il fratello per annegamento, poi suo papà per avvelenamento e la mamma, conseguentemente, purtroppo viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico a causa del fragile equilibrio psichico, e infine, il secondo fratello è aggredito gravemente e poi assassinato.
Della decimata famiglia resta solo la sorella, che Luciana è decisa a difendere a tutti i costi e con ogni mezzo.

D’altra parte, la denuncia per molestie ai danni citato romanziere, ha comportato gravi perdite anche per Kloster: in un solo giorno ha perso la moglie, devastata psicologicamente e la figlia di pochi anni.
Sul piatto della bilancia, da una come dall’altra parte, pesano tante perdite e molto dolore e Luciana è fermamente convinta che la mente perversa dietro alle morti dei suoi cari sia proprio la bramosia di vendetta di Kloster, deciso a “ripagare” col sangue il debito della sua ex assistente.
Luciana, che teme per la vita della sorella, si rivolge a un giornalista di sua conoscenza, Esteban, per indagare più nel dettaglio il caso di queste strane morti.
Il caso/la coincidenza, come già accennato, è al centro di questo complicato thriller, così come anche la fragilità della psiche umana: Luciana, ha un equilibrio instabile e sul filo del rasoio, così come Mercedes, la moglie di Kloster, che per placare la sua ansia e l’insoddisfazione si imbottisce di pillole.
I tre protagonisti giocano come pedine di una scacchiera tra di loro, e fino alla fine- e su questo punta La Ira de dios, lo spettatore rimane sul filo del rasoio e il pathos non si disperde, perché il ritmo è incalzante, il dubbio rimane nell’aria e l’intreccio molto coinvolgente.

Macarena Achaga e Diego Peretti rispettivamente nei panni di Luciana e di Kloster e un altrettanto convincente Juan Minujín nelle vesti di Esteban sono in un equilibrio molto fragile che vacilla spesso ma non viene – quasi – mai spezzato e sul quale il film si regge.
L’adrenalina e il mistero quindi non mancano e sono sorretti anche dalle buone interpretazioni dei tre protagonisti principali. Manca tuttavia, una fluidità e una maggiore armonia nel passaggio tra gli eventi che si rincorrono tra presente e passato.
A volte i salti temporali sono improvvisi e apparentemente poco logici e questo distoglie l’attenzione dello spettatore, che a volte si trova senza una bussola a “indagare” eventi e fatti misteriosi . O sono solo coincidenze?
Forse, il senso di questo thriller spietato è quello di lasciare lo spettatore senza senso dell’orientamento in modo da depistarlo e da “ingannarlo” – quasi – fino alla fine. Lasciare che lo sguardo si disperda nella nebbia per poi consegnare, forse, le chiavi per una possibile soluzione.
Un thriller coinvolgente e gradevole, ma che non ci lascia senza fiato.
Su Netflix dal 16 giugno
Cast & Credits
La Ira de Dios– Regia: Sebastián Schindel; sceneggiatura: Pablo Del Teso; effetti speciali: Federico Ransenberg; interpreti: Macarena Achaga, Juan Minujín, Diego Peretti; produzione: Buffalo Films; origine: Argentina, 2022; durata: 97′; distribuzione: Netflix.
