Luoghi, storie e personaggi dei film girati a Gaeta: Il sottotitolo di questo libro di Antonio Di Tucci, licenziato dai tipi della deComporre edizioni, rischia di essere, quando preso alla lettera, leggermente fuorviante per il potenziale acquirente. Chi si aspettasse, infatti, un catalogo tematico contente le sinossi e le schede analitiche dei film girati nella città nominata da Ulisse nell’Inferno dantesco, resterebbe confuso dalla struttura assai più articolata del volume.
Divisibile in due parti tra loro diseguali, il lavoro di ricerca del Di Tucci comincia, infatti, con una ricostruzione storica di quelle che sono state le varie sale cinematografiche di Gaeta nel corso del tempo.
Un lavoro non facile sia per la difficoltà di reperire tutti i documenti necessari alla ricostruzione dell’evoluzione del tessuto urbano per una realtà, come quella gaetana, pesantemente colpita dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, sia in considerazione della peculiare conformazione della città, dotata di due centri tra loro distinti e autonomi e presto unificati sotto un’unica amministrazione.
Se, infatti, la ricostruzione e il reperimento di materiale iconografico è agevole per quelle che sono state le sale più importanti, più difficile risulta individuare i luoghi in cui sorsero (e presto chiusero) le sale minori di cui si ha menzione nelle documentazioni e nelle testimonianze raccolte, ma di cui non sopravvivono le necessarie planimetrie.
Dalla ricostruzione, per necessità talvolta lacunosa, emerge il ritratto di una cittadina che, soprattutto negli anni ruggenti della maggiore produzione e del consumo cinematografico, ha rivelato uno spirito di intraprendenza non comune arrivando, in tempi non sospetti (sul crinale che avrebbe condotto alla crisi degli anni ’80) a inaugurare addirittura quella che è stata, forse, la prima multisala italiana, a pochi passi dal secondo centro cittadino, quello, per intenderci, della parte nuova.
Grazie al ricco materiale iconografico, coadiuvandosi con una ricca aneddotica locale, Di Tucci rende questa prima parte del volume tutt’altro che noiosa, chiudendo il racconto con una breve ricostruzione dell’unica sala superstite, il Cinema Teatro Ariston, un piccolo gioiello architettonico (e di resistenza culturale) che ha conservato fino ad oggi quella spaziosa galleria che lo rende un unicum teatrale e cinematografico nella provincia di Latina.
La seconda parte di Gaeta è cinema è, invece, per stessa ammissione del compilatore, appena l’inizio di un complesso work in progress che racconta di come la città si sia prestata, nel corso di un secolo, a set cinematografico per un numero insospettabilmente alto di produzioni tanto cinematografiche che televisive.
Dai grandi film americani al Neorealismo (che ha spesso potuto sfruttare le macerie lasciate dalla guerra), dalle commedie all’italiana sino agli estremi esisti del cinema autoriale di un Sorrentino, da Ghames of Thrones (per un episodio pilota di un progetto purtroppo abbandonato) alle serie televisive ambientate in basi militari (sfruttando la presenza della base NATO) il libro ricompone tutto un vasto florilegio di titoli e curiosità che si susseguono col ritmo incalzante di chi informa con la consuetudine affettuosa del cronista di costume che ama il suo lavoro.
Si sbaglierebbe a cercare in queste pagine il rigore dello storico e la freddezza della mera ricerca documentale, Gaeta è cinema non ha queste ambizioni né questi limiti. È piuttosto un volume scorrevole (malgrado la mole importante) composto di poco testo e molte immagini (non tutte, a onor del vero, assolutamente necessarie alla completezza del discorso) che si lascia amare da chi Gaeta la ama già di suo, ma si lascia leggere con interesse da tutti gli altri, perché contiene, sottotraccia, anche una descrizione dell’evoluzione di quella società italiana che proprio intorno a questi film e a queste storie si è costruita e modellata.
Work in progress, si diceva perché è lo stesso autore a metterci in guardia contro l’impossibilità di una ricostruzione assolutamente esaustiva. C’è, infatti, da scommettere che, nei prossimi anni, forti anche del risveglio di interessi prodotto dall’uscita del volume, nuovi documenti e nuovi aneddoti su altre produzioni girate a Gaeta spunteranno. E, allora, integrazioni e, – chissà? -, nuovi volumi andranno ad affiancare questo in uno scaffale che, si spera, cresca ancora.
Autore: Antonio Di Tucci
Titolo: Gaeta è cinema. Luoghi, storie e personaggi dei film girati a Gaeta
Editore: DeComporre Edizioni
Collana: Off the rails
Dati: 418 pagine, brossura
Anno: 2021
Prezzo: 28,00 €
Isbn: 978-88-94879-46-9
webinfo: Catalogo dell’editore

In plauso all amico Antonio per il suo lavoro encomiabile con la sua minuziosa e preziosa ricerca.
Resta,al momento,il libro delle Edizioni deComporre più venduto del 2021 sia nelle librerie del Golfo di Gaeta che online! Bravo Antonio Di Tucci per l’intuizione felice di dividere in due sezioni la sua preziosa ricerca che supera così il carattere “locale” per volare alto ed appassionare i lettori d’ogni parte, gli studiosi, gli amanti dell’ arte cinematografica e di Gaeta.