Biografilm XX° Edizione (Bologna, 7-17 giugno) – Una presentazione del programma (e le nostre recensioni)

Compie quest’anno 20 anni la manifestazione bolognese dedicata alla ritrattistica cinematografica, il Biografilm. Espressione di uno dei caratteri più evidenti della cultura contemporanea, la pulsione biografica, il festival ha approfondito le molteplici vie e possibilità che offre la scrittura personale, indagando i misteri dell’identità, i grovigli dell’autofiction o più direttamente i conflitti sociali apparentemente molto lontani da noi.

Il biografismo è qui occasione di deviare il proprio sguardo verso nuove realtà, culturali ed esistenziali, e soprattutto artistiche. Ma il Biografilm è anche un’importante vetrina per il cinema Art House e in particolare per il bouquet di I Wonder Pictures con le grandi anteprime nazionali o locali dei loro titoli di prossima uscita in sala: la soprannaturale odissea The Animal Kingdom di Thomas Cailley; il coloratissimo film d’animazione Linda e il pollo di Chiara MaltaSébastien Laudenbach; Woman of… di Małgorzata Szumowska e Michał Englert, struggente ritratto di una transizione già visto a Venezia; l’intimo ritratto familiare Quattro figlie di Kaouther Ben Hania; il picaresco The Sweet East di Sean Price Williams; la farsa finlandese La morte è un problema dei vivi di Teemu Nikki. Ma soprattutto la grande anteprima nazionale, dopo la prima presentazione internazionale in Concorso a Berlino 2024, è il film d’apertura del Festival Hors du Temps, il nuovo lungometraggio di Olivier Assayas, che per l’occasione riceverà il “Celebration of Lives Award”.

Spazio anche alle drammatiche vicende estere con importanti documentari sulla situazione ucraina: il ritratto di Kiev firmato Abel Ferrara, Turn in the Wound, con la partecipazione speciale di Patti Smith; The Kyiv Files di Walter Stokman, indagine serrata sugli archivi ucraini della KGB. Il delicato momento politico per l’Europa porta anche alla riconsiderazione della storia politica italiana. Molto atteso Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer, ricostruzione da parte di Samuele Rossi di quelle delicatissime settimane del 1984 per la vita del Paese. Anche Il frastuono e il silenzio di Giampaolo Penco riflette, a partire dalla parte finale della sua vita, sull’eredità di un grande pensatore della politica, Toni Negri. I ritratti italiani toccano anche letterati e musicisti: Elsa Morante, protagonista in La Storia il romanzo dello scandalo di Silvia Luzi; I Nomadi, raccontati in Nomade che non sono altro di Fedora Sasso. Dai volti conosciuti riletti e re-indagati alla molteplicità di sguardi e vite che costellano i tanti film nelle varie sezioni del festival.

Il Concorso internazionale e quello Biografilm Italia presentano una selezione di documentari internazionali e italiani che esplorano secondo i più disparati itinerari artistici e formali le traiettorie dell’identità personale e sociale.

 

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