Blink Twice di Zoë Kravitz

  • Voto

Ah, la cara vecchia storia della sprovveduta invitata a un party sfrenato, appannaggio di ricchi annoiati, che lentamente scopre aspetti sinistri dietro ai baccanali festosi degli astanti. Viene subito alla mente il capolavoro di Bryan Yuzna, Society – The Horror (1989), ma anche il più recente The Menu di Mark Mylod, (2022), tra gli esempi più eccellenti, assieme a tanti altri meno interessanti, tra cui The Invitation (2015), Knives Out: Glass Onion (2022). E ci teniamo a citare, anche se contiene premesse leggermente differenti, anche l’eccellente e spaventoso Climax (2018) di Gaspar Noè.

Frida, la nostra protagonista, (Naomi Ackie) cameriera di cocktail party e nail-artist, viene notata ad una festa da un famoso imprenditore milionario. Lui, Slater King, (Channing Tatum), enigmatico e carismatico, la coinvolge in un gruppo esclusivo e le propone un viaggio su un’isola privata per partecipare ad un party esclusivo.

All’arrivo, le donne trovano delle divise pronte ad aspettarle, tutte uguali, candide ed avvolgenti. I drink circolano subito. C’è un’aggressività latente, rivalità mascherate da cortesia. Una scena banale — Frida rimette al suo posto un pezzo di carne cruda perché “lui non ne mangia” — mette a nudo quanto siano fragili i rapporti di forza. Altri drink, bagni in piscina, capanne sudatorie, fumo, cocktail; poi arriva il vero fulcro della festa: lo psichedelico, un mix di psilocibina e MDMA. “Ci si droga con intenzione.” e i contorni del reale si confondono. Una strana donna anziana ripete ossessivamente “coniglio rosso”. Intanto, qualcuna viene morsa da un serpente, i giorni successivi altre mostrano lesioni e ferite di cui non ricordano la provenienza.

E qui devo fare un breve spoiler che, per quel che vale il film, potreste tranquillamente leggere:
Salta fuori che i Maschi Bianchi Ricchi  & Malvagi™ sono spietati carnefici che abusano delle povere donne invitate, tutte vittime naturalmente (con l’eccezione di un ragazzino chiaramente inserito in maniera posticcia), e fanno perdere loro la memoria il giorno seguente. Non si capisce esattamente quali tipi di abusi i Maschi Bianchi Ricchi & Malvagi™ prediligano, né perché esattamente si instauri una dinamica del genere se non per il piacere di abusare fine a se stesso. Apparentemente si tratta di una pratica priva della fascinazione sadico/intellettuale che generalmente accompagna tali narrazioni. Si tratta, dunque, di un’analisi sociologica piuttosto spicciola e risibile, in cui una tesi di partenza cerca la sua forza nell’assenza di sfumature e di complessità, rafforzata da frasi buttate là che in qualche modo dovrebbero evocare immaginari collettivi di ribellione al sistema patriarcale, tipo: Smetti di cedere il tuo potere, alle donne viene insegnato a competere quando invece dovremmo aiutarci a vicenda, e così via.

Insomma, alla fine i Maschi Bianchi Ricchi & Malvagi™ vengono puniti e il potere passa nelle mani della protagonista. La regista, però, non ha il coraggio di illustrare l’universalità della pulsione sadico/violenta e si rifiuta di estenderla anche al femminile. Sono lontani i tempi di film moderni ed eversivi come Ciao Maschio (1978) di Marco Ferreri, in cui cinque donne, decise a ribaltare gli stereotipi, liberare la donna dal ruolo di vittima e mostrare che violenza e brutalità sono caratteristiche comuni a entrambi i sessi, decidono di violentare a turno Gérard Depardieu a scopo di ricerca sociologico/artistica.

Blink Twice si rivela, dietro la patina femminista, un revenge movie reazionario e ottuso, con una prima parte piuttosto riuscita e interessante, caratterizzata da una buona capacità autoriale volta al controllo simbolico dell’immagine e dei colori; Zoë Kravitz, al suo debutto, fa sua la lezione di Pedro Almodóvar: i colori rosso e bianco si contrappongono al giallo ocra e al blu, in una dicotomia simbolica ben studiata e consapevole. Il ritmo è ben sostenuto anche se la ripetizione dei baccanali e il cliché delle modalità con cui i ricchi si divertono vengono presto a noia. Un ruolo piuttosto scadente e marginale viene dato all’eccellente Kyle MacLachlan, che, orfano da pochi giorni del suo padre putativo (David Lynch, che lo ha trasformato in icona con il ruolo dell’agente Dale Cooper), sembra condannato a rivestire particine e cameo che non valorizzano il suo spessore interpretativo. Qui ricopre il ruolo di scienziato complice dei Maschi Bianchi Ricchi & Malvagi™.

Passate oltre – a nostro modesto avviso.

Su Prime video dal 21 gennaio 2025


Blink Twice -Regia: Zoë Kravitz; sceneggiatura: Zoë Kravitz, E.T. Feigenbaum; fotografia: Adam Newport-Berra; montaggio: Kathryn J. Schubert; musiche: Chanda Dancy; interpreti: Naomi Ackie, Channing Tatum, Christian Slater, Simon Rex, Adria Arjona, Kyle MacLachlan, Haley Joel Osment, Geena Davis, Alia Shawkat; produzione: Metro-Goldwyn-Mayer Pictures, Free Association, this is important, Bold Choices; origine: Stati Uniti, 2024; durata: 102 minuti; distribuzione cinema: Warner Bros Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *