Bagman di Colm McCarthy

  • Voto


Vedendo Bagman, del buon regista di serie tv Colm McCarthy, abbiamo pensato che sarebbe bello poter dire a tutti i bambini del mondo che l’uomo nero esiste solo al cinema e che io, con la mia bacchetta magica, farò in modo che non esca più dal grande schermo. Se mi concentrassi, forse sarebbe possibile ma forse no – intanto divertiamoci con questo film ora in sala, variazione sul mostro oscuro che tormenta i più giovani, segnandoli anche nell’età adulta.

La famiglia McKee torna a vivere nella vecchia casa di campagna del padre per ripartire, soprattutto a livello economico, grazie anche all’aiuto del fratello che ha ereditato il cantiere del loro genitore. Sembra tutto perfetto, una buona strada da percorrere con sobrietà e intelligenza per non perderla, ma Patrick (Sam Claflin) inizia a sentire una presenza intorno alla casa, in mezzo al bosco, e poi dentro casa, con l’intenzione chiara di fare del male al figlio Jake. Il protagonista, invitato dai suoi cari a valutare il suo stato di salute, accetta di tornare dalla psicologa che lo aveva in cura da bambino quando, ora ricorda, incontrò per la prima volta quella stessa presenza che ora sente vicino a suo figlio. Tra follia, incubo, debolezza, vulnerabilità, Patrick combatte i suoi demoni e difende la sua famiglia da questo perverso uomo nero che rapisce e uccide i bambini in un modo pauroso e non prevedibile.

Sam Claflin e Antonia Thomas

Il film sta in questo percorso del padre di famiglia, nella inquietudine e nella grande difficoltà di capire ciò che è reale e ciò che non lo è, nel capire se è lui il pericolo per il figlio e per la moglie; non una goccia di sangue, pochi jumpscare, poca presenza dell’uomo nero, pochi incontri ravvicinati, bambolotti horror appena appena visibili, tutto questo rende Bagman più un dramma psicologico che un vero e proprio horror-splatter, con la possibilità di deludere gli spettatori di film di paura più o meno classici, comunque più espliciti sotto questo aspetto. Ma è possibile perdersi anche in questa ricerca del male, nell’idea di affrontarlo con coraggio una volta per tutte – il che vorrebbe dire: combattere il proprio lato oscuro o pugnalare l’uomo nero perché, come dicevo, non tormenti più i bambini di tutto il mondo.

I titoli di testa sono bellissimi e hanno fatto provare la nostalgia verso questa forma introduttiva ai film, che oggi raramente viene sfruttata, anzi, sembra essere stata dimenticata. I disegni sono inquietanti e preludono al mistero luciferino di questo Bagman. Che è necessario però affrontare con coraggio, considerando tutte le possibilità in cui ci troviamo a vivere il nostro tempo. Siamo uomini, pur nelle nostre debolezze, o siamo vili come quel demone oscuro?

In sala dal 23 gennaio 2025.


BagmanRegia: Colm McCarthy; sceneggiatura: John Hulme; fotografia: Nick Remy Matthews; montaggio: Jeff Bentacourt; effetti speciali: JD Schwalm; musica: Timothy Williams; interpreti: Sam Claflin, Antonia Thomas, William Hope, Steven Cree, Frankie Corio, Adelle Leonce, Henry Pettigrew, Sharon D Clarke, Neil Linpow, Caréll Vincent Rhoden, Will Davis, Jordan Gubian; produzione: Temple Hill; origine: USA, 2024; durata: 93 minuti; distribuzione: Notorious Pictures.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *