CinemAmbiente (Torino, 5 – 11 giugno 2023): Lagunaria di Giovanni Pellegrini

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Presentato qualche giorno fa nel programma della 26° Edizione del Festival CinemAmbiente (Sezione “Made in Italy), Lagunaria, il nuovo documentario del veneziano Giovanni Pellegrini, richiede una adesione totale alle cose che dice. Complicato dire quello di cui parla. Abbiamo una voce dal futuro, che, nella finzione, racconta quello che veramente succederà, fa vedere, come se fossero sketch, suggestivi traslochi di barche, navigatori, pescatori che sembrano provenire direttamente dal secolo scorso, ambientalisti, acque alte, pandemie e carnevali. Racconta leggende, fa un uso esagerato di immagini dall’alto, un tipo di inquadratura che una volta simulava lo sguardo divino e oggi è solo testimonianza dell’uso dei droni, immagini sicuramente bellissime, ma che cercano solo l’adesione ad una estetica di moda senza voler avere altro significato che quello estetico.

È un documentario assertivo, che non prevede il conflitto, che si arroga il diritto di dire quello che noi, che politicamente, ed eticamente siamo d’accordo con le sensibilità degli autori, vogliamo sentirci dire.

Che Venezia sia una città ormai in mano ai turisti nella quale per i “residenti” è sempre più difficile mantenere una identità, è sentire comune, e già lo aveva raccontato lo stesso regista, Pellegrini, nei suoi precedenti lavori: in Aquagrande in crescendo (2017), per esempio, dove si riteneva che dopo le alluvioni del 1966 la città si era trasformata; o ne La città delle Sirene (2020) dove si raccontava che Venezia è la città nella quale il cambiamento climatico è più facilmente percepibile.

Una città bellissima, amata dal Dio del mare. Costruita e oggi distrutta dagli uomini, i turisti che la violentano, ma anche i veneziani stessi che, grazie alle speculazioni e al proliferare dei b&b, hanno permesso ai turisti di distruggerla. Una città ormai quasi senza segreti, ma che resta inaspettata in alcuni dei suoi squarci e dei suoi luoghi. Una città amata da tutti, perché appartiene a tutti e non solo a quei pochi che hanno avuto la fortuna di nascerci o hanno la possibilità di viverci. Una città fotogenica, amata anche dal cinema che ha avuto la possibilità di raccontarla mille volte in mille modi e forme differenti. E una città amata anche da Giovanni Pellegrini che l’ha resa protagonista della sua poetica e ne conosce vizi e virtù, raccontandola con raffinatezza estetica ma anche con un testo che, almeno a parere di chi scrive, soffre di qualche leggerezza e banalizzazione di troppo.


Lagunaria – Regia e fotografia: Giovanni Pellegrini montaggio: Chiara Andrich; musiche: Filippo Perocco; voce narrante Irene Petris; produzione: Ginko Film; origine: Italia, 2023; durata: 85 minuti; distribuzione: Antidote Sales.

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