L’anatra all’arancia per la regia di Claudio Greg Gregori

  • Voto
4

L’anatra all’arancia la commedia, pubblicata nei primi anni Settanta, è stata scritta dal drammaturgo scozzese Williams Douglas Home, ed è poi stata adattata dal celebre autore teatrale francese Marc Gilbert Sauvajon.

L’opera deve essere stata scritta in un momento di completa illuminazione e ironia rispetto al concetto di coppia di matrice borghese, sovvertendo le regole sociali del tempo, seppur in maniera sarcastica e con soluzioni felici per un pubblico desideroso di lieti fini.
Metterlo in scena oggi significa senza ombra di dubbio stigmatizzare fenomeni emotivi insuperabili, antropologicamente insiti nell’attuale società legata al concetto di coppia ufficiale, che nonostante le grandi evoluzioni culturali, sembra vincolato ad un rimando di pura formalità, in cui i contenuti emotivi e sentimentali perdono qualsiasi significato.
E’ quello che accade ai protagonisti del celeberrimo feuilleton diretto da Greg (Claudio Gregori) e interpretato da Carlotta Natoli e Emilio Solfrizzi, che interpretano in maniera assolutamente impeccabile i personaggi di Lisa e Gilbert.
Lo spettacolo racconta di una coppia sposata da ormai 15 anni, il cui ménage mostra ormai il logorio dell’amore dovuto alla monotonia quotidiana, inoltre tutto è peggiorato dai tradimenti del marito, uomo dalla personalità narcisista e infantile.
Accade l’irreparabile, infatti, inaspettatamente la devota Lisa si innamora di un altro uomo, che rappresenta l’opposto di Gilbert sia in termini caratteriali che di vita.
In apparenza agli occhi di Lisa sembra uno spirito nobile, un essere gentile e generoso, che la donna descrive come “l’uomo dei sogni” e dichiara al marito, che vorrebbe rifarsi una vita con il suo nuovo grande amore.

Come ogni buon narciso che si rispetti, Gilbert non può accettare un simile scarto, decide così di mettere in atto tutte le manipolazioni possibili per far ingelosire la moglie e riportarla a sé.
Quale idea migliore che cogliere l’occasione della presentazione del nuovo fidanzato per organizzare un week end a quattro, durante il quale Gilbert si presenta con la sua “collaboratrice”.
Esilaranti le gag, che si susseguono una dopo l’altra in cui emergono segreti, trascorsi e debolezze della coppia, la quale si riavvicina soprattutto grazie all’affiorare delle reali caratteristiche del nuovo arrivato nell’esistenza della protagonista.
Ciò che colpisce e che fa sorridere, ma di un riso sarcastico e non leggerò, è la domanda che tutti gli spettatori attenti si pongono in segreto è: Lisa torna con Gilbert perché si amano nonostante tutto oppure la scoperta del vero Gilbert determina un ripiego sul marito?
L’amore esiste oppure è solamente una definizione di cui si abusa spesso per descrivere situazioni di assoluto opportunismo e convenzione? Oppure: resiste l’amore, a suo modo, nonostante i tradimenti della coppia? Domande estremamente retoriche, che ritornano spesso in molta letteratura seppur celate da drammaturgie meno brillanti ma più sofisticate.
La coppia Solfrizzi-Natoli è ben collaudata e ci restituisce in maniera speculare al mondo reale, una dimensione che lo rappresenta in maniera molto verosimile, forse più della stessa realtà, perché in fin dei conti se sappiamo di fingere in amore, non possiamo che aspettarci improvvisi completi stravolgimenti della nostra vita, e in fin dei conti quale mezzo migliore che inscenare una commedia scoppiettante?

In tournée dal 7/12/2023  al 7/04/2024


L’anatra all’arancia – di Williams Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon; regia: Claudio “Greg” Gregori ; scene: Fabiana Di Marco; luci: Massimo Gresa; costumi: Alessandra Benaduc; interpreti: Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Beatrice Schiaffino, Antonella Piccolo e Ruben Rigillo produzione: Compagnia Moliere – Fondazione Atlantide Teatro stabile di Verona, 2023; durata: 120 minuti; internet: www.compagniamoliere.net.

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