L’estate in cui imparammo a volare (gli episodi finali) di Maggie Friedman

Il legame d’amicizia, anzi quasi d’amore di Kate e Tully prosegue anche negli episodi finali della seconda stagione della serie: il loro rapporto simbiotico continua a  divertire,  a stupire e riesce a commuovere non poco schiacciando  l’ acceleratore su emozioni forti, intense e profonde.

Nelle ” puntate precedenti” de L’estate in cui imparammo a volare il rapporto  tra le due inseparabili amiche  sembrava aver subito una battuta d’ arresto perché Tully (ubriaca al volante) aveva coinvolto in un terribile incidente se stessa ma anche la figlia di Kate, Marah. Questa tormentata separazione non è destinata a durare – fortunatamente – perché, per loro, da sempre amiche per la pelle è difficile immaginarsi  una senza l’altra. E infatti il ricongiungimento avviene proprio quando Kate, davanti a un momento a dir poco doloroso della sua vita, ha un disperato bisogno di Tully.

Respirano – almeno per poco -l’ una senza l’ altra, per poi ritrovarsi. E lo fanno in nome di quel rapporto speciale che le rende unite al limite della morbosità. Il loro non è un rapporto semplice, sa essere leggero e folle  ma anche profondo al punto tale da confondere le sfumature emotive e i contorni l’ una dell’ altra.
D’altra parte i rapporti complessi, quelli di appartenenza profonda, quelli fatti di luci e ombre attraversano, anzi, devono attraversare fasi alterne di respiro.

Ci si separa  per rigenerarsi, per respirare e per poi tornare a condividere, nel bene e nel male, le fasi altalenanti dell’esistenza.

Gli ultimi sette episodi della seconda stagione, più commoventi che spensierati, continuano quindi a viaggiare nel tempo: dall’ entusiasmo adolescenziale che  vede coinvolte le due donne nell’ interpretazione di  “Giulietta e Romeo”, alle prime cotte vissute con tormento e passione, fino alla scelta del college per poi tornare bruscamente con i piedi per terra alla dura realtà, quella della malattia di Kate, difficile da comprendere e da accettare.
I momenti della vita di entrambe, sono raccontati dallo sguardo prima incantato, poi maturo, a tratti addolorato delle protagoniste che sono un nucleo a sé, una piccola grande famiglia, nonostante tutte le difficoltà, gli ostacoli da superare e i rapporti stabili o di passaggio che le vedono coinvolte. La cosa più importante di tutte è il loro legame unico, che sembra trascendere il tempo.
Costruita esaltando gli aspetti più difficili  della vita, la fase finale della seconda stagione riesce a strappare più di una lacrima, soprattutto perché  non ha nulla di artefatto o di eccessivamente esasperato, ma sembra ricalcare alcune fasi dolorose dell’ esistenza,  difficili, complesse ma necessarie da accettare.
Tutto questo è possibile anche grazie a un amicizia – come quella di Kate e Tully- capace di superare limiti, ostacoli e barriere.
Quanti di voi hanno ( o hanno avuto) il privilegio di vivere un’ amicizia lunga trent’anni e così profonda e rara?
Su Netflix (dal 27 aprile gli ultimi sette episodi) 

L’estate in cui imparammo a volare (seconda stagione) showrunner: Maggie Friedman; interpreti: Katherine Heigl,Sarah Chalke,Ben Lawson,Beau Garrett, Yael Yurman, Ali Skovbye, Roan Curtis, Ignacio Serricchio;  produzione: Brightlight Pictures, Stephanie Germain Productions;  origine: Usa, 2022; durata: 50 minuti a puntata; distribuzione: Netflix 

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