IL CINEMA DEL MEDITERRANEO A ROMA
Per la sua 27° edizione il MedFilm Festival, il più longevo festival di cinema della Capitale e il primo in Italia dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, torna in sala dal 5 al 14 novembre, per ribadire l’importanza e l’emozione dell’esperienza della visione collettiva. Cinema Savoy, Macro Asilo, Nuovo Cinema Aquila sono alcuni tra i luoghi che ospiteranno il ricco programma: 10 giorni di proiezioni, meeting professionali, masterclass nelle università, incontri con giovani autori e maestri del cinema. Anche quest’anno la piattaforma MyMovies ospiterà una selezione dei film per portare più lontano il meglio del cinema del Mediterraneo.
Un’edizione che rimette al centro la relazione umana, l’incontro con l’altro e i legami che ci uniscono, a partire dal film d’apertura, il vitale Una storia d’amore e di desiderio della talentuosa regista Leyla Bouzid.
Sale vertiginosamente a 14.500,00 euro il monte premi messo in palio dal MEDFILM festival che punta al riconoscimento e alla valorizzazione del cinema di qualità. Tra le novità di quest’anno l’istituzione del Premio Valentina Pedicini – Migliore Opera Prima, dedicato a tutte le opere prime (lunghi e mediometraggi) presenti nelle diverse sezioni del festival e l’istituzione del MedFilm WIPS – OIM Prize aperto a progetti di finzione e documentari creativi in fase di post-produzione provenienti dai paesi del Mediterraneo, realizzato in collaborazione con l’OIM-Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, con il supporto di Regione Lazio.
Ospiti d’onore Marocco e Slovenia a cui, in collaborazione con le rispettive ambasciate, verranno dedicate vetrine speciali per celebrare le vivaci cinematografie di due paesi a noi vicini e amici, ma lontani dai circuiti tradizionali della distribuzione. Il Premio alla Carriera a Faouzi Bensaïdi, il più internazionale degli autori ed interpreti della cinematografia marocchina contemporanea, tra i suoi riconoscimenti come regista il premio Un certain Regard al Festival di Cannes 2003 con Mille mois e il Premio Art et Essai del Festival di Berlino 2011 con Mort à Vendre. L’omaggio al Marocco proporrà il documentario Before the dying of the light di Ali Essafi. Per la Slovenia, focus tutto al femminile, con lungometraggi e cortometraggi, tra la riscoperta del recente passato e la messa in scena del presente. Tra le opere slovene in programma l’emozionante Il segreto della miniera di Hanna Slak, candidato agli Oscar 2017, tratto dalla storia vera di un minatore e di una scoperta sconvolgente che riportò a galla i traumi della Guerra nei Balcani.