È morta a novant’anni Sandra Milo (Tunisi, 1 marzo 1933 – Roma, 29 gennaio 2024), all’anagrafe Salvatrice Elena Greco, celebre attrice e conduttrice televisiva italiana. Musa di Federico Fellini e amica di Bettino Craxi, è stata una grande icona del cinema italiano (e non solo).
Nei giorni scorsi mi sono messo a leggere con grande passione il libro della mia collega fiorentina Cristina Jandelli dedicato a Claudia Cardinale (Tre studi su Claudia Cardinale, Marsilio: Venezia 2022), un libro molto bello dove si imparano tante cose, che recentemente ha ricevuto il premio Kinomata. È stata una occasione benvenuta e grata per rivedere i tre film, interpretati da Cardinale, di cui parla l’autrice: La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini, Otto ½ (1963) di Federico Fellini, C’era una volta il West (1968) di Sergio Leone.
E guardando Otto ½ sono rimasto ri-conquistato dal film (ma chi li fa oggi film del genere?), da tutti gli attori e le attrici, ma soprattutto – lo confesso qui pubblicamente – dall’interpretazione di Sandra Milo, su cui non potrei scrivere niente di approfondito, non ricordando quasi nulla della sua carriera cinematografica, ma di cui non si può non apprezzare la straordinaria ironia e autoironia con cui interpreta un personaggio, quello di Carla.
Che nell’immaginario felliniano, va a collocarsi, in una ipotetica scala gerarchica – dove al primo posto si staglia, appunto, Claudia Cardinale (ninfa e diva) e a seguire donne severe e intellettuali come la moglie, interpretata da Anouk Aimée, o l’amica Rossella (Rossella Falk) – nella casella dell’amante, rivestita un po’ cafona e molto oca, perfetto frutto di una fantasia virile, completamente asservita alle aspettative di Guido che a un tempo ne apprezza la totale disponibilità erotica ma la disprezza, facendola alloggiare in un hotel distante dal suo perché se ne vergogna e che solo in sogno può immaginare che riesca a interagire con le altre donne della sua esistenza. Dopo aver fatto l’amore, mentre Guido dorme, lei legge, ridacchiando, i fumetti neanche di Topolino ma di Pippo. Guido e Carla comunicano utilizzando le onomatopee dei fumetti – e Sandra Milo, che è anche tenerissima e bisognosa d’affetto, è semplicemente grandiosa