Te l’avevo detto di Ginevra Elkann

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Siamo a Roma. È un fine settimana di gennaio, e dalle finestre delle case si vedono ancora le luci degli alberi di Natale. Ma i segni di normalità finiscono qui: la città è soffocata da un’ondata di caldo anomala, le temperature raggiungono e ben presto superano i 30°, e questo clima di apocalisse grava sulle vite e sulle storie dei personaggi che si muovono tra ansie millenariste, dipendenze da alcol e droga e ordini restrittivi. Ed è sempre a Roma che il film di Ginevra Elkann era stato presentato alla Festa del Cinema del 2023, dopo un’anteprima al Festival di Toronto. Ed ora affronta il pubblico delle sale

Te l’avevo detto, seconda prova da regista della piemontese Ginevra Elkann, rappresenta senza dubbio un’evoluzione importante rispetto all’esordio di Magari. Scritto sempre con Chiara Barzini e Ilaria Bernardini, Te l’avevo detto non fa nulla per nascondere le sue ambizioni e non ha paura di confrontarsi con modelli alti del cinema d’autore internazionale. Abbiamo ancora negli occhi le potenti immagini del Tevere senz’acqua che attraversa una Roma desertificata e incattivita dal razionamento delle risorse e dalla lotta per la sopravvivenza in Siccità di Paolo Virzì (2022).

Entrambi i film vengono dall’esperienza del confinamento e della pandemia, ed entrambi cercano di elaborare le paure e le conseguenze catastrofiche del cambiamento climatico. Ma tralasciando le tensioni di classe di Virzì, la Elkann concentra lo sguardo su una borghesia impaurita e sgangherata, personaggi confusi e prigionieri dei propri vizi, e il caldo apocalittico diventa la metafora di un senso di smarrimento esistenziale che riguarda tutti. Da qui la scelta di un racconto corale che sembra guardare al cinema di Robert Altman (nel cast c’è anche Greta Scacchi) passando per Magnolia di Paul Thomas Anderson (a sua volta rilettura del capolavoro America Oggi), e che finisce col rifarsi alla struttura a episodi di certi film italiani del passato.

Valeria Golino in versione porno star

Non a caso il cast è sicuramente uno dei punti di forza del film. Valeria Bruni Tedeschi è Gianna, una donna con disturbi psichici che vive in un mondo tutto suo, con una figlia che dopo la morte del padre è costretta a fare da badante a una anziana signora e si rifugia nella bulimia; Gianna ha sviluppato un’ossessione verso Pupa (Valeria Golino, in una interpretazione stupenda), un’ex pornostar con cui il marito l’ha tradita. Pupa a sua volta è una donna ferita, ormai non più giovane, e che vive nella folle speranza di un ritorno sulle scene, dividendo l’esistenza tra la solitudine, i suoi gatti e il botulino.

Interessante è anche la linea narrativa che riguarda il rapporto tra il prete Danny Huston, con un passato di dipendenza dalle droghe, e la sorella Greta Scacchi, che dall’America lo raggiunge a Roma per gettare le ceneri della madre nel cimitero acattolico. Giovane invece è Caterina, il personaggio forse più debole del film, interpretato da Alba Rohrwacher, già protagonista dell’opera prima della Elkann, una madre alcolizzata che cerca di recuperare il rapporto con il figlio affidato al padre, Riccardo Scamarcio.

Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher

La fotografia di Vladan Radovic, con i suoi toni caldi e la sua coltre spessa e opprimente, è perfetta nel creare un senso di angoscia e nel generare un’atmosfera sempre più soffocante in cui i personaggi si perdono.

E così come il caldo, anche il sacro avvolge la città e i personaggi, ma è una religiosità che appartiene alla forma e che non può salvare lo spirito degli esseri umani, persi in debolezze interiori, avvolti in caldi abiti in un ambiente sempre più torrido, incapaci di soluzione, incapaci di spogliarsi dei problemi stessi, in un pianeta ormai fuori controllo.

Passato in anteprima alla Festa di Roma (Sezione Grand Public)
In sala dal 1 febbraio 2024 


Te l’avevo dettoRegia: Ginevra Elkann; sceneggiatura: Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ginevra Elkann; fotografia: Vladan Radovic; montaggio: Desideria Rayner; interpreti: Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Andrea Rossi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Marisa Borini, Sofia Panizzi; produzione: The Apartment Pictures, Rai Cinema; origine: Italia, 2023; durata: 100 minuti; distribuzione: Fandango.

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