Viaggio nel Crepuscolo di Augusto Contento è un percorso originale e trasversale capace di fondere più stili assieme attraversando, con un focus su alcuni film di Marco Bellocchio, compresi tra il 1965 (I pugni in tasca) e il 2003 (Buongiorno notte), la crisi degli ideali socialisti nel corso degli anni anni 60 e 70, l’evoluzione del costume italiano, il mutamento dell’idea di famiglia e l’evoluzione delle istituzioni scolastiche, tra i tanti argomenti.
Come il titolo suggerisce, il viaggio si addentra in un linguaggio che fonde la storia e il reale con immagini simboliche, attraverso l’animazione di Marco Belli che stimola la parte inconscia e onirica della psicologia umana.
Partiamo proprio dal titolo, che rende il senso dell’intera operazione: The Twiligt zone – letteralmente la zona crepuscolare – nota serie di fantascienza creata da Rod Serling nel 1959, e poi riproposta negli anni ottanta, si focalizzava proprio sull’incontro della zona limite tra realtà e finzione, una regione sconosciuta “che potrebbe trovarsi ai confini della realtà“.
Ecco, il documentario di Augusto Contento parte proprio da questo immaginario e stimola l’inconscio muovendosi proprio nella zona limite, la soglia invisibile che separa la realtà dalla finzione creando quasi due universi paralleli (al limite tra realtà e finzione) che si sfiorano per tutta la durata del film.
Il regista vuole, dunque, destrutturare il tradizionale linguaggio narrativo, creando, tra voci, suoni e immagini un nuovo linguaggio capace di accompagnarci in questo difficile viaggio verso l’inconscio della cultura e della storia italiana a partire dagli anni sessanta.
Come l’autore stesso riconosce, «Viaggio nel crepuscolo è un’odissea in cui si sovrappongono Omero, Dante, il Melville di Moby Dick e il Conrad di Heart of Darkness e il cui scopo è proprio quello di voler svelare, attraverso l’immaginario, verità apparentemente indicibili». I protagonisti di questo viaggio complesso sono intellettuali, artisti, filosofi (tra gli altri, Paola Pitagora, Michele Serra, Paolo Mereghetti, lo stesso Bellocchio) che prestando le loro voci, riescono a dare una sorta di testimonianza corale non tanto commentando gli avvenimenti presi in considerazione negli anni di riferimento (il rapimento di Moro, gli anni di piombo, l’evoluzione della famiglia stessa) ma costituendo una sorta di coro che si sposa con le immagini astratte create da Belli e col tessuto delle immagini dei film di Bellocchio, in particolare I pugni in tasca, Nel nome del padre, Salto nel vuoto e Buongiorno notte.
L’operazione, molto originale e innovativa, è complessa da un punto di vista stilistico e contenutistico: come già accennato, in questo lavoro di Augusto Contento gli stili si fondono mescolando immagini d’archivio, immagini astratte e voci e allo stesso tempo, da un punto di vista sostanziale, arrivano allo spettatore molteplici stimoli, forse troppi.
L’idea delle voci dei protagonisti senza far comparire i volti ci sembra riuscita, ma la continua percezione, assieme all’ascolto dei suoni, di immagini oniriche che stimolano, senza sosta, l’immaginazione dello spettatore, rischia di far perdere il focus e l’attenzione. L’incontro trasversale dei due universi (realtà, storia, immaginazione) a volte, sembra infatti non riuscire ad amalgamarsi completamente: c’è molto, in termini di sostanza e a livello innovativo in questo film ma l’unione dei diversi stili per la creazione di un linguaggio nuovo è un’operazione riuscita a metà.
Viaggio nel crepuscolo rimane comunque un opera originale da vedere in ogni caso, per la prospettiva innovativa del genere e per quell’idea di “testimonianza corale” dell’Italia negli anni sessanta e settanta che riesce a trasmettere.
Viaggio nel crepuscolo – Regia e sceneggiatura; Augusto Contento; fotografia: Augusto Contento montaggio: Augusto Contento; animazione: Marco Belli; interpreti: Marco Bellocchio, Paola Pitagora, Roberto Herlitzka, Roberto Perpignani, Paolo Mereghetti, Emanuele Severino, Massimo Salvadori, Adriano Prosperi, Gad Lerner, Michele Serra, Gherardo Colombo, Guido Salvini, Giuliano Turone, Valentina Stoppani, Michela Lucenti, Maurizio Camilli, Gianni Schicchi, Silvia Costa, Alice Gera; produzione: Cineparallax, Articolture; ; paese: Italia; anno: 2021; durata: 142