A Villereau, un piccolo villaggio nel nord della Francia, non ci sono stazioni ferroviarie, centri commerciali, cinema, farmacie, piscine, parrucchieri. In compenso, gli abitanti di questo luogo sperduto sono convinti che sia possibile un attacco terroristico. Questo è il punto di partenza dell’opera prima Excess Will Save Us della ventiseienne regista francese, Morgane Dziurla-Petit.
Un film a soggetto, un documentario, un ibrido… per metterci alle spalle etichette che ormai servono a poco, potremmo definirla una storia nella quale un’autrice trova negli abitanti di un piccolo paese come tanti al mondo, la giusta complicità per una narrazione rivolta a ciò che è già successo e aperta all’imprevedibilità dell’accadere. Una complicità quasi dovuta, perché le persone che hanno deciso di trasformarsi in personaggi per il grande (e piccolo) schermo, lo hanno fatto per una famigliare, per una loro figlia che ha superato confini che sembravano invalicabili. Emigrata in Svezia per dare impulso alla carriera cinematografica, Morgane Dziurla-Petit è tornata a casa attirata da un fatto di cronaca, un presunto attacco terroristico. Ed è rimasta più di quanto previsto, perché come spesso accade da una storia se ne generano (e immaginano) a centinaia.
Dunque, Excess Will Save Us, che nel 2019 aveva la forma di un cortometraggio presentato al Festival di Clermont-Ferrand, è il racconto ambientato in un piccolo villaggio dove al susseguirsi di lutti, incidenti, incomprensioni, nuovi e vecchi amori, elezioni amministrative e l’improvviso arrivo di una pandemia, si contrappone la convinzione psicologica che non accada mai niente. Ed è anche la vicenda di una regista che torna a casa e che vede il luogo da dove è fuggita con occhi diversi, in un certo senso pacificati e distaccati, questa è almeno l’impressione offerta dalla camera fissa e da un’osservazione quasi paesaggistica, nella quale la stessa Dziurla-Petit appare come uno degli elementi del quadro.
I movimenti sono pochi, la videocamera non insegue la realtà, bensì la eccede. È proprio a questo che fa riferimento il titolo. L’eccesso non è inteso come la ricerca di un estremo, di una misura superiore talvolta inavvicinabile. È, invece, un atto esistenziale e salvifico nel quale la differenza tra l’esterno (il mondo) e l’interno (ciò che accade dentro l’individuo) si eclissa, si smaterializza. I fatti e i pensieri, le azioni e le idee, i gesti e le fantasie, tutto si mescola, tutto si confonde nella cosiddetta realtà.
È un documentario o una finzione? Non importa. È il fugace sguardo della vita tra domande e risposte, frustrazioni e ambizioni, sogni e progetti… cioè tra individui che nel loro percorso si incontrano e, a Villereau come a Stoccolma, modificano le proprie e altrui esistenze.
Cast & Credits
Excess Will Save Us – Regia: Morgane Dziurla-Petit; sceneggiatura: Morgane Dziurla-Petit; fotografia: Filip Lyman; montaggio: Patrik Forsell, Carl Javér; suono: Gustaf Berger; interpreti: Patrick Petit, Kim Truong, Marie-Christine Carlier, Jean-Benoît Ugeux, Roger Petit, Morgane Dziurla-Petit, Bernard Petit; produzione: Fredrik Lange per Vilda Bomben Film AB; origine: Svezia, 2022; durata: 100’.