La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra di Michael Lehmann

  • Voto
3.5
La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra, una delle serie più semplici e al tempo stesso più strane di questo ultimo periodo, non è riconducibile ad alcun genere, perché contiene moltissime sfumature e anche contrasti: ansiogeno come un thriller, malinconico come un dramma, a tratti ironico e quasi divertente.
La miniserie diretta da Michael Lehmann – il cui titolo è già oscuro – si  colloca tra le cupe atmosfere hitchcockiane e la malinconia devastante della Donna alla finestra (qui la recensione: https://close-up.info/la-donna-alla-finestra/), il recente film per Netflix con Amy Adams diretto da Joe Wright.
Kristen Bell  (recentemente vista nella serie The Good Place), piuttosto convincente nel suo ruolo, prova ad incarnare queste due anime, quella malinconica della donna distrutta e provata dal dolore e quella ansiogena tipica del thriller: la protagonista, che recentemente ha perso la figlia in maniera orribile è infatti devastata dalla sofferenza, semi-alcolizzata, ed è bloccata in una monotonia che la rende sospesa, mentre guarda le vite degli altri scorrere dalla sua finestra (ingurgitando litri di vino rosso). Una mattina nella casa davanti alla sua si trasferisce un bel papà con la “dolce” figlioletta e Anna sembra illuminarsi, pensando che il bel fusto possa finalmente aiutarla a uscire dallo stato catatonico in cui si è ridotta finché vede o le sembra – forse – di vedere un omicidio davanti ai suoi occhi, attraverso la finestra.

E’ reale o è frutto della sua immaginazione viziata dai fumi dell’alcool?

Gli otto episodi, costruiti con un ritmo ansiogeno e martellante,  giocano in continuazione sullo stato emotivo della protagonista: fragile,  provata dal dolore, sofferente e tormentata dalle visioni della figlia.

Anna è insicura e distrutta, ma capace di rialzarsi e di lottare. È provata dalla morte della figlia – letteralmente divorata da “Mike il massacratore” e piena di paure, fra cui, la pluviofobia, il terrore della pioggia (ha perso al figlia in un terribile giorno di pioggia); è terrorizzata e sospesa in un difficile passato e allo stesso tempo desiderosa di voltare pagina in attesa di una svolta decisiva.

Tanti contrasti in una sola donna che convivono con difficoltà. Anna sembra una di noi, insomma. E per questo risulta molto credibile.

Kristen Bell, infatti, riesce a passare da uno stato d’animo all’altro con una naturalezza sorprendente e lo spettatore, allo stesso modo,  è in bilico costante tra il credere al suo sguardo pulito e innocente e convincersi, invece, che le sue dichiarazioni siano viziate dalla fragilità del suo stato emotivo.

L’altalena emotiva continua della protagonista  va di pari passo con la ricostruzione dell’omicidio: come in una cruenta caccia all’assassino, ogni episodio aggiunge un tassello nell’indagine, volta a scoprire potenziali sospetti e/o  ad escluderne altri.

Fino al sorprendente e poco credibile epilogo, che lascerà tutti  un bel po’  increduli.

Una bella atmosfera ricreata con la giusta carica ansiogena, poco credibile, però, il finale e qualche indizio che lascia sperare in una seconda stagione.

Chissà, si vedrà.

Su Netflix dal 28 gennaio


Cast & Credits

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra – Regia: Michael Lehmann; autori: Rachel Ramras, Hugh Davidson, Larry Dorf; episodi miniserie: 8; interpreti: Kristen Bell, Michael Ealy, Tom Riley, Mary Holland, Shelley Hennig, Christina Anthony, Samsara Yett, Cameron Britton; produzione: Gloria Sanchez Productions ; origine: USA, 2022; durata episodi: 25’.

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