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Voto

Amicizie e legami di una vita o quasi che nascondono come spesso accade segreti inconfessabili, tradimenti più o meno gravi coperti da uno strato di polvere ormai troppo evidente per non venire alla luce.
Rapporti -portati avanti negli anni dai protagonisti cinquantenni – indissolubili ma difficili, misteriosi e ambigui.
Due estati si apre in questo modo e ci presenta, soprattutto, un’amara verità, mai esplicitata e sempre tenuta a bada e nascosta dietro una vita agiata e appagante condotta pigramente dagli adulti di cui sopra.
Un mistero che ha il volto di una violenza mai confessata: durante un’estate di trent’anni prima durante una festa, una ragazza dello stesso gruppo – Sophie- fu vittima di violenza sessuale mai denunciata e di cui furono protagonisti tre ragazzi-ora ormai adulti-del gruppo.

Due estati corre quindi su due archi temporali paralleli: l’estate del 1992, piena sì di leggerezza, spensieratezza, ma anche testimone dello stupro di gruppo ai danni dell’allora giovane Sophie e il 2022, l’anno del “ritrovo” degli amici inseparabili, gli stessi di trent’anni prima che si ritrovano, in occasione del festeggiamento del 50° di uno di loro, in una splendida isola privata al sud della Francia.
Un luogo incantevole e immerso nella natura fa da sfondo a un fine settimana tra amici che si trasforma, puntata dopo puntata, in un incubo.
La causa che scatena una guerra senza sosta dapprima sotterranea e silente, poi sempre più aperta e che non risparmierà proprio nessuno è un filmato amatoriale girato all’ epoca e creduto distrutto capace di testimoniare, in maniera evidente, lo stupro e la follia di quella notte.
Il video-inviato sul cellulare di Peter (uno dei tre), è una sorta di voce della coscienza martellante e getta nel terrore i responsabili della violenza, che proveranno in tutti i modi a scoprire chi si cela dietro la macchinazione e il desiderio di vendetta.
Inoltre, il mittente, apparentemente sconosciuto, chiede un riscatto, minacciando di diffondere il video il giorno dopo se non riceverà un’ingente somma di denaro.
Due estati, creato da Paul Beaten Gronda e Tom Lenaerts, è un dramma corale che evolve, con il giusto ritmo, nel più “classico ” dei thriller e ha la capacità di trascinare progressivamente lo spettatore nel vortice degli eventi e di coinvolgerlo con un plot dagli ingredienti ben amalgamati tra di loro: bugie, segreti mai rivelati, amicizie apparentemente reali e rapporti tenuti insieme da opportunismi e vantaggi reciproci.
E ancora, focus fondamentale, la violenza sulle donne, consumata anni prima e riproposta vigliaccamente col silenzio e soprattutto la paura, da parte maschile, di essere sbugiardati, di finire nella macchina dello scandalo e di vedere la propria reputazione disintegrata “in un solo click”.
Il cast è valido, credibile e convincente e il mistero, il cui svelamento comporterà danni irreparabili a tutto il gruppo, viene galla con i giusti tempi e la rivelazione della verità è scandita dal giusto ritmo.
Unico neo di questa serie, godibile e avvincente, è l’approfondimento dei singoli: l’evoluzione psicologica dei protagonisti e dei rapporti tra di loro, creati, distrutti e “ricomposti” fa fatica a svilupparsi in sole sei puntate.
Lo stupro, traumatico per Sophie e per come viene taciuto negli anni da tutti gli altri, è una bomba troppo grande per essere digerita in uno spazio temporale così limitato (nell’arco di un solo fine settimana e nel giro di poche puntate).
Le azioni sceniche di Due Estati sono infatti spesso portate avanti da gruppi (di uomini e donne), le cui reazioni avrebbero dovuto svilupparsi con maggiore lentezza per essere credibili e per creare una vera e propria empatia con lo spettatore.
Questa serie belga rimane in ogni caso gradevole, da divorare, senza impegno, nel giro di un fine settimana. Importante è guardarla con il giusto distacco considerando l’ipocrisia generale che anima i protagonisti, nessuno escluso.
Su Netflix
Cast&Credits
Due estati – Regia: Tom Lenaerts, Brecht Van Hoenacker ; sceneggiatura: Paul Baeten Gronda e Tom Lenaerts; interpreti principali: An Miller, Marieke Anthoni, Tom Vermeir, Lukas Bulteel, Herwig Ilegems, Bjarne Devolder, Inge Paulussen, Louise Bergez, Kevin Janssens, Tijmen Govaerts produzione: Panenka; origine: Belgio, 2022; durata: 45′ a episodio ; numero episodi: 6; distribuzione: Netflix
