Shelby Oacks – Il covo del male di Chris Stuckmann

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Il regista di questo Shelby Oacks – Il covo del male è l’esordiente Chris Stuckmann, reso famoso dalla pubblicazione nel 2021 su Youtube di una serie di video, “Alternate reality”, in cui documentava la ricerca di siti misteriosi e “dannati”, attraverso falsi documentari e reperti video, che, comunque, facevano a loro modo “luce” sulla sua vita reale.  Il giovane regista, anche sceneggiatore, opera e “si arrangia”, quindi, grazie alla sua esperienza di youtuber, e il suo film racconta proprio di quattro amici che giocano e scherzano troppo su misteri soprannaturali, che il loro canale youtube Paranormal Paranoids vuole documentare o, eventualmente, smascherare.

Evidentemente Stuckmann racconta ciò di cui sa e lo fa proprio bene nella prima parte del film dove, guarda caso, telegiornali e reperti video si alternano efficacemente per comprendere il mistero della morte di tre di quei youtuber e della presunta scomparsa di una di loro, Riley (Sarah Durn), sorella della protagonista Mia (Camille Sullivan), che, anni dopo, non arrendendosi alla sua scomparsa e/o alla sua probabile morte, torna a cercarla nella città fantasma Shelby Oacks, nella quale i quattro amici si erano addentrati per compiere le loro indagini. Interessante esercizio, quindi, di ricerca di redenzione o di definitiva dannazione da parte del regista stesso e della sua protagonista Mia, attraverso la realtà, il proprio personale vissuto, e la propria “manipolazione onesta” da parte di Youtube e da parte del cinema.

Tra mockumentary, fake documentario, e found footage, filmati ritrovati e riutilizzati, in Shelby Oaks – Il covo del male, la suggestione e la tensione si percepiscono subito, qualcosa ci aspetta di misterioso e originale. Purtroppo, però, la seconda parte del film, che racconta la discesa agli inferi della protagonista, determinata ma anche ossessionata nella sua missione, e che lo fa in modo troppo classico e lineare, soffre di una certa inesperienza cinematografica e, forse, di mancanza di ritmo e di budget. Insomma, troppo poco tempo per poche scene, per sviluppare meglio dei topoi narrativi che, comunque, restano intriganti per loro stessa natura. Il tentativo di seguire le tracce del film di genere è, spesso, ben riuscito: il muso nero di un cane poco rassicurante, segno e manifestazione concreta del demonio, una anziana strega ambasciatrice del male, una progenie malefica che danna la famiglia protagonista, e un diavolo finale che si porta via “delicatamente” le sue anime. Pochi personaggi, un inizio sorprendente e un demonio sinuoso, sono quanto ci ha colpito nell’opera prima del novello regista americano. Una scena, però, ci ha colpito negativamente, quella dove un gruppo di cani selvatici sbranano “orribilmente” uno dei personaggi –  a nostro avviso ci sembra quasi una sorta di “ricatto” cinematografico. Questo non è horror, ma solo l’uso sbagliato di una idea perversa.

A parte questa sequenza disturbante e troppo “facile”, il giudizio sul film – fatta la tara dei difetti della seconda parte – è nel complesso positivo, perché l’arte di arrangiarsi va sempre premiata e poi in questo film c’è anche altro. Allora, ben vengano autori come Chris  Stuckmann, che mettono in gioco i propri “demoni” apertamente e tentano di redimersi nel cercare di metterli in scena con arte al cinema. Infine, la vecchia strega, serva del demonio, non è il nostro personaggio preferito, ma anch’ella lascia una sensazione paurosa e sgradevole quando invita Mia a scendere nel labirinto oscuro sotto la sua casa dicendole, appunto, di non avere paura, perché ciò che la sta aspettando non è niente di pauroso, ma “soltanto” un dono…

In sala dal 19 novembre 2025. 


Shelby Oacks – Il covo del male (Shelby Oacks) – Regia e sceneggiatura: Chris Stuckmann; fotografia: Andrew Scott Baird; montaggio:  Patrick Lawrence, Brett W. Bachman; musica: James Burkholder, The Newton Brothers; effetti speciali: Kyle Roberts; interpreti: Camille Sullivan, Sarah Durn, Keith David;  produzione: Intrepid pictures, Paper Street Pictures; origine: USA 2024; durata: 91 minuti; distribuzione: Midnight Factory.

1 thought on “Shelby Oacks – Il covo del male di Chris Stuckmann

  1. La lettura di questo commento al film invita a vederlo di persona seguendo le linee costruttive della narrazione di genere, seppure innovativa in questo caso, con la sfida a trovare persistenze e novita’ ….e piacevoli caratterizzazioni.

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