Antonio Capuano, una retrospettiva (Napoli 17 maggio-1 giugno)

È in corso in questi giorni a Napoli, all’interno della rassegna culturale il Maggio dei Monumenti promossa dal comune di Napoli con il finanziamento della Città Metropolitana, una retrospettiva completa del cinema di Antonio Capuano: curata da Armando Andria, Alessia Brandoni e Fabrizio Croce (già autori del volume Da una prospettiva eccedente. In dialogo con Antonio Capuano), con la co-curatela di Anna Masecchia e la collaborazione di Salvatore Iervolino, offre l’opportunità di rivedere e, in alcuni casi, di vedere per la prima volta, tutti i film del cineasta napoletano,  inclusi i rarissimi cortometraggi e il documentario “Bianco e nero alla ferrovia”. E per rendere ancora più  endemico il rapporto di Capuano con Napoli, nella quale le storie e le immagini  del suo cinema prendono forma e senso a partire dalla vita vera,  le proiezioni sono state distribuite per le sale della città , in modo da creare una forma di partecipazione e coinvolgimento territoriale , una panoramica avvolgente sul pubblico che vive e attraversa quei luoghi.

E oltre alla possibilità di confrontarsi con i film e con lo stesso Capuano, la cui presenza è prevista ad ogni proiezione insieme ad alcuni degli attori e dei collaboratori della sua famiglia cinematografica, sono previste altre situazioni di confronto e di riflessione : il 19 giugno si è  già tenuta presso il convento di San Domenico Maggiore la tavola rotonda “Paesaggio con rovine: la Napoli di Antonio Capuano”, intorno alla quale si sono riuniti storici e critici del cinema, filosofi e antropologi in un fecondo dialogo trasversale che ha offerto letture inedite  del cinema di Capuano , in particolare nel proporre sguardi, prospettive e possibilità diverse sulla città, decostruendone rappresentazioni logorate e abusate.

Il 25 maggio all’Accademia di Belle Arti (luogo in cui Capuano ha insegnato per molti anni scenografia), verrà invece allestita la mostra fotografica “Vedere e ascoltare”, curata da Gianni Fiorito che esporrà le foto di scena realizzate sul set de “L”amore buio”. Infine il 31 maggio Antonio Capuano incontrerà gli studenti dell’Università Federico II e dell’Accademia delle Belle Arti presso l’ex Asilo Filangeri, significativo spazio di attivismo politico e sociale, che passa anche nel valorizzare esperienze artistiche di libera e complessa dialettica con la realtà come quella di questo viscerale, potente autore.

Parallelamente , nella ricerca di risonanze tra l’immaginario aperto e in continua trasformazione di Capuano e il cinema che è venuto prima di lui, sono state scelte tre opere, La mani sulla città di Francesco Rosi, Nel regno di Napoli di Werner Schroeter e Le occasioni di Rosa di Salvatore Piscicelli,  che, pur nelle differenze  di linguaggio e di contesto storico e sociale in cui sono state realizzate, rivelano una continuità di ricerca e la comunanza di uno sguardo originario: non a caso i curatori hanno chiamato questa sezione della retrospettiva “Genealogie e affinità”. 

Appositamente per la retrospettiva infine è stato inoltre realizzato un catalogo che raccoglie interventi critici che esplorano nella più diverse dimensioni e declinazioni il “pianeta Capuano” , aggiungendo un ulteriore mappatura semantica il più possibile esaustiva della sua comunque inesauribile e stratificata opera omnia.

https://www.comune.napoli.it/maggiodeimonumenti2023

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *