Citto Maselli: frammenti del ‘900

Tutta la redazione di Close-Up saluta la morte di un altro gran tassello della Storia del cinema italiano.  Francesco detto ” Citto” Maselli ci ha lasciato la mattina 21 marzo 2023 a novantadue anni – era nato a Roma il 9 dicembre 1930. 

Citto Maselli è figura che attraversa il ‘900 nel segno rosso di un coraggio tutto personale.
Lo stesso coraggio, in fondo, che lo aveva spinto a mettersi alla testa dell’Unione degli studenti italiani per sostenere i movimenti di liberazione, durante la seconda Guerra Mondiale.
Lo stesso coraggio che, anni dopo, lo avrebbe portato a esporsi, con Ombre rosse, nel raccontare come la sinistra italiana, da un certo punto in poi del suo percorso, si fosse allontanata dalla Storia per rifugiarsi in una rocca di sconcertante snobismo.
Un coraggio che lo aveva posto in una dimensione di avanguardia, nel senso più completo del termine. Quell’avanguardia che, appunto, supera la prima linea del fronte per avventurarsi in territori sconosciuti, fedele solo al verbo di una ricerca che trova in se stessa i motivi della sua etica.

Citto Maselli (che deve il diminutivo con cui si è firmato una vita intera, addirittura a Pirandello, con cui era legato da distanti vincoli di parentela) respira Arte sin dalla più tenera età: è figlio di un critico, fratello di una pittrice, e, in casa sua, si susseguono, non solo per questi motivi, incontri con personalità illustri del mondo culturale che guidano e costellano la sua carriera.
Il suo rivolgersi al cinema è, da questo punto di vista, segnato dal destino familiare, ma anche segno di una curiosità intellettuale che in parte si riflette nella sua vocazione politica: l’adesione al partito comunista che segna, per la generazione nata a ridosso del fascismo, prima di tutto una disperata fame di Realtà.

Sarà per questo che, sin dal suo ingresso nel Centro Sperimentale di Cinematografia (si diploma nel 1949), la sua vocazione brucia delle fiamme del Neorealismo e della passione del documentario. Il suo è, però, sin dagli esordi (e poco si notò all’epoca) un Neorealismo vissuto in un’accezione del tutto particolare, in una visione in cui la dimensione politica (sempre presente) si coniuga al bisogno di aderire a uno sguardo sulle cose che non rinuncia a un’estetica forte.

Il suo sguardo è, quindi, post neorealista quando ancora il nostro cinema si ubriacava dei capolavori di De Sica e Rossellini. Aveva già dentro le stimmate di un Moravia o di un Antonioni.
E, col senno di poi, non desta sorprese che egli realizzi, dal romanzo del primo, uno dei suoi più sicuri capolavori (Gli indifferenti – 1964) e inizi, col secondo, un sodalizio già dal ’48, sul set di L’amorosa menzogna. Una collaborazione, questa, che proseguirà  ancora in film di finzione come Cronaca di un amore – del 1950 – e La signora senza camelie – del 1953.
In questi snodi della carriera artistica di Maselli (nella funzione chiave di assistente o aiuto regista) si palesa tutto l’interesse dell’autore per uno sguardo sul reale moderno, esistenzialista e politico al tempo stesso. Uno sguardo capace di affrontare il Reale in tutte le sue contraddizioni e che, proprio per questo, ha bisogno di non perdere il proprio contatto con il Mondo. Dello stesso periodo sono, infatti, alcuni dei documentari migliori di Maselli come Bagnaia, paese italiano del ’49, o Bambini del ’51, opera cui collabora anche l’ispirata e delicatissima penna di Giorgio Bassani.

L’altalena elettrica tra finzione e documentario si rompe, insieme alla collaborazione con Antonioni, dopo il 1953, a seguito dell’incontro di Maselli con Visconti sul set di Anna, episodio del film collettivo Siamo donne. Motivo della rottura, più che un diverbio tra i due è il contesto culturale contemporaneo che vedeva schierati, e l’un contro l’altro armati in distinte e agguerrite tifoserie, viscontiani e antonioniani. Fatto è che l’incontro con il regista milanese, oltre a dargli la possibilità di conoscere Goliarda Sapienza (che diventerà sua compagna), lo mette di fronte a un modello (quello di un cinema del Reale che si sorregge su un senso della Forma profondo) con cui sente non poche affinità.

Sarà proprio la scrittrice e attrice catanese a metterlo sulla strada per la produzione del suo primo lavoro importante, quel Gli sbandati (1955) che lo porta a Venezia e lo mette in luce a livello finalmente internazionale.

Di qui in poi la carriera di Maselli prosegue sulla scia di un cinema nervoso ed eclettico. Il corpus delle sue opere oscilla, per questo dal giallo sui generis (Fai in fretta ad uccidermi… ho freddo che vede protagonista Monica Vitti) alla commedia Ruba al prossimo tuo (con Claudia Cardinale e, addirittura Rock Hudson); dal drammatico I Delfini (del 1960, forse il suo capolavoro) al già citato Gli indifferenti.

Frattanto non si ferma, ma anzi scorre parallela e spesso si sovrappone, come un fiume carsico, la sua militanza politica che lo porta ad essere, nel ’68 tra i contestatori di quella stessa mostra di Venezia che lo aveva consacrato e cui ridarà lustro ideando il contenitori delle Giornate degli autori, e poi tra i fondatori dell’ANAC.

Una passione politica che deve per necessità scontrarsi con l’inerzia sempre più disastrosa della sinistra italiana con cui gli è sempre più difficile identificarsi, a lui, che si era sempre divertito a fare gare di velocità di notte con Michelangelo Antonioni, che aveva sempre dato segno di sprezzo del pericolo, e che è rimasto fedele sempre al suo furioso bisogno di Reale. Gli ultimi suoi anni sono stati un fare i conti con questo passato importante, col ricordo di una stagione d’oro in cui poesia faceva rima con impegno, in cui pubblico e privato si confondevano in una sintesi difficile, ma necessaria. E se l’impegno civico resta impresso negli ultimi documentari, è proprio la memorialistica che ci consegna forse il suo ultimo capolavoro, quel Frammenti di Novecento (2004) che si completa ora, con la morte del suo autore, che dà un ultimo colpo di forbici sulla pellicola a consegnarci anche il nome di Maselli, nell’empireo delle cose degne di nota del secolo breve.

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