Concerto a Vanagloria

Lo scrittore Claudio Fiorentini

Elmer è uno scrittore. Di un certo successo, anche. Gli hanno rifiutato un romanzo a cui teneva molto e la cosa, manco a dirlo, l’ha messo in crisi, per cui il frigo gli si è improvvisamente svuotato, ma non per questo gli è calata la pancia. Anzi, cibi grassi e zuccheri male assortiti popolano così tanto i suoi spuntini, che c’è quasi da sorprendersi che non lo stronchi un infarto.
A rifiutarli il romanzo è stato Ted, un editore che di norma un libro lo rifiuta solo se è davvero un capolavoro. La motivazione che adduce a sé stesso per questa prassi è che “poi il pubblico non compra”. Per lui lo scopo dell’editoria è cavalcare l’onda; la ricerca della qualità è roba d’altri tempi. Ora che scrivono tutti, che anche il più illetterato degli idioti ha pubblicato il suo primo romanzo (comprato da parenti e amici, letto, forse, nemmeno dal correttore di bozze) un romanzo dirompente è peggio che inutile: è pericoloso. E di pericolo Ted ne sa qualcosa dal momento che  sua figlia, Juliette, proprio leggendo il precedente romanzo di Elmer, ha dato di matto. Sicché, giunta all’apice della patologia, le è stato permesso (forse nella speranza che le sia cura) di organizzare un folle concerto a Vanagloria (quello del titolo) in cui, in sprezzo alle regole del tempo lineare che è solo un’illusione, eseguirà un brano per pianoforte al contrario su uno strumento anch’esso ribaltato.
Frattanto, dal momento che l’ispirazione non bussa più alla porta di Elmer, ci pensa Vito, venditore di aspirapolveri a domicilio, a disturbare suonando il campanello. Lui era un predicatore, un tempo, e della vecchia professione gli è rimasta soprattutto la parlantina. Gli è compagna di dimostrazioni Adelina, che era una gran bella donna prima, mentre ora si limita a seguire il collega di vendite per dormire sul divano del malcapitato che ha aperto la porta e non ha avuto la faccia di tosta di richiuderla subito, senza troppe scuse.
Poi ci sono Piero e Pina, che hanno conosciuto tempo migliori e non sanno come prendere i figli che chissà che fanno tutto il giorno. E venditori d’armi che ingannano l’attesa tra un affare e l’altro corteggiando sconosciute nelle hall degli alberghi.

Un trionfo di personaggi vari e improbabili affolla le poche pagine di Concerto a Vanagloria, gustoso romanzo di Claudio Fiorentini che – nella realtà che l’ha visto trasferirsi in Spagna per aprire uno spazio d’arte dal nome suggestivo (Captaloona, lo stesso di un altro suo romanzo, come questo sottilmente ironico e ugualmente gustoso) – è poeta, pittore e fine conoscitore di musica. Un artista in senso quasi rinascimentale, verrebbe da dire, che usa il romanzo con grande spregiudicatezza per disporre ad arazzo tutti i mali del nostro nuovo millennio facendone sinfonia concertante di irriverenza divertita. Ne viene fuori un caleidoscopio vivace e ricco di trovate diviso tra meta-narrazione (il romanzo nel romanzo, l’autore che diventa personaggio, il lettore continuamente chiamato in causa da un’ironia che spesso sconfina nel sarcasmo) e musica (l’idea di far ruotare l’intera struttura romanzesca che si riverbera come luce nel cristallo intorno all’evento risolutivo di un concerto di “nuova musica”).

Il tutto ricomposto in una lucida riflessione sul senso filosofico del tempo e sull’impossibilità dell’Io di sciogliersi davvero nel presente dal momento che tra evento e sua percezione scatta inevitabilmente, fatale, quel nanosecondo che ci stacca per sempre dal mondo e ci lascia monadi sperse in un universo senza senso. Ragion per cui anche la cronologia del racconto è sconvolta peggio che in un film di Nolan anche se, a parlar di cinema, viene in mente piuttosto Hitchcock.
Intrigante lettura, questo Concerto a Vanagloria che esce per i tipi di Ensemble, editore assai attento alla ricerca di voci non scontate. Come quella di Claudio Fiorentini, appunto.


Autore: Claudio Fiorentini
TitoloConcerto a Vanagloria
Editore: Ensemble
Collana: Officina
Dati: 138 pagine, brossurato
Anno: 2020
Prezzo: 13,00 €
Isbn: 978-88-6881-688-9
webinfoScheda libro sul sito dell’editore

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