“Una sera, dopo aver pensato per un bel po’, Harold decise di andare a fare una passeggiata al chiaro di luna. Ma la luna non c’era e ad Harold serviva una luna, per fare una passeggiata al chiaro di luna. E gli serviva qualcosa su cui passeggiare. Fece una strada lunga e dritta, così non si sarebbe perso. E iniziò la sua passeggiata, portando con sé la sua grande matita viola”.
Nella lunga sequenza animata iniziale, che utilizza e rielabora le tavole tratte dal libro illustrato Harold e la matita viola (pubblicato negli Stati Uniti nel 1955, primo di una serie – In Italia ristampato, dopo lunga assenza, dalla casa editrice Carmelozampa) del fumettista Crockett Johnson, facciamo la conoscenza di Harold (Zachary Levi), bambino protagonista del film, che vive da solo nel vuoto di una pagina bianca e, per combattere la solitudine, crea col suo magico pastello viola prima il mondo attorno a se, poi gli amici Alce (Lil Rel Howery) e Porcospino (Tanya Reynolds). Con loro vive spericolate avventure in un mondo sempre più grande e sempre più complicato, che cresce assieme a lui e alla sua fantasia, che pare senza limiti.
Diventato ormai ragazzo, Harold a un certo punto si chiede: “Chi ha disegnato me?”. Fa così irruzione sulla scena la voce del suo creatore, che gli parla del mondo reale nel quale però Harold e soci non possono accedere. Ma Harold non è certo tipo che si perde d’animo, gli basta infatti la sua sconfinata fantasia e l’inseparabile matita viola, per aprire un varco nel nostro mondo e iniziare la ricerca del “suo vecchio”. Giunti sul nostro pianeta i tre si rendono conto che la ricerca non sarà affatto facile, ma ad aiutarli troveranno Terri (Zooey Deschanel), madre single che ha rinunciato al proprio sogno di diventare musicista, e suo figlio Mel (Benjamin Bottani), bambino solitario ma dotato di grande fantasia. Tra Harold e Mel, entrambi senza una figura paterna di riferimento, nasce da subito una profonda amicizia grazie alla quale potranno darsi man forte l’un l’altro, superando sfide e intoppi di varia natura e affrontando assieme l’immancabile oppositore, che tenterà di far propria la magica matita viola.
Non rinuncia alla costruzione di una morale, e a riflessioni non certo banali, l’opera diretta da Carlos Saldhana – già regista de L’era Glaciale (2002, 2006, 2009), Robots (2005) e Rio (2011, 2014) – su sceneggiatura di David Guion e Michael Handelman, inserendosi nel filone letterario, cinematografico e fumettistico che vede confrontarsi la creatura letteraria con il proprio creatore.
Si tratta di un film che parla delle difficoltà della crescita in un’età cruciale come l’infanzia, soprattutto in questi tempi incerti. Un film sulla scoperta degli altri, della solitudine e sull’elaborazione di concetti che spaventano anche noi adulti, come l’assenza delle persone care e la morte. Una pellicola che ruota attorno all’importanza della fantasia e alla necessità di creare un proprio immaginario, anche attraverso l’utilizzo di un semplice foglio di carta e di una matita, da opporre agli immaginari preconfezionati degli adulti. Immaginario, quest’ultimo, incarnato dal bibliotecario Gary (col suo cupo e involontariamente comico universo di derivazione fantasy) tutto votato alla ricerca del successo in un’ottica competitiva ed economica, piuttosto che al piacere ludico e afinalistico. Ma anche alla necessità per noi “grandi” di recuperare, come valore necessario, la capacità di sognare ingenuamente, di non rinunciare ai nostri sogni come conseguenza del crescere.
Una riflessione, infine, sul mondo della creatività, della responsabilità in capo a scrittori, disegnatori, registi, di ampliare e arricchire i confini dell’immaginario collettivo, in particolar modo quello delle giovani generazioni.
Il film è però anche – soprattutto – spettacolo divertente, dal ritmo indiavolato, a tratti slapstick, con trovate originali e battute divertenti e spassose. Un’operas capace di divertire senza il bisogno – evviva – di volgarità gratuite e che trova nel corpo attoriale e nel volto gigionesco di Zachary Levi l’interprete ideale.
Un film per famiglie ma consigliato a tutte le età.
In sala dal 12 settembre 2024
Il Magico Mondo di Harold – Regia: Carlos Saldanha; sceneggiatura: David Guion, Michael Handelman; fotografia: Gabriel Beristain; montaggio: Tia Nolan, Mark Helfrich; musica: Batu Sener ; scenografia: Shepherd Frankel; interpreti: Zachary Levi (Harold), Zooey Deschanel (Terri), Benjamin Bottani (Mel), Lil Rel Howery: Alce), Jemaine Clement (Gary Natwick), Tanya Reynolds (Porcospino); produzione: John Davis, Jeremy Stein, Jenny Hinkey; origine: USA, 2024; durata: 92 minuti; distribuzione: Eagle Pictures.