Oscuro, pieno di mistero, sospeso in un tempo indefinito tra la vita e la morte, La bocca dell’anima, primo lungometraggio di Giuseppe Carleo, approfondisce l’ interesse per il mistero già inaugurato dal regista con il cortometraggio Parru pi tia, vincitore del concorso “I Love GAI” nel 2018, che vedeva come protagonista una donna anziana intenta ad aiutare la nipote a riconquistare il fidanzato con l’ aiuto di un rito antico.
Ne La bocca dell’ anima, il mistero si unisce alle radici popolari siciliane dando vita a un film dal sapore gotico e a tratti horror che indaga negli abissi oscuri dell’ animo umano.
Recentemente, le tradizioni popolari sono state al centro di un horror nostrano ben riuscito, Pantafa di Emanuele Scaringi che si ispirava a una leggenda millenaria: il punto di partenza dell’intreccio del film di Scaringi era la leggenda abruzzese della Pantafica, una presenza mostruosa capace di turbare le notti dei bambini. E in questo contesto di superstizione riecheggiavano i detti dialettali, le formule per scacciare il malocchio, la diffidenza per lo straniero.
Anche ne La bocca dell’ anima la base dell’ intreccio sono le leggende e la tradizione popolare secolare mentre il punto di partenza è il ritorno di un “eroe” di guerra che si sente uno straniero in casa sua e non riesce ad ambientarsi nel suo paese. Qualcosa, infatti, inevitabilmente è cambiato in lui dopo la guerra nonostante, nel suo mondo, tutto sia rimasto immutabile. Giovanni (Maziar Firouzi), emaciato e distrutto, testimone della morte di un suo compagno, torna a casa con un dono oscuro capace di aiutare le persone del suo contesto. Questa voce interiore che sembra guidarlo è un demone di cui l’uomo, ignaro, non conosce le potenzialità e che può distruggerlo interiormente.
In questo scenario sperduto di un piccolo paese siciliano sono infatti solo le donne a dominare e a governare le forze oscure della magia: zia Marianna conosce la arti oscure, percepisce il dono speciale in Giovanni e lo spinge ad approfondire il suo “ talento”. Lui, tornato nel suo paese di origine ritrova la sua compagna premurosa che lo attende, le terre da coltivare, le tradizioni di sempre.
Ma qualcosa dentro di lui è cambiato per sempre e ha rotto il suo equilibrio preesistente generando un malessere incontrollabile.
Giovanni trattiene rabbiosamente ed ostinatamente dentro di sé la memoria del suo amico, agisce per il bene della comunità, ribellandosi ai poteri forti e inattaccabili del luogo.
Ma il suo “ dono” contiene un germoglio distruttivo e quanto più si dedica alla cura del prossimo, tanto più in lui cresce l’ odio, la rabbia e il rancore, che lo mette in conflitto con la moglie Angela e lo spinge ad ignorare il piccolo neonato.
Giovanni, giorno dopo giorno, finisce per essere fagocitato dal suo male, diversamente da zia Mariannina che sa custodire l’irrazionale e sa come mettere un freno alle sue percezioni.
La bocca dell’ anima è un viaggio gotico nell’oscurità degli abissi umani e un tentativo di rinascita dal trauma psicologico arricchito dallo sfondo della tradizione popolare siciliana. Un mistero sembra aleggiare nel paese e tutti sono coinvolti nel clima oscuro dove dominano leggi antiche e poteri forti che alimentano la paura, l’ostilità, la diffidenza. Lo straniero, guardato con distacco, prima viene osannato e visto come un santo guaritore, poi rinnegato, proprio come un reietto. Ciò che si ignora fa paura, incuriosisce ma al tempo stesso terrorizza, scandalizza e spaventa lo sguardo dell’ uomo comune.
Giuseppe Carleo confeziona un film originale, coraggioso, appassionato, con un protagonista dallo sguardo magnetico, potente e penetrante.
In sala dal 26 settembre 2024.
La bocca dell’anima; Regia: Giuseppe Carleo; sceneggiatura: Giuseppe Carleo, Carlo Cannella; fotografia: Leone Orfeo; scenografia: Laura Inglese; interpreti: Maziar Firouzi, Marilù Pipitone, Serena Barone, Maurizio Bologna, Alessio Barone, Sergio Vespertino, Claudio Collovà, Vincenzo Amato, Massimo Cagnina, Aglaia Mora, Salvo Piparo, Loredana Marino, Franz Cantalupo, Cesare Biondolillo, Alessandra Pizzullo; produzione: Favorita Film, con il contributo del Ministero della Cultura, paese: Italia, 2024; durata: 109 minuti; distribuzione: Artex Film.