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Voto
Una terribile e oscura maledizione è al centro della trilogia Fear street , film diretti da Leigh Janiak per la sceneggiatura di Phil Graziadei e Janiak, e ispirati ad una serie di libri scritti dal noto autore di horror per adolescenti, R.L. Stine, conosciuto per la saga Piccoli Brividi.
La Trilogia prende avvio dai fatti più recenti ed esattamente dal 1994, passa attraverso il 1978 – raccontando la terribile vicenda del maniaco del campeggio,- per culminare nel 1666, anno di inizio della maledizione e dell’uccisione de diabolica Sarah Fier, appunto.
Fear Street 1994, in particolare, segue le avventure di un gruppo di adolescenti fuori dal comune per carattere, storia e personalità ed è ambientato a Shadyside, un piccolo centro della provincia americana. Una serie di eventi raccapriccianti sembra turbare la vita degli abitanti di questa cittadina tanto da renderla quasi maledetta: ciclicamente, quasi come sotto un incantesimo, alcuni “predestinati” sembrano perdere il controllo e compiono una strage vera e propria, uccidendo in maniera mostruosa amici, vicini di casa, amanti e conoscenti.
Sembrano gesti di inspiegabile follia, come la furia del lattaio killer delle casalinghe, la sete di sangue del maniaco capace di trucidare ragazzi in un campeggio o la follia del ragazzo travestito da scheletro (omaggio a Scream, la notissima saga cinematografica slasher diretta da Wes Craven), reo di aver compiuto una strage in un centro commerciale.
In realtà, l’origine di questi gesti insani si ritrova nell’inquieta maledizione lanciata tre secoli prima da Sarah Fier, una “strega” bramosa di vendetta e capace di impossessarsi della lucidità e del corpo dei malcapitati.
Il primo capitolo non ha un preludio ed è subito molto cupo, non c’è nulla da nascondere e subito si entra nel vivo della vicenda: un terribile massacro al centro commerciale di Shadyside spinge i protagonisti a scavare più a fondo nel passato del paese e a scoprire i retroscena legati alla maledizione che la affligge da oltre 300 anni.
Non c’è alcuna quiete da turbare perché Shadyside non è una tranquilla e gioiosa cittadina della provincia americana, anzi, è conosciuta proprio per essere maledetta e questo stato di turbamento non è latente ma fin da subito molto evidente negli sguardi e nelle gesta dei protagonisti.
Il ritmo della vicenda del primo capitolo è subito ad alta tensione, e alterna momenti di inquietudine e mistero a intrecci riguardanti le vicende degli adolescenti “tipici” presi da rivalità, ripicche, pulsioni, gelosie.
Eppure gli adolescenti di questa prima parte – che vede come protagonisti Deena (Kiana Madeira) e suo fratello Josh (Benjamin Flores Jr.) non sono assolutamente stereotipati ma ricchi di sfumature e costruiti con toni chiaroscurali. Questo forse rappresenta l’aspetto più interessante della prima parte di Fear Street, proprio perché i caratteri sono realmente molto umani e pieni di contrasti, umori, contraddizioni, bene e male distribuiti in egual misura.
Non si capisce chi colpirà l’assassino o quale sarà la maledizione di Sarah Fier, dato che potenzialmente sono tutti personaggi interessanti e ricchi di una forza oscura predominante, quindi la carica di tensione rimane alta e costante per tutta la durata del film.
Meno appassionante e originale, forse per la storia, o forse perché ricorda troppo le vicende di Venerdì 13 (1980, di Sean S. Cunningham) ci è parso il successivo Fear street 1978, ambientato in un campeggio alla fine degli anni Settanta.Il collegamento tra il primo e secondo capitolo è costituito dalla misteriosa C. Berman (Gillian Jacobs) che racconta a Deena e Josh il massacro di Camp Nightwing nel 1978 assumendo il ruolo di inquietante narratrice della terribile sequenza di omicidi.
In questa seconda parte della trilogia, le atmosfere sono sicuramente più riconoscibili, meno originali e i personaggi meno strutturati e approfonditi, la tensione inoltre, non è legata al mistero vero e proprio ma alla prossima mossa del killer, prevedibile, perché alla fine, in un modo o nell’altro, colpirà quasi tutti i campeggiatori.
E’ un sorta di capitolo “ponte” che funge da collegamento tra la prima parte della trilogia e l’ultima e questo si intuisce molto bene dato che l’intero film sembra costruito appositamente per legare due vicende e non per raccontare una vera e propria storia animata da tensione, passione e contrasti interessanti.
Anche se Fear Street 1994 è decisamente più adrenalinica e ben architettata, in tutte e due i capitoli rimane la curiosità di approfondire la storia di Sarah Fier e l’origine della terribile maledizione.
Avremo modo di capire meglio la storia di questa strega nella parte 3: 1666.
In programmazione su Netflix dal 2 luglio.
Fear street – Regia: Leigh Janiak ; sceneggiatura: Phil Graziadei e Janiak; fotografia: Caleb Heymann; montaggio: Rachel Goodlett Katz; musica: Marco Beltrami, Brandon Roberts;
interpreti: Kiana Madeira, Gillian Jacobs, Ashley Zukerman, Emily Brobst; Charlene Amoia, Benjamin Flores Jr.; origine: USA 2020; durata: 107’ (prima parte), 109′ (seconda parte).
interpreti: Kiana Madeira, Gillian Jacobs, Ashley Zukerman, Emily Brobst; Charlene Amoia, Benjamin Flores Jr.; origine: USA 2020; durata: 107’ (prima parte), 109′ (seconda parte).
